24 Febbraio 2017    16:57

alberto

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"Virtus in media est" avrebbe detto Orazio: purtroppo anche nella lotta tra gli ipertecnologici e gli "antiquari" è difficile schierarsi, dato che ognuno di noi è da una parte preso da chat e diavolerie varie e dall'altra consapevole che non porta a nulla di buono. Due grandi attori italiani, Giallini e Gassman (Alessandro), impersonano questa volta due professori rivali in amore e mentalità che vedono diventare il loro litigio a scuola un nuovo video virale, a tal punto da essere sottotitolato anche in tedesco, e sono costretti ad intraprendere la dura scommessa che hanno accettato: uno deve rinunciare ai social network, l'altro deve affrontarli, ognuno dunque sfida sè stesso, pensando a una tortura, ma dovrà ricredersi. Infatti tutti e due impareranno che nella vita non bisogna mai essere di parte e la superficialità è nella morale, nella critica. Il regista Massimiliano Bruno, dopo l'ottimo "Viva l'Italia", si cimenta di nuovo in una tematica (e un dibattito) sociale alquanto sentito attraverso la semplicità e la leggerezza, unico mezzo per affrontare la serietà di questi argomenti, facendo strappare molte risate grazie al cast che azzecca sempre nei suoi lavori, disinvolto e naturale, e mantenendo un buon ritmo, ma anche sapienti scelte di intreccio, tra cui interessanti e ben impostati flashback. La sceneggiatura di Paragnani immerge lo spettatore in una storia originale, una guerra tra concezioni diverse della vita, tra chi vuole rimanere in santa pace a leggere un libro e chi invece non riesce a vivere senza almeno l'illusione di essere ricercati o di avere attenzione da qualcuno; ma anche una vicenda in fondo drammatica, i cui protagonisti, come quelli di tutti i giorni, ci ridono sopra, consci dell'arma dell'ironia contro i "problemi". La pellicola insegna dunque che l'eccesso si deve evitare e ogni strumento è allo stesso tempo vantaggioso e pericoloso (in una scena infatti viene spiegato che lo scopo dell'inventore del cuscino non era soffocare la gente, ma permettere un comodo riposo). Uno dei buoni motivi per vedere questo film è Giallini, di una spontaneità e una simpatia invidiabili. Una "civil war" quotidiana e realistica (e molto spassosa).