L'apparizione (2018)

16 Ottobre 2018    17:16

flyanto1

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“L’Apparizione”, come si evince già dal titolo, indica la comparsa straordinaria di una figura ed il film è improntato interamente attorno a questo particolare e misterioso evento.

Un reporter di guerra, che ha da poco perso un caro collega nel corso di un combattimento in Afghanistan dove entrambi operavano professionalmente, viene commissionato dal Vaticano al fine di indagare sul fatto che ad una giovane novizia, in un villaggio montano della Francia, è apparsa la Madonna. Da questo momento in poi la ragazza viene mondialmente considerata come una ‘eletta’ e come una persona capace di dispensare delle grazie a coloro che ne hanno bisogno. E così, nella suddetta località, col benestare anche di molti appartenenti alle istituzioni ecclesiastiche, viene in pratica allestito una sorta di luogo religioso (con annessa una mercificazione di oggetti di culto)   dove i pellegrini possono accorrere al fine di essere benedetti e graziati. Il protagonista, uomo del tutto razionale non crede sin dall’inizio a questo avvenimento e, interrogando anche più volte la giovane ‘prescelta’, è convinto che ella stia mentendo o sia particolarmente suggestionata. La lunga e difficile indagine lo condurrà alla verità del caso.

Il film, presentando un fatto che richiama direttamente le note apparizioni della Beata Vergine a Lourdes, Fatima e Medjougorie, affronta il difficile, irrazionale ed insondabile tema della Fede, in base alla quale, cioè, si deve credere ciecamente ad un evento così straordinario e miracoloso, o lo si deve accettare in seguito ad una spiegazione razionale. Il regista francese Xavier Giannoli  in questa sua lunghissima pellicola (140 minuti) spazia ampiamente questo discorso attraverso episodi vari ed un finale sorprendente che nel corso della vicenda ribadiscono la suddetta tematica della  forza della Fede ma, sebbene vanti una regia rigorosa e lucida ed una trama ampiamente suggestiva, a causa della sua eccessiva lunghezza “L’Apparizione” nel suo complesso risulta parecchio svilita Con circa 20 minuti in meno la pellicola sarebbe stata sicuramente più incisiva e meno dispersiva  e, a tratti, noiosa. Un vero peccato anche perché in essa vi è da rimarcare la seria e valida professionalità dell’attore Vincent Lindon nella parte del protagonista.

Interessante.