FuoriSerie: dal 22 al 24 giugno in Maremma il nuovo festival dedicato alle serie TV

Appuntamento dal 22 al 24 giugno con la prima edizione di FuoriSerie, il nuovo festival sul territorio maremmano che nella storica Azienda agricola La Parrina ospiterà proiezioni e incontri dedicati a un fenomeno che sta ridisegnando i confini del racconto per immagini. Un boom, quello della serialità televisiva (ma si potrà ancora usare l'aggettivo, di fronte alle tante piattaforme emergenti che non hanno più bisogno del piccolo schermo? Anche di questo si parlerà...), misurabile tanto nell'aumento costante dell'offerta quanto nella capacità di dialogare con un pubblico sempre più ampio ma anche esigente e appassionato. 

FuoriSerie vuole indagare questo mondo in ebollizione con un occhio di riguardo al "made in Italy" che sta conquistando – e promette di continuare a farlo nelle prossime stagioni – le platee internazionali. Spazio dunque a proiezioni, incontri, riflessioni, capaci di raccontare un universo in continua evoluzione: i soggetti (broadcaster, piattaforme, grandi network) a caccia di talenti e contenuti, le figure professionali emergenti (in primis lo showrunner), la contaminazione di genere e formati che sta cambiando profondamente le abitudini degli spettatori, il dialogo tra la nuova serialità e le forme di racconto che l'hanno preceduta (dalla letteratura al cinema, dal giornalismo al fumetto).

FuoriSerie sarà inoltre un'occasione per ribadire una volta di più la centralità della Toscana nel sistema audiovisivo italiano (e internazionale): set "naturale" scelto da registi e produzioni di tutto il mondo, protagonista delle ultime stagioni televisive con titoli come I delitti del BarLume e Romanzo famigliare, ma anche location indimenticata di alcuni classici della nostra tv, dalla Cittadella all'Odissea, da La famiglia Benvenuti a E le stelle stanno a guardare, tutti girati a pochi chilometri dai luoghi del festival.

Diretto dall’avvocato esperto in diritto d’autore Giuliana Aliberti e dal critico cinematografico Fabio Ferzetti, FuoriSerie è realizzato con la partecipazione del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, della Scuola di Cinema Gian Maria Volontè, dell’Università La Sapienza di Roma Dipartimento Arti e Scienze dello Spettacolo, in collaborazione con MIUR Direzione Generale per lo Studente e in collaborazione con Associazione Produttori Televisivi (APT), con Premio Solinas, con Toscana Film Commission e con Toscana Promozione Turistica. Con la partecipazione di TIMVISION, di Aeroporto Civile della Maremma, di Antica Fattoria La Parrina e di Euro Forum Comunicazione. Con la media partnership di Rai Fiction. Con la partecipazione di Film Commission Regione Campania. FuoriSerie è patrocinato dai Comuni di Grosseto e di Orbetello. Si ringrazia Edison per la collaborazione.

Secondo i direttori Giuliana Aliberti e Fabio Ferzetti: " Da qualche anno in qua le serie televisive sono diventate il nuovo oggetto del desiderio per il pubblico di tutto il mondo. Curatissime, fluviali, scintillanti, scritte, interpretate e spesso dirette da grandi talenti, ma soprattutto sempre più coraggiose e addirittura "sperimentali" sia nella scelta dei contenuti che nell'articolazione narrativa, le nuove serie si sono dimostrate capaci di reinventare e contaminare tutti i grandi generi cinematografici di oggi e di ieri, espandendosi in ogni direzione per conquistare platee sempre più vaste ed esigenti. Platee che si rivelano poi frammentate secondo una imprevedibile geografia del gusto. E così in sintonia con i lavori che consumano avidamente, da influenzarne gli sviluppi. Magari sommergendo di proteste la piattaforma che sospende la serie più amata, come è successo negli Usa a Netflix con Sense8 delle sorelle Wachowski. Oppure bloccando sul nascere un progetto sgradito, com’è accaduto di recente in Francia, dove un’agguerrita petizione popolare ha convinto France 2 ad abbandonare il progetto di una serie sulla strage del Bataclan. 

Le nuove serie non vanno più a rimorchio del cinema, anzi spesso è proprio da quella che è sempre più difficile chiamare semplicemente televisione che oggi vengono divi, tendenze, sfondi, soggetti. Anche perché, come si dice con insistenza, in fondo le migliori serie uniscono i vantaggi della serialità – la lunghezza smisurata, dunque la capacità di sviluppare personaggi e situazioni – alla maturità e alla raffinatezza espressiva del miglior cinema. E il bello è che questo non accade solo negli Usa, ma in Europa e nel mondo, con l'Italia nuovamente in prima linea per capacità creativa e intraprendenza produttiva.
Accanto ai grandi successi mondiali (da Breaking Bad a House of Cards, da Homeland al Trono di spade, da True Detective a Westworld, da I Soprano a Mad Men, da Six Feet Under a The Night Of, etc.) ci sono le diverse stagioni di Romanzo criminale e Gomorra, o l'acclamato The Young Pope di Sorrentino, mentre nel 2018 vedremo anche L'amica geniale, la serie tratta dai romanzi di Elena Ferrante, chiunque essa sia, diretta da Saverio Costanzo (già responsabile della versione italiana di In Treatment, serie nata e girata in Israele ma poi rifatta e lanciata in tutto il mondo dagli americani), attesissima non solo nel nostro Paese.

L'Italia insomma non ha nessuna intenzione di lasciarsi sfuggire la nuova gallina dalle uova d'oro, in senso artistico oltre che economico, della scena audiovisiva globalizzata. Per questo pensiamo sia ora di costruire un appuntamento specifico per questo nuovo e vivacissimo
mondo, dedicando particolare attenzione ai prestiti, agli scambi e alle intersezioni tra cinema e serie tv, fenomeno particolarmente evidente nel nostro paese, su tutti i fronti. Con vantaggi reciproci non solo sul piano meramente economico, ma anche su quello del linguaggio, come si vede appena si mette a confronto il lavoro parallelo svolto dalle ultime generazioni di registi, attori, sceneggiatori, produttori, eccetera, per il piccolo e il grande schermo.
Di questo e di molto altro, viste fra l'altro la piacevolezza del luogo e la sua vicinanza a Roma, si discuterà alla Parrina in questo “numero zero” di FuoriSerie. Che esplorerà il terreno lavorando su più fronti, anche se nell’arco di tempo limitato di un weekend, come si vede nel programma che segue. Discutendo con alcuni dei protagonisti italiani delle ultime stagioni, analizzando tendenze e successi, ragionando sui lavori in corso e sulle mutazioni del mercato determinate dallo sbarco in Italia di colossi come Amazon e Netfix. Mentre due protagonisti illustri come Andrea Camilleri e Giancarlo De Cataldo diranno la loro in due lunghe videointerviste a briglia sciolta. La prima, con Camilleri, realizzata da Felice Laudadio per il Centro Sperimentale di Cinematografia. Mentre la seconda, con De Cataldo, è stata girata dagli allievi della Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté in collaborazione con FuoriSerie
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