La volta buona: il film di Vincenzo Marra Massimo Ghini, Max Tortora e Francesco Montanari debutta al cinema il 2 luglio!

La volta buona di Vincenzo Marra con protagonista Massimo Ghini, affiancato da Max Tortora, Francesco Montanari e dal giovane Ramiro Garcia, arriverà in sala giovedì 2 luglio e sarà il primo film che debutta al cinema dopo la riapertura. Grazie all'impegno della distribuzione Altre Storie insieme ai produttori Lotus Production - una società Leone Film Group - e TIMVISION che hanno deciso di sostenere la riapertura delle sale cinematografiche, il pubblico italiano potrà tornare al cinema per godersi un film nuovo, un film per tutti, girato tra l'Italia e l'Uruguay, che affronta i grandi temi della vita: la famiglia, la paternità, la migrazione. Un'opera firmata da Vincenzo Marra, amato e premiato regista italiano, con  Massimo Ghini per la prima volta protagonista assoluto.

In un momento per niente facile che ci ha visto e ci vede tutti coinvolti, abbiamo deciso di sostenere la riapertura dei cinema con uno dei nostri titoli più importanti." - ha dichiarato Cesare Fragnelli, distributore del film per Altre Storie - "La regia precisa di Vincenzo Marra e il suo cast eccezionale raccontano, con il tono della commedia dolceamara, una grande storia che parla di sogni, di giovani, di famiglia, e si rivolge al cuore di tutti noi. Una formula, amata dalla critica all’ultima Festa del Cinema di Roma, che siamo certi saprà dare la giusta speranza ai nostri spettatori, perché è questo il momento giusto de La volta buona: il momento di affrontare a testa alta il virus che ci ha colpiti negli ultimi mesi, il momento di rialzarsi e tornare in sala insieme al grande pubblico. Perché la voglia di cinema, del cinema autentico, emozionante, è più forte di ogni altra cosa.

Questa la trama: Bartolomeo, procuratore sportivo, vive di espedienti e piccoli imbrogli. Negli anni ha sprecato le tante occasioni che ha avuto, il vizio del gioco gli ha fatto perdere soldi e famiglia e ora passa le giornate nei campetti di periferia sperando di trovare il nuovo Maradona. Sempre alla ricerca del colpo di fortuna, un giorno riceve una telefonata: in Uruguay c’è un ragazzino, Pablito, che è un vero fenomeno, un fuoriclasse che sicuramente sfonderà nel calcio italiano. Per Bartolomeo è finalmente arrivata l’occasione per riprendersi tutto quello che ha perso. Per Pablito si può realizzare il sogno di una vita migliore. Per entrambi sembra essere la volta buona…

"Attraverso la figura di Bartolomeo il film intreccia storie di personaggi completamente diversi tra loro, uniti da uno sport, il calcio, capace a volte di abbattere tutte le barriere politico-culturali. Anche il calcio però ha il suo lato oscuro. La storia infatti non ha a che fare con le luci sfavillanti dei grandi campioni, ma va ad esplorare il sottobosco, le categorie inferiori, i calciatori non ancora adolescenti. Bartolomeo si occupa di questo, di un “mercato” di piccole future promesse da scoprire e rivendere a tutti i costi al miglior offerente, come un oggetto qualunque. Un mercato che ha molte ombre e poche luci, un’economia in mano a personaggi senza scrupoli che decidono il destino della vita di migliaia di calciatori poco più che bambini, soprattutto stranieri, provenienti da realtà difficili e spesso smarriti nell’impatto con una nuova realtà lontana dalla loro." Racconta il regista, Vincenzo Marra, nelle note di regia "Prima di fare il film mi sono documentato moltissimo, attraverso una serie di interviste a procuratori veri e la nostra storia è simile a quella di tanti bambini emigrati in cerca di fortuna che nella maggior parte dei casi finisce con l’abbandono dei tutori e la clandestinità. Anche l’incredibile incontro con Ramiro Garcia che ha
interpretato in modo brillantissimo il ruolo di Pablito, ha dato conferme alle mie ricerche. Il calcio come sogno, la vita come ostacolo, il rapporto tra la difficile realtà di Bartolomeo, che s’intreccia con un’altra complicata vicenda d’oltreoceano, quella del piccolo Pablito, del suo paese d’origine e della sua famiglia. Il film mi ha dato l’opportunità di poter parlare di temi molto attuali e spinosi. Bartolomeo si reca in Uruguay, paese che ha nella sua origine una forte impronta italiana e lì oltre a Pablito, incontra il suo vecchio amico Bruno che, seppur italiano, vive quasi da clandestino cercando di sopravvivere tra mille difficoltà. Ho vissuto per anni in Sud America e di personaggi come Bruno ne ho incontrati tanti, soprattutto a cavallo della crisi economica del 2009. D’altra parte Pablito non viene in Italia con i barconi, ma cercando di assecondare il sogno popolare della massa e cioè diventare un campione di calcio, ma, una volta tramontato quel sogno, i suoi sfruttatori sono pronti a metterlo da parte o peggio ancora a sacrificarlo. Purtroppo una storia comune a quei tanti che senza il sogno di diventare calciatori, sono costretti ad abbandonare la propria terra in cerca di fortuna, proprio come il nostro Pablit
o". 

Ed ecco il trailer: