ACADEMY AWARDS: le 11 statuette dorate dello zio Oscar che urlano vendetta

Forse non tutti sanno che il nome ufficiale della famosa statuetta dorata è Academy Award of Merit. Fu negli anni Trenta che iniziò a diffondersi il nomignolo Oscar, ma quale è l’origine di questa particolare denominazione? Leggenda vuole che nel lontano 1931 Mrs. Margaret Herrick, segretaria dell’Academy, nel vedere per la prima volta l’effige placcata in oro esclamasse: “Ma somiglia a mio zio Oscar!”. E da quel momento, ringraziando il cielo che quel suo parente non si chiamasse Ermenegildo, quando si dice Oscar si pensa “Cinema”. 

Il prossimo 28 Febbraio, al Dolby Teathre di Los Angeles, si terrà l’88° edizione della cerimonia degli Oscar. E’ vero, siamo tutti in fervente attesa, ma cos’è che ci fa tanto trepidare? La risposta non può essere che una: la bruciante fascinazione che nutriamo per la settima arte. E poco importa che i nostri gusti non coincidano con quelli degli oltre seimila membri dell’Academy, o se,  i voti dei giurati abbiano a volte un retrogusto di mero marketing: a chiunque vadano i Premi  la notte degli Oscar farà sempre sognare! Ma ne siamo proprio sicuri?  Mmmh… Eppure è capitato spesso di rimanere con l’amaro in bocca per certe statuette assegnate o, ancor meglio, non assegnate! E allora, in vista dell’appuntamento più glamour dell’anno scaldiamo i motori e rievochiamo alcuni fra gli errori più evidenti nella storia degli Academy Awards.

COME ERA VERDE LA MIA VALLE VS.QUARTO POTERE
Il 26 Febbraio del 1942, in piena Seconda Guerra Mondiale, la 14° edizione degli Oscar - condotta da Bob Hope - si svolse regolarmente: in fin dei conti, non è forse americano il detto, The Show Must Go On? Già, ma almeno la giuria avrebbe potuto aggiudicare meglio il Premio al Miglior Film!
Quell’anno vinse Come Era Verde la Mia Valle di John Ford. Per carità, nessun dubbio sulla bravura del regista né tanto meno sulla validità dell’opera, ma se si pensa che tra le nomination apparivano titoli quali Il Sospetto di Alfred Hitchcock, e l’immenso Quarto Potere di Orson Welles… bèh, col senno di poi, come lo chiamereste voi se non scippo?

IL PIU’ GRANDE SPETTACOLO DEL MONDO VS. MEZZOGIORNO DI FUOCO
Il decennio successivo, esattamente nel 1953 – anno della scoperta del DNA e del Premio Pulitzer a Hemingway per il romanzo Il Vecchio e il Mare - il non proprio memorabile dramma circense, Il Più Grande Spettacolo del Mondo di Cecil B.DeMille , la spuntò su Mezzogiorno di Fuoco di Fred Zinnemann. Come è possibile che – per quanto bravi -  un clown, un domatore di leoni e due trapezisti abbiano potuto battere la perfetta costruzione narrativa di quell’intramontabile  western? Rimarrà per sempre un mistero!     

LA CALDA NOTTE DELL’ISPETTORE TIBBS VS. IL LAUREATO
Siamo nel 1968, Frank Sinatra incide My Way e da più parti esplode la contestazione giovanile: non scherziamo, i due eventi non sono ovviamente collegabili!  Durante la notte del 10 Aprile il poliziesco La Calda Notte dell’Ispettore Tibbs, di Norman Jewison, agguanta ben 5 statuette, mentre Il Laureato, di Mike Nichols, ottiene un solo Oscar per la Miglior Regia. E’ vero che i gusti sono gusti, ma il film con Dustin Hoffmann è un capolavoro assoluto, tanto da essere tuttora rivisto, citato e ricordato come un Cult! Non sarà che il tema trattato ne Il Laureato sembrasse  troppo trasgressivo per la puritana America degli anni Sessanta? A pensar male si fa peccato… ma spesso si indovina!

ROCKY VS. TAXI DRIVER
Non dite che non lo sapevate! Nel 1977 – prima uscita nelle sale di Guerre Stellari Rocky di John G.Avildsen, con Sylvester Stallone, rubò l’Oscar a Taxi Driver di Martin Scorsese, interpretato da un grandioso Robert De Niro. Si deve forse aggiungere altro? No, per decenza è meglio tacere. Ma  una cosa andrebbe ricordata: Taxi Driver non vinse nessun Premio. Ora, avete presente l’urlo di Chen che terrorizza anche l’occidente? Bene, da quasi 40 anni la statuetta regalata a Rocky sta gridando vendetta!

KRAMER CONTRO KRAMER VS. APOCALYPSE NOW
Ma, per tutti gli appassionati di cinema, il vero dolore arriva la sera del 14 Aprile 1980. Kramer Contro Kramer, di Robert Benton, ottiene l’Oscar come Miglior Film gettando nel panico l’intero mondo cinefilo. Apocalypse Now, di Francis Ford Coppola, si ferma a due sole statuette, Miglior Fotografia (Vittorio Storaro) e Miglior Sonoro. Il perché di un errore tanto madornale resterà purtroppo un arcano.  

GENTE COMUNE VS. TORO SCATENATO
1981: oltre ad essere l’anno della fondazione del canale televisivo MTV,  sarà anche quello della rivincita di Scorsese? La risposta è no. Gente Comune, di Robert Redford, ottenne la vittoria su Toro Scatenato, di Martin Scorsese. Oltretutto in nomination era presente anche The Elephant Man di David Lynch. Probabilmente, la violenza e la diversità non rientravano tra gli argomenti preferiti dai giudici.

BALLA COI LUPI  VS. QUEI BRAVI RAGAZZI
Quanto a “ruberie”, gli anni Novanta sono stati di sicuro i più prolifici. La prima Guerra del Golfo è appena finita e il mese di Marzo del 1991 si rivelerà un’ennesima beffa ai danni del grande Scorsese. Considerato tra i suoi film migliori, Quei Bravi Ragazzi ricevette solo l’Oscar al Miglior Attore non Protagonista, andato a Joe Pesci. In compenso, Balla coi Lupi, di Kevin Kostner, portò a casa 7 statuette. In questo caso pare evidente che i membri dell’Academy, piuttosto che con gli spettri vicini della mafia locale, abbiano preferito fare i conti con i fantasmi lontani dello sterminio degli Indiani.

FORREST GUMP  VS. PULP FICTION
Correva l’anno 1995 e, mentre a Copenaghen veniva firmato il manifesto Cinematografico Dogma 95, a Los Angeles il geniale Quentin Tarantino, con il suo capolavoro Pulp Fiction si batteva contro Robert Zemeckis e la sua commedia Forrest Gump. Sarà perché i tempi non erano ancora maturi, sarà perché Tarantino o lo si ama o lo si odia, sta di fatto che su 7 nomination riuscì ad accaparrarsi solo il Premio Miglior Sceneggiatura Originale, lasciando il grosso del bottino al suo sfidante.

SHAKESPEARE IN LOVE  VS. SALVATE IL SOLDATO RYAN LA SOTTILE LINEA ROSSA 
Nel 1999 debutta nei cinema Matrix, ma gli occhi di noi italiani sono tutti puntati sul Dorothy Chandler Pavillion di Los Angeles: Roberto Benigni è in corsa per gli Oscar con La Vita è Bella. Ne vincerà ben tre: Miglior Film Straniero, Miglior Colonna Sonora Drammatica e Miglior Attore Protagonista. Solo per amor di Patria non diremo che quest’ultimo premio sarebbe spettato a Edward Norton per la sua magnifica interpretazione in American History X, o a Tom Hanks nei panni del Soldato Ryan! Il modesto Shakespeare in Love, di John Madden, stracciò il bellissimo La Sottile Linea Rossa, di Terence Malik, e sottrasse l’Oscar come Miglior Film a Salvate il Soldato Ryan, di Steven Spielberg.  La guerra e lo spettacolare sbarco in Normandia furono schiacciati senza vergogna. Della serie: l’amore vince su tutto!

CHICAGO VS. GANGS OF NEW YORK IL PIANISTA
Il vecchio secolo è finito, eppure nel 2003 in lizza per il Miglior Film erano presenti opere che per lo più guardavano al passato. La vittoria di un musical, Chicago di Rob Marshall, fece molto scalpore e fu attribuita al potere del suo produttore, Harvey Weinstein… lo stesso di Shakespeare in Love! Ecco gli altri titoli in nomination: Gangs of New York di Martin  Scorsese, Il Pianista di Roman Polanski, The Hours di Stephen Daldry e Il Signore degli Anelli – Le Due Torri, di Peter Jackson. Che dire? Lasciamo a voi giudicare!

CRASH-CONTATTO FISICO VS. I SEGRETI DI BROKEBACK MOUNTAIN
Uno dei maggiori schock che ogni seguace degli Oscar ricorderà per tutta la vita è datato 5 Marzo  2006. La cerimonia trascorreva tranquillamente e l’unico Premio non ancora assegnato era quello al Miglior Film che, a detta di tutti, sarebbe giustamente andato a I Segreti di Brokeback Mountain, di Ang Lee. Immaginate ora la scena: sul palco del Dolby Theatre di Los Angeles, dinnanzi a 3401 invitati tutti rigorosamente in abito da sera, sta salendo Jack Nicholson per annunciare il film vincitore. L’attore, elegantissimo nel suo smoking stirato a perfezione, apre la busta e con voce ferma dice: “ And the Oscar goes to Crash”. La telecamera si sofferma su Nicholson e sulle sue sopracciglia… inarcate a mezzo metro al di sopra degli onnipresenti occhiali da sole. Ecco, quell’espressione in mondovisione la disse lunga! Ma di che stupirsi? Avrebbe mai potuto vincere un film che raccontava la storia di due cowboy omosessuali? Siamo seri, meglio premiare Crash – Contatto Fisico di Paul Haggis, un lungometraggio incentrato sul razzismo!

Eccoci giunti alla fine di questa breve carrellata di statuette urlanti, anche se in realtà a chiedere  vendetta ci sarebbero molti altri film e soprattutto tanti attori e registi rimasti ingiustamente a bocca asciutta. Ma, nell’impossibilità di citarli tutti, si è preferito elencare quei titoli che sembravano tra i più “imbarazzanti”. Per soddisfare una piccola curiosità sul tante volte menzionato Martin Scorsese, vale la pena sapere che l’unico Oscar da lui vinto fu quello del 2007: Miglior Regia per The Departed – Il Bene e il Male.

Alla luce di quanto detto, secondo voi, il 28 Febbraio 2016 ci riserverà delle sorprese o Revenant - Redivivo e Leonardo Di Caprio riusciranno ad aggiudicarsi l’agognato Premio?