Conversazioni Atomiche, un approccio inedito e coinvolgente alla Scienza e ai suoi misteri

Realizzare un documentario che si occupi di divulgazione scientifica e che sia al tempo stesso divertente, ironico e a tratti addirittura emozionante non è impresa facile, ma se a scriverlo e a dirigerlo è Felice Farina – personaggio eclettico che inizia la carriera come attore teatrale, per dedicarsi poi anche ad animazione, fotografia, allestimenti artistici, effetti visivi e regia –, beh, il risultato non può che essere un lavoro brillante, già ad iniziare dal titolo: Conversazioni Atomiche.

Dall’acceleratore di particelle dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Frascati al Laboratorio Nazionale del Gran Sasso, dall’Interferometro Virgo all’Osservatorio astronomico di Campo Imperatore, il moderno Don Chisciotte/Felice Farina, accompagnato dal fedele aiutante-operatore Sancho Panza/Nicholas Di Valerio, intraprenderà un viaggio tanto scombiccherato quanto affascinante nei meandri oscuri della Scienza, dei sui limiti e dei suoi inesplicabili misteri. In questo road movie in cui la conversazione supera di gran lunga la teorizzazione, le ‘chiacchierate’ con alcuni tra i massimi esponenti italiani del mondo scientifico, supportate da un contrappunto inedito di filmati dell’archivio Luce, faranno sì che lo spettatore non si annoi mai, neppure di fronte ad argomenti complessi o a cui lui è poco avvezzo.

Materia, antimateria, dark matter, neutrini, relatività, onde gravitazionali e meccanica quantistica sono temi che spaventerebbero la gran parte dei cultori della Settima Arte, eppure, costruendo una narrazione solida ma ‘leggera’, Farina cattura l’attenzione del pubblico e lo guida con maestria e intelligenza in un terreno ignoto ai più. In questa spontanea e appassionata dichiarazione d’amore verso la Scienza, il filmmaker romano appare come un bambino mai stanco di porre domande e ricevere risposte, e questa instancabile curiosità, che è alla base del sapere, la si potrà rilevare in ogni singola parola proferita da fisici, ricercatori, professori universitari, responsabili scientifici e astronomi con cui il regista entrerà in contatto: uomini e donne che dedicano l'intera esistenza a sondare i segreti dell’universo.

Già, perché quei misteri che neppure la Scienza è riuscita ancora a spiegare sono il motore che induce l’essere umano ad andare al di là delle mitiche Colonne d’Ercole, a spingersi dove soltanto a chi abbia coraggio e brama di scoprire sarà concesso di avventurarsi: al limite estremo del mondo conosciuto. Certo, parlare del disaccordo esistente tra la teoria della relatività einsteiniana e quella più recente dei quanti – la prima non trova infatti riscontro nella seconda – necessiterebbe da parte degli spettatori di possedere una minima base di conoscenza scientifica ma, ciononostante, il genere di dialoghi presenti nel film saprà renderne la comprensione, almeno nei concetti essenziali, possibile a molti di loro. Grazie, dunque, alla levità dei toni, alle numerose gags della strana coppia Farina/Di Valerio (qui entrambi sceneggiatori), agli splendidi filmati d’epoca e al perfetto montaggio del sempre bravo Fabrizio Campioni, Conversazioni Atomiche è una sorta di commedia-documentario istruttiva, spiritosa, ben scritta e diretta: un inedito e coinvolgente approccio alla Scienza.

In questo periodo che non riconosce agli ‘studiosi’ i giusti meriti, il film di Felice Farina - nei cinema con Istituto Luce Cinecittà e Nina Film - ha due grandi pregi: rendere omaggio alla Scienza e a chi di questa si occupa, e far sembrare ‘semplice’ ciò che di sicuro semplice non è!