Cars 3: anche le macchine da corsa nel loro piccolo invecchiano

“Sono velocità, sono pura velocità”: il mantra di Saetta McQueen apre il terzo film sulla macchina da corsa rosso fiammante più famosa del grande schermo. Ma basterà a portarlo nuovamente alla vittoria?

I nuovi bolidi hanno infatti una carrozzeria all'avanguardia e si allenano con sofisticati simulatori: Saetta ci prova ma non riesce a stare al passo con loro. Ebbene sì, anche lui è invecchiato e dopo un brutto incidente, fa i conti con l'età e con il suo passato, quello in cui il compianto mentore, Hudson Hornet - cui l'intero terzo episodio rende omaggio - era stato anch'egli vittima di una generazione che lo aveva messo da parte senza tanti complimenti.

Ma Saetta, come tutti sanno, è un combattente nato e non vuole perdersi l'ultima corsa della Piston Cup, la più importante. Con al fianco il mentore del suo mentore, ovvero il vecchio Smokey, e la giovane Cruz, tutor con ambizioni da pilota, Saetta proverà l'ebbrezza di un allenamento tutto nuovo, con corse sulla sabbia, macchine comicamente assetate di sangue e uno scuolabus degno del peggiore incubo. Sebbene non raggiunga i livelli narrativi e comici del primo film, Cars 3 mantiene alta la bandiera del divertimento firmato Pixar e regala una nuova, elettrizzante avventura il cui messaggio risuona forte e chiaro: largo ai giovani! Pur rimanendo saldamente ancorati ai consigli di chi è più anziano e più saggio.

Al fianco dei soliti noti Cricchetto, Guido e Luigi, l'eterna fidanzata Sally e Chick Hicks, compaiono nuovi, brillanti personaggi, in primis Cruz Ramirez, protagonista di una esilarante scena in cui fa impazzire il suo computer di bordo Vettel, la cui voce è affidata, giustamente, al pilota di Formula 1 Sebastian Vettel, new entry dei doppiatori insieme a La Pina, che presta la sua voce alla terribile Miss Fritter, lo scuolabus più temuto del globo, e al rapper J-Ax, speaker del Thunder Hollow, la corsa folle di cui sopra, in cui auto sgangherate puntano a demolirsi a vicenda, tra pneumatici che scoppiano e fango che schizza ovunque.

Seconda trilogia della Pixar insieme al franchise Toy Story, Cars 3 è stato diretto da Brian Fee – già autore dello storyboard dei primi due film, qui al suo esordio alla regia - che ha preso il posto del leggendario John Lasseter, impegnato con la realizzazione di Toy Story 4, e si annuncia fin da subito come un grande successo, non solo cinematografico. Il merchandise spazia infatti dai giochi al vestiario, fino ai colori, ai peluche, ad un videogame e ai monopattini e si suppone che il prossimo Natale sarà costellato di regali aventi il volto di Saetta, Cruz, Cricchetto e perché no, dell'arrogante e prepotente antagonista Jackson Storm.

Diciottesimo film della Pixar, Cars 3 è costato all'incirca 175 milioni di dollari e ne ha già guadagnati oltre 200 solo negli Stati Uniti e quasi altrettanti nel resto del mondo, e si appresta a fare un ricco bottino anche in Italia.

Visamente elettrizzante, con effetti speciali degni della migliore tradizione di casa Pixar, Cars 3 alterna scene esilaranti – Saetta fa parte del progetto terza età in cui, come durante una lezione di aerobica, deve muoversi comicamente a ritmo di musica - ad altre più commoventi, in un continuo omaggio al personaggio di Hudson Hornet – la cui voce nel primo Cars era di Paul Newman - i cui insegnamenti e colori Saetta ricalcherà fino alla fine.

Su tutto una piccola, grande massima: "la vita è troppo breve per sentirsi dire di no".