Conferenza Stampa: Il Traduttore

Dopo L’estate di Martino, 2010, Massimo Natale torna sul grande schermo con Il Traduttore. Il film, in bilico tra dramma e thriller, vede come protagonista femminile Claudia Gerini (Anna Ritter), una donna ricca rimasta vedova da poco, alle prese con il diario segreto del marito, scritto in lingua tedesca. A tradurre per lei quelle pagine arriverà Andrei, un giovane universitario rumeno che di notte lavora in una pizzeria, interpretato da Kamil Kula (Music e War and Love), nuova rivelazione del cinema polacco. Quel che succederà in seguito è facilmente intuibile!

In occasione dell’uscita del film nelle sale italiane abbiamo incontrato, al Cinema Barberini di Roma, il regista Massimo Natale e le attrici Claudia Gerini, Anna Safroncik, Eva Grimaldi, e Silvia Delfino.

Il film nasce nella maniera più tradizionale possibile", racconta Natale. "Quattro anni fa i due autori, Nikolaus Mutschlechner e Marie Giaramidaro, mi hanno fatto leggere il copione e me ne sono innamorato immediatamente. Siccome amo le storie complicate, difficili e diverse – per lo meno al cinema – abbiamo deciso di iniziare insieme questa avventura. Peraltro ho anche prodotto il film insieme a Giampietro Preziosa e Marco Puccioni. Il Traduttore è stato girato per intero a Trento, perché cercavamo un luogo piccolo e intimo. Originariamente avevamo pensato a Roma come location, poi mi sono reso conto che una grande città non sarebbe stata la scelta corretta”. Ma il regista prova anche a mettersi nei panni di Andrei, e spiega: “Se io fossi stato un giovane di ventidue anni in un paese straniero, come mi sarei comportato davanti a determinate scelte da prendere? Probabilmente avrei agito in modo peggiore di quanto abbia fatto Andrei, forse perché non ho l’indole dell’eroe! Comunque, a parte ciò, mi piaceva l’idea di porre al centro una figura maschile tra quattro donne. Secondo me, infatti, l’incontro di queste cinque solitudini crea un incastro interessante”.

Di situazioni inverosimili ne Il Traduttore se ne vedono parecchie, fortunatamente è lo stesso Natale ad ammettere che determinate circostanze sono state forzate volutamente. La prima incongruenza che salta agli occhi riguarda Andrei, che lavora anche come interprete in un’indagine di Polizia basata esclusivamente su intercettazioni telefoniche. Ora, che le Forze dell’Ordine si debbano avvalere dell'aiuto di un giovane rumeno preso da chissà dove…  

Comunque, tralasciando questo piccolo particolare  – piccolo? –,  che donna è quella interpretata da Claudia Gerini? La bella attrice così descrive il suo ruolo: “Anna Ritter è una donna che rimane incastrata in un capitolo della sua vita, non solo deve affrontare un lutto, ma soprattutto è una donna interrotta. Tra lei e il marito ci sono delle cose non dette e, purtroppo, lui è venuto a mancare prima di essersi chiariti tra loro. Penso che perdere un marito, o qualsiasi altra persona cara, senza avergli detto tutto ciò che si aveva da dire, sia una delle cose più tremende che possa capitare a ognuno di noi. Anna ha idealizzato il suo passato, ma quando grazie ad Andrei si troverà a dover chiudere un capitolo della sua vita, dovrà affrontare un percorso doloroso. Il mio personaggio raffigura una donna ricca, colta, proprietaria di una galleria d’arte, che ama le belle cose, oltre che viaggiare. Forse è un po’ fredda e riservata, però poi si scioglierà dimostrando la sua grande voglia di rinascere. Per quanto riguarda il protagonista maschile, Kamil Kula, devo riconoscere che quando Massimo mi fece vedere la fotografia, non ne ero molto convinta, in realtà avevo immaginato un’altra tipologia di uomo. Un po’ come quando leggi un romanzo e immagini i volti dei protagonisti. Ecco, io Andrei non lo vedevo con le caratteristiche fisiche di Kamil Kula, poi però ovviamente mi sono subito ricreduta! ”.

Quella della Gerini non è però la sola voce femminile del film. Anna Safroncik, nelle vesti di un commissario di Polizia profondamente immorale e opportunista – come d’altronde  sono tutti i personaggi de Il Traduttore – sottolinea così la durezza della poliziotta da lei interpretata: “ E’ perché io e Massimo volevamo rappresentare un mondo completamente marcio, corrotto e senza pietà: il carattere di oggi che uccide i sognatori. Spero di essere riuscita a rendere il mio personaggio molto aggressivo e spiacevole, nonché completamente privo di valori”. Noi invece speriamo, anzi ne siamo certi, che non tutti i poliziotti siano corrotti e marci dentro!

Ad uscire dalla cupezza di quest’argomento ci pensa la sempre frizzante e simpatica Eva Grimaldi, che tutta di bianco vestita ci dice: “ Per il mio piccolo personaggio, forte e al contempo dolce, devo ringraziare Massimo e tutta la produzione, perché io il copione non l'ho letto subito, ma solo dopo avere firmato il contratto. Mi è infatti bastato vedere il cast per andare sul sicuro. Per un’attrice essere diretta da un regista che passa dalla commedia al noir con disinvoltura, un regista bizzarro come Massimo,  è una grande opportunità. Nel film gestisco un locale di ragazze facili, potevo essere anche io una mignotta… non lo so!”. Nonostante le poche battute che la Grimaldi ha nel film, il personaggio più credibile è forse proprio il suo.

Ma, in un’epoca dove ogni pensiero viene affidato a twitter, facebook o all’I-phone, esiste ancora  qualcuno che tiene un diario intimo? Eva Grimaldi ammette placidamente che carta e penna non le utilizza più da tempo, mentre Claudia Gerini rivela di essere una vera grafomane, e che nella borsa ha sempre un taccuino dove annota ogni cosa. In realtà, molto altro è stato detto in conferenza stampa, ma raccontarlo senza spoilerare il film sarebbe impresa impossibile!

Il Traduttore, di coproduzione italo-polacca, finanziato da Kalitera, Inthelfilm, Agresywna e Wider Films, e con il contributo del MIBACT ed altri, uscirà in 13 copie il 26 Maggio. A chi andrà a vederlo non resta che augurare... buona visione, e in bocca al lupo.