16 Febbraio 2018    19:31

flyanto1

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L'attore Stanley Tucci in veste di regista con il film "Final Portrait - L'Arte di Essere Amici" presenta la vita o, più precisamente, gli aspetti della personalità del grande artista svizzero Alberto Giacometti.
Noto per essere una persona lunatica, disordinata e soprattutto mai troppo convinta ed entusiasta delle sue opere, al fine di ricercare sempre il meglio e la perfezione assoluta (che non riusciva però a trovare mai), Giacometti continuava a fare e disfare i propri lavori: sculture o dipinti che fossero. E così puntualmente succede quando il ricco scrittore newyorkese James Lord, molto amico di Giacometti, in vacanza a Parigi, commissiona al suddetto artista un quadro col proprio ritratto. Un lavoro che al grande Giacometti sarebbero voluti non più di due/tre giorni, si verificherà, invece, come un lunghissimo ed estenuante esercizio al fine della ricerca, appunto, della tanto agognata perfezione. E così, dopo parecchie e stancanti settimane di posa inconcludenti, il giovane scrittore, ritorna a New York portandosi via quello che per lui, sia pure inconcluso, era il proprio ritratto.
Il film, molto ben girato e soprattutto molto ben interpretato (l'attore Geoffrey Rush che interpreta Giacometti è degno di lode sincera), rende proprio l'idea allo spettatore della sensazione di sfinimento che comporta il cercare di raggiungere spasmodicamente la perfezione e, pertanto, esso risulta un ritratto quanto mai efficace di questo tormentato ed originale artista svizzer, nonchè, in questa specifica occasione, della profonda e sincera amicizia che lo legò allo scrittore James Lord. .