12 Ottobre 2018    15:21

flyanto1

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Già dal titolo, “The Wife – Vivere nell’Ombra”, si intuisce che in quest’opera cinematografica diretta dal regista svedese Biorn Runge, il personaggio principale della storia è costituito dalla figura femminile di una coppia e, più precisamente, dalla moglie di un noto scrittore americano che sta per essere insignito a Stoccolma del prestigioso Premio Nobel per la letteratura.  Ciò a cui assiste lo spettatore nel corso del film sono i fibrillanti giorni di preparazione nella capitale svedese al grande evento  da parte dello scrittore e di sua moglie: una donna molto intelligente che è sempre stata a fianco del marito, famoso personaggio e ‘tombeur des femmes’ , consigliandolo e sostenendolo nei momenti più critici di tutta la sua esistenza, insomma, vivendo nella sua ombra.  Ma proprio nel corso di queste fervide giornate tra i due coniugi, all’apparenza una coppia sempre in armonia, iniziano a nascere delle tensioni che condurranno ad una sconcertante verità.

Un’opera il cui finale ‘a sorpresa’ si intuisce già quasi subito dopo le prime scene del film ma, al di là di ciò, quello che dà valore a quest’opera cinematografica è la rappresentazione della situazione in sé e dei personaggi legati da un rapporto molto stretto che cela un segreto e che per svariate e plausibili motivazioni, trascende conducendo i personaggi a fare i conti con se stessi. In un crescendo di tensione sentimentale quanto mai realistico e preciso, il film di Runge è molto ben reso ed efficace, rendendo la vicenda assai avvincente per lo spettatore e quanto mai suggestiva. La riuscita della pellicola, inoltre, è dovuta anche all’ottima interpretazione dei due attori che impersonano la coppia di coniugi, Jonathan Price e Glenn Close e quest’ultima, occorre sottolineare, sovrasta di gran lunga quella del collega.

In ogni caso, “The Wife” è un esempio di buon cinema che raramente delude.