Queen & Slim – Melina Matsoukas firma un criminal romance delicato e sincero

Per una bizza del caso e delle circostanze (tinder e una serata sbagliata in cui non si ha voglia di stare a casa da soli) un commesso bonario (Slim) e un’avvocatessa puntigliosa (Queen) si ritrovano insieme a cena. Non è un incontro fulminante e tra i due non sembra scattare alcuna scintilla, anzi tutt’altro. Ma sulla via di casa, fermati da una volante per via di una manovra non propriamente da manuale, la situazione muta e in pochi istanti precipita. Lei viene ferita a una gamba da uno sparo di pistola dell’agente, Slim si difende e lo stesso agente muore per via di uno sparo del ragazzo. A quel punto i due si danno alla fuga attraverso gli States. In poco tempo il filmino della sparatoria diventa virale, e per i due ragazzi non resta che la fuga. Divenuti in breve tempo ricercati dalla comunità bianca e osannati e protetti da quella afroamericana, per Queen & Slim il tentativo di opposizione a una consuetudine di pregiudizi, abusi di potere, e soprusi significherà un passo in più verso loro stessi, anche se il prezzo da pagare sarà poi infine molto alto.

Esordio alla regia per la regista Melina Matsoukas, Queen & Slim è un criminal romance di opposizione e resistenza che ha tutta la delicatezza e la tenerezza di uno sguardo al femminile applicato al tema della giustizia, del fatalismo e del destino. Nel loro iniziale non volersi, ma poi ritrovarsi accomunati, in crisi e in una circostanza di dubbia risoluzione, deciderà infatti le sorti di Queen & Slim (letteralmente “regina” e “secco”) in un percorso dal duplice valore: fuga per la sopravvivenza da un lato e tenera nascita di un sentimento alimentato da comunione e appartenenza a uno stesso mondo dall’altro.

Smussando asperità e superando i loro limiti, i due ragazzi troveranno infatti un modo per uscire dalle loro solitudini e cicatrici, e ritrovarsi, stare insieme, anche se il mondo bianco li pedina e insegue senza sosta e quello nero li applaude e imita come fossero leggende. E mentre la loro criminalità si “emancipa”, e cresce anche il loro successo tra la gente, i due ragazzi assurgono a simboli di una lotta pacifica che muove i suoi passi dalla “legittima difesa”. Ma quello che abitano Queen & Slim è fondamentalmente un mondo iniquo e pregiudiziale, incapace di far valere in maniera imparziale anche la legittima difesa.

Melina Matsoukas descrive a avvolge i suoi due bei protagonisti con l’aura degli eroi per caso, tratteggia con coerenza e partecipazione la transizione che muta due ragazzi qualsiasi senza nemmeno l’aria dei criminali a due fuggiaschi in piena regola. Attraverso gli States, e verso il loro sogno di raggiungere il porto franco di Cuba, la loro evoluzione parla di ingiustizie che hanno il profilo della consuetudine (se sei nero paghi lo scotto di un peccato originale in più), di una società fondamentalmente ingiusta dove niente, a partire dalla legge “è uguale per tutti”.

Un on the road umano e sociale amarissimo, alleviato dalla dolcezza di una storia d’amore nata tra le macerie umane di una fuga impossibile.