Godzilla II: King of the Monsters ... Gojiraaaa

Come da programma arriva il secondo capitolo sul dinosauro nipponico, dopo il primo e quello su King Kong che ormai, è assodato, fa parte dello stesso universo.
Questa volta ci sono numerosi mostri quiescenti pronti a mettere in pericolo il pianeta, ma soprattutto un altro “alfa” che si contrapporrà a Godzilla nel dominio della comunità.
Una sorta di incrocio idra / manticora sarà la più grande minaccia per il pianeta e l’umanità.

Un film all’insegna della spettacolarità e dello scontro fisico essenzialmente tra creature fantastiche di enormi proporzioni.
Al regista Michael Daugherty, del tutto nuovo alla gestione di blockbusters di queste proporzioni, è stato chiesto di non far rimpiangere Gareth Edwards (migrato al mondo di Star Wars) e lui si è quanto meno impegnato particolarmente in tal senso.
La formula? Godzilla bello grosso (perché “le dimensioni contano” come diceva l’ottimo Emmerich), un antagonista grosso uguale, ma più cattivo. Mostri di contorno che, seppur minori, devono essere… belli grossi, meglio se anche numerosi, almeno sulla carta.
Poi, per restare in tema con questi anni, un tocco alla Thanos, sacrifici anche pesanti, per un bene superiore.

Gli ingredienti ci sono tutti quindi, compresa organizzazione segreta paragovernativa, terroristi ambientali, bambini in pericolo, eroe comune preso dalla strada e, come si è detto, mostri grossi.
Il fatto che gli interpreti siano attori “veri” è un plusvalore ma puramente accessorio.
Questo secondo capitolo spinge l’acceleratore con una dimensionalità della storia associata a grandissima spettacolarità ed effetti notevoli.
Il risultato è in linea con le aspettative dei fans del mostro nipponico, adatto a tutta la famiglia, sempre tenendo presente che stiamo vedendo Godzilla.

Occhio alla scena alla fine dei titoli di coda. Un’attesa che forse non vale l’impresa, ma sappiatelo.