11 Settembre 2017    11:41

flyanto1

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Ritorna sugli schermi cinematografici italiani il regista Silvio Soldini con "Il Colore Nascosto delle cose", una storia d'amore tra due individui diametralmente all'opposto come situazioni. La coppia, interpretata da Valeria Golino e Adriano Giannini, si incontra per caso: lei è una osteopata cieca, con un matrimonio fallito alle spalle ma una donna piena di interessi e pertanto con una vita sociale molto attiva, lui, è un prestante pubblicitario in carriera, donnaiolo, con una relazione sentimentale ormai troppo trascinata. Tra i due scoppia immediatamente una cocente passione che però viene vissuta in maniera travagliata e con seri dubbi, soprattutto da parte dell'uomo, per le ovvie e differenti condizioni fisiche, nonchè concernenti il rapportarsi con impegno verso l'altro. Sarà una dura lotta.....
Soldini alterna storie sentimentali a lieto fine (Pane e TulipanI" , "Agata e la Tempesta", per citarne solo due) a quelle più realistiche con un finale più amaro ("Cosa Voglio di Più"), ma in ogni caso pone le relazioni, travagliate o meno, di coppia in primo piano, descrivendone in maniera particolareggiata, nonchè a volte anche sottilmente ironica, tutte le dinamiche ed evoluzioni, dimostrando di esserne un acuto osservatore e conoscitore. Così anche in "Il Colore Nascosto delle Cose" conferma questa sua delicata propensione riuscendo a presentare in maniera precisa le difficoltà che inevitabilmente sorgono tra due individui che vivono in condizioni diverse, sia fisiche che di esistenza personale, ed a cui sorgono paure e molteplici dubbi nell'affrontare questa loro nuova e devastante realtà. Forse, il finale appare un poco semplicistico e troppo teso verso una positività che tutto sistema e risolve (nutro seri dubbi che un uomo aitante e "tombeur des femmes" e con numerose questioni personali non risolte, riesca a "guarire" ed affrontare nella giusta maniera e vivere serenamente una relazione con un'ipovedente che già dall'inizio si presenta assai difficile, come, del resto, anche la propria esistenza personale). In ogni caso Soldini ci crede e volge, appunto, tutto al positivo come in una favola che tutti/e vorremmo vivere ed il film in sè è molto ben diretto e soprattutto molto ben interpretato sia da Adriano Giannini che soprattutto da Valeria Golino la quale si conferma essere una tra le attrici italiane di maggior talento.