Oltre lo Specchio 2020 - Ivan Silvestrini dirige la favola fantasy Dragonheart: Vengeance

Al Festival Oltre lo Specchio 2020 c'è spazio anche per le favole destinate a tutta la famiglia, come Dragonheart: Vengeance. Dietro la macchina da presa, il nostrano Ivan Silvestrini confeziona un fantasy basato sui personaggi creati da Patrick Read Johnson e Charles Edward Pogue. Il film si inserisce all'interno della serie, costituendone il quinto capitolo – il più celebre è probabilmente il Dragonheart con Dennis Quaid – e il terzo prequel uscito direct-to-video.

Molti anni prima che la storia del protagonista abbia inizio, un drago femmina di nome Siveth viaggia fino alla Wallachia. In principio accolta al regno di Re Razvan (Arturo Muselli), viene bandita nel momento in cui rifiuta di salvarlo, ferito a morte in battaglia. È trascorso un trentennio da quel giorno, quando Lukas (Jack Kane) assiste inerme allo sterminio della sua famiglia e decide di arruolare un mercenario di nome Darius (Joseph Millson), al fine di farsi giustizia e impedire che altri possano subire la medesima sorte.

La trama è semplice e piuttosto buonista, senza particolari spunti ma con dei bei messaggi alla base. Innanzitutto viene messa in primo piano l'importanza della famiglia, che non per forza dev'essere composta da consanguinei, ma possono entrarne a far parte anche rappresentanti di altre specie. Siveth ricopre in qualche modo, simbolicamente, quella figura materna mancante sia per Lukas che per Darius. Con quest'ultimo addirittura condivide un pezzo di cuore. Il legame tra i due si rivela così ancora più determinante e incisivo, svelando solo più avanti nella storia da dove provenga e quali conseguenze abbia causato.

L'ironia che fa capolino ogni tanto tra i dialoghi è di natura semplice e alla portata di tutti. Proprio per permettere di goderne, dai più piccoli agli adulti. È infatti evidente che il target di Dragonheart: Vengeance siano soprattutto i giovani, quelli meno smaliziati e ancora alla ricerca di grandi avventure. Anche gli effetti speciali e la CGI utilizzata sono alquanto grossolani, sebbene la resa del drago non sia completamente da scartare. I dettagli della pelle di Siveth, insieme alla sua struttura e ad alcune espressioni appaiono più che dignitosi e danno i loro frutti.

La vendetta è ciò che muove gli uomini del racconto, eppure non è ciò che restituirà loro la pace o gli amati ormai persi. Entrambi percorrono una strada irta di ostacoli, ferite e insicurezza, sulla quale si troveranno a essere schierati l'uno di fianco dell'altro, per la prima volta in vita loro. La fase dell'addestramento – solitamente tra le più gustose in simili progetti – dura molto poco, ma di momenti d'azione ce ne sono di vari.

Il tema musicale è senza dubbio tra i più belli che siano mai stati composti per una pellicola cinematografica e si deve a Randy Edelman (autore di quello del film originale). La colonna sonora di Dragonheart: Vengeance è invece a cura di Mark McKenzie.

Per quanto riguarda il comparto attoriale, si noti che Millson ha partecipato alla serie televisiva targata BBC, The Last Kingdom, nei panni di Aelfric; mentre a prestare la voce al drago ci pensa niente meno che Helena Bonham Carter.

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