Conferenza stampa: Kiki & i segreti del sesso, ovvero le Cinquanta sfumature di luce di Paco Léon

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Sicuramente, si tratta di un inno alla diversità, lo definirei un film hippy. Per me vale ancora il motto che dice di fare l’amore e non la guerra e la vita è breve, quindi, perché non annusarci le nostre parti intime ed eccitarci in vari modi? Quello che tratto è un amore adulto e non adolescenziale. Tra l’altro, ho scoperto che esiste addirittura gente che si eccita con gli errori di ortografia. Rispetto alla pellicola originale ho cambiato qualcosina, poi lì  si virava anche sul tragico, ma la cosa mi sembrava gratuita, quindi ho preferito ricorrere ad un clima generale maggiormente giocoso”.
Senza dimenticare di precisare che il suo terzo lungometraggio  da regista – dopo Carmina o revienta e Carmina y amén. – non possiede il lato oscuro di Nymphomaniac e che, tutt’al più, si potrebbe definire Cinquanta sfumature di luce, a parlare è l’attore spagnolo classe 1974 Paco Léon in occasione della presentazione alla stampa romana di Kiki & i segreti del sesso, commedia trasformatasi in campione d’incassi in patria – con oltre sei milioni di euro conquistati al botteghino – e che Videa porterà nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 23 Giugno 2016.

Commedia che, incentrata su cinque divertenti storie d’amore a base di bizzarre fantasie sessuali, il cineasta – che ne è anche interprete – ha concepito con il dichiarato pensiero di rappresentare la realtà delle diverse perversioni; considerandola, oltretutto, un inno alla tolleranza e non alla coppia tradizionale e conservatrice.

Perché, oltre a dichiarare che, secondo lui, la tolleranza è una necessità assoluta, riconosce anche che il gay pride – tra l’altro un bel business per Madrid – sia ancora utile, in quanto la festa è un modo sicuramente giusto tramite cui parlare dell’argomento in questione.
E, ovviamente, non può fare neppure a meno di spendere qualche parola sul massacro di omosessuali avvenuto da neppure ventiquattro ore a Orlando, osservando che, in linea con il messaggio sulla diversità che il suo film vuole lanciare, si tratta di una tragedia che non può fare a meno di spingere le persone a riflettere.

Un film che ha scritto pensando immediatamente agli attori che lo avrebbero interpretato, imbattendosi, oltretutto, in una curiosa avventura: “Quando ero nel mezzo della stesura del copione, ho letto un annuncio relativo a un locale di Madrid specializzato in sesso, scambi di coppie e fetish. Quindi, considerando la tipologia di film che stavo scrivendo, mi sono detto che sarebbe stato opportuno fargli una visita e, per non farmi riconoscere, mi sono mascherato. Quando ero lì dentro ho sentito soltanto discorsi riguardanti gli esami a Settembre, la laurea e le maniere in cui cucinare la pasta. Insomma, non si trattava altro che di persone normalissime”.
Parola di uno che non manca neppure di precisare: “Esiste l’amore senza il sesso e il sesso senza l’amore; poi, se vi sono entrambi è fantastico”.