Free Guy: un film da vedere al cinema!

Free Guy è un filmone da cinema e assolutamente non da televisore. Questo è un assunto.
Eroe per Gioco” è una porcheria di aggiunta che fa perdere il senso del gioco di parole del titolo. Anche questo è un assunto.

Non si può parlare di questo film senza pensare al suo antesignano: Gamer con un Gerard Butler smitragliante, ma soprattutto a Ready Player One, con cui condivide un atteggiamento meno “frag” e più “realtà virtuale”.

Prendiamo due registi con la stessa idea, con la stessa estrazione culturale (due ebrei del nuovo mondo), ma con due visioni della vita completamente diverse.
Spielberg confeziona un gioellino visivamente grandioso (Ready Player One), ma moraleggiante e decisamente canonico. Ci butta dentro riferimenti culturali pop fortissimi ed esaltanti (ma erano nel libro) ma non ti fa mai alzare in piedi ad applaudire a scena aperta.
Levy, 20 anni di meno, mette in campo anche lui una visione favolosa (Free Guy), ma ti confeziona una sequenza da applausi a scena aperta che finirà per essere citata sempre e ovunque (oltre a stabilire che c’è Disney e poi tutti gli altri… molto dietro) e soprattutto mette di buon umore.

La scelta superiore di Free Guy è riuscire a fare un film del genere dove sparare, spaccare e “killare” è solo funzionale a tutto il resto. Una sorta di teatro dell’assurdo dalle continue soprese che alla fine diverte e tanto.
Sarà che Ryan Reynolds ormai è abituato a prendersi in giro, sarà che c’è Taika Waititi che è un attore tanto bravo quanto come regista (sorpresone), sarà che tutto funziona in perfetta armonia, ma alla fine Levy batte Spielberg.

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