Conferenza stampa: On air – Storia di un successo

Considerando la maniera in cui oggi, nel XXI secolo, la volgarità è diventata di ordinaria amministrazione, cosa potrebbe rappresentare la trasgressione?
Dj tra i più seguiti della radiofonia italiana, in occasione dell’uscita nelle sale cinematografiche di On air – Storia di un successo, distribuito da Medusa a partire dal 31 Marzo 2016 e che ne ripercorre la carriera, risponde alla stampa romana Marco Mazzoli, creatore del programma culto Lo Zoo di 105, che ha fatto dell’irriverenza e del suo linguaggio sboccato l’ingrediente vincente: “Io penso che oggi la vera trasgressione consista nel tornare alla normalità precedente. Comunque, nella mia trasmissione la parolaccia non è ricercata, ma è la testimonianza della spontaneità di andare in onda. Per quanto riguarda questo film, di solito le biografie si fanno sulle persone morte, infatti, ho tenuto per giorni le mie mani su particolari zone erogene maschili. Però, mio cugino Davide Simon, che ha scritto anche il libro sulla mia storia, mi ha poi detto che aveva trovato Daniele Gramiccia, produttore interessato alla questione, quindi ci siamo messi al lavoro. Noi siamo cresciuti in famiglie che hanno sempre fatto cinema, ma esserne protagonisti è diverso. Tra l’altro, io ho lavorato anche in televisione, però, se sei timido, lì non riesci a guardare in camera; il cinema, inoltre, possiede tutto un altro fascino”.

Presenti all’incontro anche l’esordiente Giulio Greco, il quale – riferendosi al suo ruolo di giovane Marco – ammette che è difficile essere se stessi quando ci si sente molto vicini al personaggio da portare sullo schermo, e le interpreti femminili Tetyana Veryovkina, Chiara Francini e Katy Saunders.

La prima riconosce di essere molto diversa dalla presentatrice Camila Raznovich, di cui veste i panni, la seconda dichiara di aver trovato con sorpresa un uomo galante (addirittura con dei pudori) e tutt’altro che sopra le righe in Marco, al quale nel lungometraggio fa da madre, la terza (sua moglie nella finzione), invece, rivela: “Inizialmente, avevo paura che lui mi facesse uno scherzo al secondo, ma, proprio come Chiara, ho trovato un uomo gentile e che, oltretutto, si è rivelato timido nelle scene di sesso. Comunque, sul set si rideva sempre”.

Del resto, lo stesso Mazzoli conferma la sua timidezza e spiega che è proprio per questo che in radio diventa una bestia; mentre Dario Eros Tacconelli parla del personaggio che incarna: “Questo ghostwriter che nel film si occupa della biografia di Marco è un po’ troppo vicino a me, ma con lui c’è stato un rapporto che mi ha liberato. Io e Davide ci conosciamo da undici anni e, quando lui mi propose questo film, gli dissi che era matto, perché io avevo ascoltato una sola volta Lo Zoo di 105 e mi era bastata. Però, quando ho cominciato a leggere il suo libro mi sono appassionato e lasciato trasportare”.

Immancabile, ovviamente, il regista Davide Simon Mazzoli: “Io non ascolto la sua trasmissione, ma la percepisco attraverso Marco. In realtà, volevo soltanto fare il produttore del film, poi, però, spinto da Daniele e dal nostro avvocato, mi sono trovato a ricoprire il ruolo di regista e non volevo girarlo in maniera classica, ma concepire qualcosa di diverso. Io e Marco veniamo entrambi da famiglie di costruttori di parchi di divertimenti, la sua storia è bella e lui non è un genio come Zuckerberg, ma un ragazzo normale che ha seguito un sogno avendo sia tanta fortuna che molti calci in faccia. Per quanto riguarda me e Daniele, viviamo ad Orlando perché, in questo lavoro, in Italia va tutto più lento, però si tratta della nostra patria, quindi è qui che abbiamo voluto realizzare il film”.

E Marco Mazzoli, chiaramente, conferma: “Secondo me, quando si ha un sogno, prima o poi riusciamo a realizzarlo; certo, ci vuole anche un po’ di fortuna. A noi solo Medusa ha detto di sì e pensate che molte parti del film le abbiamo girate all’interno di un concessionario d’auto”.