Impariamo a non rinunciare mai ai nostri sogni con Ballerina

Le bambine di tutto il mondo lo aspettano trepidanti da mesi. Tutte loro, che fanno danza o che almeno una volta hanno indossato un tutù, e tutte noi mamme e donne che da bambine aspettavamo con ansia di allacciarci le scarpette e volteggiare sulle punte, ritroveremo in Félicie e nel suo amore per la danza la nostra vecchia passione.

Produzione franco-canadese, Ballerina di Eric Summer e Éric Warin è un film molto grazioso in cui ad ogni personaggio è affidato un ruolo ben preciso, in un plot sicuramente noto – la fanciulla con un sogno, una cattiva che la ostacola, l'impegno per realizzare il proprio desiderio, lo scontro finale, il lieto fine – ma perfettamente inserito nel più classico filone dell'animazione.

Félicie è la sognatrice che si impegna per raggiungere il suo obiettivo, generosa, leale, vivace; Victor è il suo amico fedele, buffo e sincero, che vuole diventare un inventore, Odette è la figura materna e saggia che Félicie non ha, in quanto orfana, ed è una ex ballerina (la sua voce è infatti quella di Eleonora Abbagnato, étoile che da due anni dirige il corpo di ballo dell'Opera di Roma), il coreografo dell'Opéra è colui che crede in Félicie, comicamente sarcastico ma estremamente corretto, Madame Le Haut è la perfida di turno, cui dà voce Sabrina Ferilli, col sorriso della matrigna di Cenerentola e i capelli come il conte Dracula di Coppola ed infine Rudolph è il ballerino del corso avanzato che fa la corte a Félicie ma ha un cervello come quello della gallina da cui Victor prende spunto per creare le sue ali.

Partito nel 2010 con gli schizzi preliminari di un progetto inizialmente chiamato La véritable histoire des petits rats de l'Opéra, il film ha visto la luce dopo diversi anni di lavoro e dopo vari approcci: inizialmente infatti, per rendere in maniera realistica i passi di danza, si era tentata la strada della motion capture attraverso la performance di una vera ballerina ma i risultati erano stati alquanto deludenti e registi e produttori sono infine approdati alla keyframe, l'animazione attraverso fotogrammi chiave, affidata a Ted Ty, direttore dell'animazione che ha lavorato per Disney e Dreamworks: in quanto veterano in questo campo, è riuscito nell'intento e il risultato è un'emozione per gli occhi di chi guarda.

Costato “solo” 30 milioni di dollari – un budget decisamente ridotto rispetto alle mega produzioni hollywoodiane – Ballerina è ambientato tra la Bretagna, dove si trova il maestoso orfanotrofio in cui Félicie e Victor sono arrivati e cresciuti insieme, e che sorge sulle maestose scogliere che affacciano sull'Atantico, e la Parigi di inizi secolo, perfettamente ricostruita grazie alle ricerche dell'art director Florent Masurel. Erano gli anni della riedificazione ad opera del barone Haussmann, la Tour Eiffel era ancora in costruzione e la Statua della Libertà era pronta ad essere inviata agli americani; i dettagli curatissimi - frutto del lavoro di ben 200 persone - sono visibili ad occhio nudo e per ricreare la location in cui è ambientata la storia, è stato addirittura realizzato un modello dell'Opéra che riproduce la struttura dell'edificio.

Come un classico romanzo di formazione, il film si snoda attraverso le speranze, le avventure e la tenacia di Felicie che, una volta vista la prima ballerina dell'Opéra, capisce che deve entrare a tutti i costi in quella scuola di ballo perché la danza scorre nelle sue vene e non può farne a meno. Félicie compie un vero e proprio viaggio verso la realizzazione di sé e l'energia positiva emanata dal suo personaggio e dal suo percorso di crescita è innegabile.

Sul suo cammino, come da copione, incontrerà un'anima buona e leale, pronta ad accompagnarla verso la realizzazione del suo sogno, ed un'altra maligna e invidiosa che le metterà i bastoni tra le ruote, arrivando ad arrampicarsi fin sulla corona della statua pur di annientarla.

Chi conosce la disciplina, converrà che i passi delle ballerine sono molto realistici, sebbene il grand jeté sia portato all'estremo – come vuole il più tipico cinema di animazione - e sebbene la giovane protagonista raggiunga in un lasso di tempo davvero troppo breve i risultati che le vere ballerine raggiungono dopo anni di allenamenti a dir poco devastanti. Ma solo l'occhio critico individuerà queste piccole incongruenze. Tutti gli altri si perderanno nei meandri di Parigi seguendo la brillante Félicie, perdendosi tra le note del Lago dei Cigni e dello Schiaccianoci, ammirando le gesta del simpatico Victor e facendosi tante risate con il vanitosissimo Rudolph.