Festa del Cinema di Roma: Lola + Jeremy, intervista a July Hygreck e Syrus Shahidi

Lola + Jeremy, opera prima della regista francese July Hygreck, è una commedia fresca, originale e divertente. Presentato alla XII° Festa del Cinema di Roma nella sezione Kino di Alice nella Città, e in uscita nelle sale italiane  grazie alla casa di distribuzione Sun Film Group, il bel film della cineasta d’oltralpe racconta le vicende della coppia formata da Lola (Charlotte Gabris) e Jeremy (Syrus Shahidi): lei lavora in un negozio di fumetti ed è appassionata di supereroi e dei film di Michel Gondry; lui è un giovane graphic designer che con l’amico Mathias gestisce l’agenzia “Cercasi Alibi Disperatamente”. I due fidanzati amano riprendersi in ogni momento della loro storia d’amore per creare un video-diario da poter riguardare in futuro. Ma un giorno Lola scopre un filmato che non avrebbe dovuto vedere, e decide di lasciare il fidanzato. Jeremy farà di tutto per riconquistare il cuore della bella Lola, arrivando perfino a travestirsi da Supereroe, e costringendo i suoi amici a fare altrettanto…

In occasione della proiezione del film abbiamo avuto il piacere di intervistare la giovane regista July Hygreck e l’attore protagonista Syrus Shahidi.

L’energia e l’inventiva che i protagonisti dimostrano di avere è contagiosa. In una società globalizzata come quella odierna v'è ancora spazio per la fantasia? E se sì, potrebbe questa essere la chiave giusta per cambiare le cose?
Syrus Shahidi: “Credo che per la fantasia ci debba sempre essere spazio, senza non potremmo andare avanti. Ci troviamo a vivere in un’epoca dove la tecnologia sta prendendo il sopravvento sull’immaginazione, ma se riuscissimo a trovare il giusto equilibrio tra questi due elementi tutto sarebbe più facile”. E quel giusto equilibrio di cui parla Syrus Shahidi, nel film è sicuramente stato raggiunto, come dimostrato sia dal video-diario girato grazie a smartphone e cineprese - in cui i protagonisti inseriscono anche fantasiosi elementi grafici - che dalla strabiliante idea di ricavare un guadagno dall'inventare alibi a quanti lo richiedano.

Come è nata l’idea di coniugare valori universali quali l’amore e l’amicizia con il dramma della malattia?
July Hygreck: "L’idea è nata dal fatto che volevo rappresentare la vita in tutte le sue sfaccettature. Il ridere e il piangere fanno parte della stessa medaglia. Tutti noi ci confrontiamo giornalmente tanto con l’amore quanto con l’amicizia, ma anche il dolore, al pari della gioia, è un ingrediente molto importante delle nostre esistenze. Mi piaceva il fatto di poter mettere in scena il carosello della vita proprio come si presenta nella realtà".

A proposito di amicizia: nel film viene mostrata la differenza tra l'amicizia maschile e quella femminile, come sei riuscita a descriverne così bene le diverse caratteristiche?
July Hygreck: “E’ vero, e mi fa piacere tu lo abbia notato. L’universo femminile è ovviamente diverso da quello maschile, e ciò si rispecchia anche nei rapporti di amicizia. Il segreto per essere riuscita a descrivere questi due mondi così distinti sta nel fatto che ho scritto la sceneggiatura insieme a mio fratello Tom, che poi nel film ricopre anche il ruolo di Mathias, il miglior amico di Jeremy. La sua visione maschile e la mia femminile hanno contribuito a far sì che venissero messi in luce quei piccoli particolari che aiutano a sottolineare tali differenze”. E noi vogliamo farne notare almeno una: vedendo Lola in lacrime, senza pensarci un solo istante la sua migliore amica Sarah rispedisce a casa il partner di turno per dedicarsi totalmente a lei; anche Jeremy è disperato, ma la reazione del suo amico Mathias sarà quella di seguitare a mangiare tranquillamente il panino che ha tra le mani. Più eloquente di così!

L’alchimia tra voi attori è perfetta, in precedenza avevate già lavorato insieme?
Syrus Shahidi: “No, in realtà non ci conoscevamo, ma stando a contatto giorno dopo giorno abbiamo stretto una bella amicizia, e credo che questo sia uno dei motivi che rendono il film così ‘vero’. Durante le riprese ci siamo divertiti moltissimo, e spero lo si noti”. Fa davvero piacere poter confermare come l’intero cast si muova con autentica naturalezza: un vero gruppo di amici di vecchia data.

Ti abbiamo apprezzato come attore drammatico nel ruolo di Aram in Une histoire de fou di Robert Guédiguian, e ora ci sei molto piaciuto in quello brillante di Jeremy. In quale tra questi due generi ti senti più a tuo agio?
Non saprei. Questi due ruoli sono completamente agli antipodi. Mi piace impersonare personaggi estremamente drammatici come Aram, ma anche divertenti come Jeremy. Per arrivare a ricoprire quest’ultima parte, vista la netta differenza rispetto alla precedente ho dovuto fare un grande lavoro perché ho sperimentato tutte le sfumature della recitazione”. In Une histoire de fou,  Guédiguian tratta il delicato tema del genocidio degli Armeni attraverso la storia di Aram, un giovane marsigliese di origini armene che, unitosi a un gruppo di attivisti, farà esplodere l’auto dell’ambasciatore turco a Parigi, fuggendo poi a Beirut. Osservando il passaggio dal ruolo di Aram a quello di Jeremy, Shahidi dimostra infatti ampiamente le sue eccezionali doti eclettiche.

Oltre ad avere scritto la sceneggiatura con tuo fratello, abbiamo notato che nel cast tecnico, alla voce scenografia appare il nome Tiny Hygreck. Un’altra sorella?
July Hygreck: “No, è mia madre. E’ a lei che dobbiamo il gene artistico in famiglia”. E mentre pronuncia queste parole gli occhi di July brillano di orgoglio... 

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