Black List: istruzioni per l'uso
Si avvicina la Festa del Cinema di Roma che, come ogni anno, porta sul grande schermo film non solo belli e interessanti ma che spesso hanno faticato per vedere la luce. Solo lo scorso anno ad esempio, sono approdati nel ricco programma capitolino The Accountant, Hell or High Water e Genius, tutti e tre finiti nella Black List delle migliori sceneggiature non ancora realizzate.
Ma cos'è esattamente la Black List?
È praticamente un sondaggio, nato nel 2005, sulle sceneggiature più belle che ancora non sono state prodotte. Il risultato, condotto su membri influenti di diverse case di produzione e studi cinematografici, viene pubblicato ogni anno il secondo venerdì di Dicembre ed è ormai tra le date più attese per chi opera nel settore, perché forniscono un attendibile sistema per selezionare script che possano diventare film di successo.
Pensate infatti che da più di 300 sceneggiature della Black List sono stati poi realizzati lungometraggi che hanno guadagnato più di 26 miliardi di dollari in tutto il mondo, sono stati nominati per 264 Oscar, e 48 hanno ricevuto l’ambita stuatuetta. Film come, Il discorso del re, Il caso Spotlight, Argo o The Millionaire hanno ricevuto l’Oscar come Miglior Film e, dei tre film sopra nominati, presentati alla scorsa Festa del Cinema di Roma, è stato candidato Hell or high water.
Circa l'origine del nome, Black non ha accezione negativa ma si riferisce al fatto che il suo creatore, Franklin Leonard, è afroamericano. E non solo: l'ideatore voleva anche rifarsi alla ben nota lista nera di Hollywood - con cui attori, registi e professionisti del settore, negli anni passati, erano stati allontanati da Hollywood perché sospettati Comunismo e/o sovversione - ribaltandone i connotati e rendendola uno strumento assai positivo e ricco di valore.
La lista, che viene pubblicata annualmente, elenca le migliori dieci sceneggiature dell'anno ed oltre ad essere diventata una sorta di scorciatoia per i premi più ambiti, viene declamata su alcuni canali social da attori di spicco, tra gli ultimi, ad esempio, Daniel Radcliffe e Reese Whiterspoon.
Ma come funziona la selezione delle sceneggiature?
Chiunque può mettere online, su un apposito sito ufficiale, la propria sceneggiatura, soprattutto i giovani sceneggiatori che necessitano di un adeguato supporto e che grazie a Franklin Leonard possono trovare in questo sistema un buon punto di partenza, e successivamente le sceneggiature vengono votate: quelle che ricevono il maggior gradimento, si classificano nei tanto sospirati dieci posti.
Giunta al dodicesimo anno di vita, la Black List, nata inizialmente perché Franklin Leonard desiderava leggere un po' di buone sceneggiature al di fuori di quelle che circolavano sulle lussuose scrivanie dei produttori o all'interno degli studios, vanta dunque la presentazione delle sceneggiature in video da parte di attori, registi e nomi influenti di Hollywood: in primo piano, i vari personaggi annunciano il titolo e l'autore e raccontano brevissimamente la trama, concludendo la registrazione con tanto di congratulazioni finali.
La Black List è quindi un passatempo diventato un'importante realtà: diventato soprattutto un potenziale trampolino di lancio per la miriade di sceneggiatori che ogni giorno affolla i bar di Los Angeles e che popola il web.
La richiesta fatta a circa 250 produttori, si è tramutata in un elenco che conta migliaia di titoli e grazie al quale Franklin Leonard è stato ribattezzato il Santo Patrono degli sceneggiatori i quali, finalmente, hanno una possibilità concreta per farsi avanti nello spietato mondo di Hollywood.
Tra poco meno di due mesi, scopriremo quali sono le sceneggiature più votate dell'anno che sta per volgere al termine. Chi sa che non le ritroveremo ai prossimi Oscar.