Figlia mia (2018)

27 Febbraio 2018    17:58

flyanto1

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"FIglia Mia" della regista Laura Bispuri è un film dove due madri (una naturale e l'altra adottiva) si contendono l'amore per la figlia di dieci anni. Abbandonata dalla madre naturale (Alba Rohrwacher) nel giorno stesso della sua nascita, la neonata viene presa in adozione da una donna (Valeria Golino) che molto probabilmente non può avere figli ma che ha tanto desiderio di essere mamma. Essendo la prima una giovane piuttosto sbandata, dedita al bere eccessivo ed al sesso facile (non si conosce, infatti, chi sia il vero padre della piccola) e vivendo anche in condizioni economiche parecchio disagiate, ella decide di consegnarla all'altra donna che, regolarmente sposata e con un'occupazione lavorativa stabile, può dare alla bimba un ambiente familiare ed un'educazione più consoni. La madre adottiva promette, inoltre, a quella naturale di prendersi cura di lei economicamente parlando e se nelle sue possibilità, qualora se ne presentasse il bisogno. E così, con questo accordo segreto tra le due donne trascorrono serenamente circa 10 anni quando, per un'insieme di circostanze fortuite, la bimba inizia a provare un interesse particolare per quella donna che non sa essere sua madre naturale e che, a sua volta, incontrata la bimba, comincia anch'ella a manifestare una certa curioisità ed affetto sincero, minando così il rapporto con la madre adottiva....
Dopo il suo felice film d'esordio "Vergine Giurata", Laura Bispuri ritorna al cinema con "Figlia Mia", altrettanto riuscito, sebbene meno originale del primo nella sua tematica, e, peretanto, molto interessante e concernente sempre la sfera femminile. Qui, viene affrontata la generale tematica dell'importanza affettiva che ha una madre adottiva, che ha cresciuto ed educato con amore un bambnino, rispetto a quella della madre biologica che, come in questo caso, per molti anni non se n'è affatto curata e dopo molti anni manifesta uno spiccato interesse e delle pretese sul figlio. La visione della Bispuri, con un finale pieno di speranza, è quella di una donna che fondamentalmente ritiene importanti e quanto mai sacri entrambi gli affetti (come ciò viene, del resto, testimoniato dalla canzone "Questo Amore non si Tocca" cantata da Gianni Bella trasmessa nel film). Presentando, infatti, molto oggettivamente i caratteri e gli stili di vita delle due donne così diametralmente all' opposto, la regista dimostra allo spettatore che entrambe le mamme, pur con le dovute considerazioni, provano dei sentimenti sinceri e, pertanto, accettablii e rispetabili, nei confronti della bambina che, peraltro, anch'ella desidera profondamente avere un legame con entrambe. Le condizioni che la Bispuri molto crudamente e realisticamente in questa pellicola descrive, non sono certamente le migliori e le più confacenti per un bimbo ma, ciò nonostante, quando esiste l'amore e l'affetto sincero, secondo la regista, vi sono anche le condizioni necessarie e la possibilità a migliorare le situazioni, per lo meno attraverso una collaborazione e l'unione delle forze.
"Filgia Mia" riconferma Laura Bispuri come regista profonda, toccante e lucida, affrontante tematiche di sicuro forte impatto ma quanto mai esplicative per la descrizione di determinate realtà. Encomiabile da tutti i punti di vista il film si avvale anche dell'ottima interpretazione di Alba Rohrwacher e di Valeria, nonchè dalla piccola esodiente Sara Casu che ben impersona la bambina contesa ancora innocente ed insicura.
Un vero gioiello di film.