Attenti a quei due: Lillo e Greg al cinema

All’anagrafe sono Pasquale Petrolo e Claudio Gregori, ma, conosciuti da tutti come Lillo e Greg, si trovano nelle sale cinematografiche dal 15 Dicembre 2016 con il divertente Natale a Londra – Dio salvi la regina di Volfango De Biasi, nel quale vestono i panni dei figli di un boss  malavitoso romano incarnato dal pasoliniano Ninetto Davoli e impegnati a portare a compimento un colpo a dir poco assurdo: rubare i preziosissimi cani della Regina d’Inghilterra.

Un colpo che, però, rappresenta soltanto l’ultima escursione sul grande schermo della coppia comica nata e residente nella capitale italiana, dove, tra infinità di spettacoli teatrali (citiamo soltanto Twenty Quarantino, Il mistero dell’assassino misterioso e Far West Story), trasmissioni televisive (da Le iene alla partecipazione a Nemicamatissima, passando per Telenauta ‘69) e radiofoniche (Rai 610), ha trovato anche il tempo di invadere il web mettendo in piedi nell’estate del 2014 la serie Pupazzo criminale, evidente parodia con pupazzi di Romanzo criminale – La serie.

Dopo l’ACME giovanile...
Conosciutisi ai tempi in cui erano autori di fumetti a fine anni Ottanta per la casa editrice ACME e riciclatisi frontmen della band musicale demenziale dei Latte e i suoi derivati quando la stessa fallì nel 1991, dopo le numerose partecipazioni nell’ambito del piccolo schermo ebbero l’occasione di balzare all’interno del grande grazie ad un brevissimo coinvolgimento in Bagnomaria, diretto nel 1999 dall’allora esordiente dietro la macchina da presa Giorgio Panariello.

Ma il primo vero film da protagonisti arrivò soltanto nel 2001 grazie ad Enrico Caria, che li volle accanto a Biagio Izzo nella sua divertente commedia pulp Blek giek, costruita tra criminali e trapianti di cuore attorno alla particolare sostanza stupefacente del titolo.

Titolo da cui, però, per rivederli insieme al cinema sono dovuti trascorrere ben undici anni, in quanto, rimasto colpito da una loro esibizione a teatro, Aurelio De Laurentiis decise di inserirli nel suo consueto cinepanettone facendoli debuttare in casa Filmauro con Colpi di fulmine di Neri Parenti.
Lungometraggio strutturato in due episodi, nel primo pose l’immancabile Christian De Sica nella parte di un falso sacerdote destinato a perdere la testa per Luisa Ranieri, nel secondo Greg in quella dell’ambasciatore italiano presso la Santa Sede impegnato a prendere lezioni di coatto dal proprio autista Lillo, in quanto innamoratosi di una pescivendola con le fattezze di Anna Foglietta.

Operazione sicuramente più riuscita del successivo Colpi di fortuna, che, sempre sotto la direzione di Parenti, tirò in ballo addirittura tre episodi con protagonisti, nell’ordine, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu alla ricerca di un biglietto vincente del Lotto andato perduto, un superstiziosissimo imprenditore tessile incarnato da De Sica e affiancato da un porta-sfiga Francesco Mandelli traduttore italiano dal mongolo e, infine, Lillo ex ballerino di Raffaella Carrà alle prese con lo strambo fratello segreto Greg, ereditato a sorpresa.

Anche se, con il timone di regia passato nelle mani del già citato De Biasi, è nel 2014 che hanno provveduto a dare il meglio della loro risata sotto l’albero tornando alla storia unica di Un Natale stupefacente, nel quale fecero da zii molto diversi tra loro – riconosciuti con un premio speciale alla settantesima edizione dei Nastri d’argento – al piccolo Niccolò Calvagna, dai genitori arrestati per spaccio di droga.

Un anno prima di dominare gli incassi di fine Dicembre in qualità di imbranatissimi chirurghi plastici in Natale col boss, ancora di De Biasi e con il cantautore napoletano Peppino Di Capri nell’esilarante duplice ruolo di se stesso e del malavitoso cui i due hanno erroneamente conferito i suoi connotati anziché quelli di Leonardo DiCaprio (!!!).

Assoli... di coppia
Un lavoro di coppia, dunque, che, in oltre venticinque anni, ha avuto modo di proporci i cari vecchi Pasquale e Claudio in Lillo e Greg – The movie!, concepito nel 2007 direttamente per il mercato video da Luca Rea e riassumibile in circa un’ora e dieci minuti di sketch strappa-risate. Lo stesso Rea occupatosi tre anni dopo di Cacao, del quale Lillo è stato co-sceneggiatore insieme al regista e interprete al fianco di Paolo Ruffini e Nicola Nocella. Perché, nonostante l’affiatamento dimostrato fin dai tempi in cui cominciarono a cantare in pubblico storici pezzi del calibro di Alla fiera der Tufello e Ginoska, non sempre, comunque, i due hanno avuto modo di lavorare sugli stessi set.

Il primo ad avere l’occasione di recitare da solo è stato Greg in Tre mogli di Marco Risi, del 2001 e con Iaia Forte, Francesca D’Aloja e Silke protagoniste; ma, interessato maggiormente a portare avanti il suo percorso musicale (ricordiamo i Blues Willies tra i gruppi che ha fondato), se escludiamo un’apparizione nel tv movie con Lino Banfi e Nino Manfredi Un difetto di famiglia si è poi limitato esclusivamente a prendere parte nel 2011 al cortometraggio Il fascino discreto della parola, derivato da un libro di Maurizio Costanzo.

Anno in cui Lillo, invece, fece da marito a Lucia Ocone in Nessuno mi può giudicare di Massimiliano Bruno, incentrato su una Paola Cortellesi a lezioni di escort. Ma dopo aver incarnato Pini ed Eugenio rispettivamente in Fascisti su Marte di Corrado Guzzanti e nel drammatico ambientato negli anni Quaranta Per non dimenticarti di Mariantonia Avati, il primo del 2005 e il secondo del 2006. Aggiudicandosi, tra l’altro, una targa ai Nastri d’Argento nel 2014 per essere stato nel cast del lungometraggio vincitore del premio Oscar La grande bellezza di Paolo Sorrentino e che non può fare a meno di essere accolta in qualità di ulteriore, prestigioso riconoscimento conferito alla lodevolissima carriera in crescendo comprendente, inoltre, il Biagio Bianchetti di Mi rifaccio vivo di Sergio Rubini, l’Ermanno di Tempo instabile con probabili schiarite di Marco Pontecorvo e un cameo come grottescamente insistente farmacista nel poco riuscito Com’è bello far l’amore, a firma dello stesso Fausto Brizzi che lo ha poi trasformato in un DJ alle prese con le giovani generazioni in Forever young, del 2016.

Una carriera al cui interno non risultano assenti neppure esperienze di doppiaggio, in quanto, se da solo è stato Duke in Pets – Vita da animali di Chris Renaud e Yarrow Cheney, insieme a Greg ha prestato la propria voce sia in Humpday – Un mercoledì da sballo di Lynn Shelton che nell’avventura animata in tre dimensioni Epic – Il mondo segreto di Chris Wedge.

Niente male per un duo che, a suon di doppi sensi e comicità surreale, ha dimostrato di essere capace di conquistare sia il pubblico che la critica, ottenendo anche il Premio Cariddi per il genere commedia presso il Taormina film fest 2015, all’interno di Taormina Arte.