Eternals: Cogito ergo sum

È chiaro che non è il solito film targato Marvel /Disney, o almeno non in tutti i suoi aspetti, fin dall’incipit sulle note di Time dei Pink Floyd. Diventa evidente quando le azioni dei personaggi e le loro motivazioni, trascendono le semplici battaglie.

Eternals non è quindi solo lo start della nuova fase Marvel, ma è un film diverso in cui si cerca di indagare le profonde motivazioni degli eroi, o almeno di alcuni di loro.

D'altronde nemmeno il fumetto di Kirby era il solito fumetto di super eroi. Dopo i Fantastici Quattro la sua deriva cosmica lo aveva portato a Silver Surfer e Galactus. Gli Eterni divennero un altro tassello nel pantheon dell’universo Marvel.

Eterni e devianti si trovano sulla Terra fin dalla sua alba, gli uni contro gli altri. Gli Eterni sono lo “scudo” che viene fornito alla razza umana per progredire. Ognuno dotato di poteri specifici e insieme una sorta di macchina inarrestabile. Attraverseranno i secoli fino a restare “disoccupati” dopo aver sconfitto tutti i loro nemici… o no?

Se volessimo fare un transfert potremmo dire che questo è il film che Singer non è riuscito a fere su Superman. Ikaris con la sua tuta blu, i suoi raggi ottici, la forza e il volo lo incarna perfettamente. E’ anche immortale, o meglio non invecchia. Un uomo così come potrebbe confrontarsi con il resto dell’umanità con i suoi simili e con la sua missione.
I dubbi di Ikaris, le sue vulnerabilità potrebbero essere quelle dell’Uomo d’Acciaio.
Ma ognuno ha i suoi fantasmi. Anche i dubbi di Druig, in grado di manipolare l’animo umano, di essere dio in fondo, sono quelli di chi ha fede: dove deve finire il libero arbitrio?

Eternals è un film, quindi che ha molte letture sotto la superfice, non per nulla è firmato da Chloé Zhao. Ha anche i suoi difetti ovviamente, a partire dalla durata eccessiva.

E’ anche il perfetto film Disney: niente sesso (o quasi), niente passione, un cast eterogeneo, e dai variegati orientamenti, in grado di soddisfare il bisogno tipicamente hollywoddiano di non far torto a nessuno, facendolo così all’arte.

Finalini a go-gò e una certezza: Jon Snow non capisce nulla nemmeno qui.

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