Conferenza stampa: "Pericle il Nero" raccontato da Scamarcio & Co.

“Il mio padrone è Luigi Pizza, che tutti lo chiamano così a causa delle pizzerie … Io mi chiamo Pericle Scalzone … Di mestiere faccio il culo alla gente”. Così inizia il romanzo di Giuseppe Ferrandino, Pericle il Nero. Per anni si è cercato di adattarlo al grande schermo senza però ottenere alcun frutto, ma con l’arrivo di Riccardo Scamarcio, sia come interprete che produttore, la situazione si è finalmente sbloccata. Il risultato? Pericle il Nero, coprodotto dai fratelli Dardenne, unico film italiano selezionato per partecipare al Festival di Cannes 2016, nella sezione Un Certain Regard.

Pericle Scalzone, detto il Nero, agisce per conto di Don Luigi, boss camorrista emigrato in Belgio. Un giorno il Nero commette però un grave errore, e nella malavita gli sbagli si pagano a caro prezzo… 

In occasione dell’anteprima stampa tenutasi a Roma abbiamo incontrato il regista Stefano Mordini, le sceneggiatrici Francesca Marciano e Valia Santella, la produttrice della Buena Onda Viola Prestieri, e i due attori protagonisti Riccardo Scamarcio e Marina Fois.

Mordini ci tiene subito a far sapere alla platea che l’idea di portare il libro di Ferrandino al cinema, e di scegliere lui come regista, è stata di Scamarcio: “Dietro suo suggerimento ho riletto il romanzo, anche se la struttura del racconto era molto complicata per poterci fare un film, ho capito che il rischio si poteva correre. Era una sfida molto interessante, dunque il progetto ha preso vita”. La storia di Pericle viene spostata dalla vivace e caotica Napoli, al buio e nuvoloso Belgio, perché, continua il cineasta: “Non essendo io napoletano, non conosco le logiche relazioni camorristiche. Portare la storia in un Paese nel nord Europa, un non luogo rispetto alla provenienza dei protagonisti, mi ha permesso di prendere le distanze dalla criminalità raccontata in forma di eroismo per mostrarne la miseria, e di lasciare al centro della narrazione il personaggio di Pericle e il suo percorso”.

Già, ma chi è Pericle? E cosa si nasconde dietro la sua incosciente brutalità? Il regista toscano spiega che: “ Il Nero è un orfano che non appartiene a nessuno, vive in un paese non suo ed è in cerca di una famiglia. E’ un uomo che vive in solitudine, una specie di cane pavloviano che risponde ai comandi. Le sue armi sono profondamente infantili: un sacchetto pieno di sabbia e il suo membro sempre in allerta!”. Buffa questa storia del “membro” sempre pronto… Ma Scamarcio, cosa ne pensa di questo losco figuro? “Tutto il film è incentrato sul divagare di quest’uomo, sulla sua fragilità e sul suo essere, tutto sommato, adolescente e candido. Questo paradosso mi ha colpito quando ho letto il libro di Ferrandino, Pericle infatti è un reietto agli occhi di tutti, ma entrare nel suo pensiero e scoprire che è una persona che ha una grande sensibilità mi ha convinto a mettere in piedi questo progetto. Inoltre ho seguito la produzione per più di due anni, e ciò mi ha dato l’opportunità di preparare al meglio il mio personaggio. E’ stato un processo magnifico, anche se difficile, che poi mi ha portato all’inizio delle riprese con un’idea molto chiara su come avrei interpretato Pericle”. Una bella sfida per il bravo attore pugliese, che con la sua ottima interpretazione vince a pieni voti.

Personaggio all’opposto, rispetto a quello ricoperto da Scamarcio, è Anastasia, ruolo questo affidato a Marina Fois, la protagonista femminile del film: “ Non ho bisogno di sapere tutto dei personaggi che devo interpretare, il ruolo di Anastasia era scritto così, mi piaceva il mistero che la avvolgeva. Poi avevo Riccardo di fronte, e Mordini che con il suo sguardo ti passa attraverso…”.  A proposito di donne, ecco che intervengono le due sceneggiatrici Francesca Marciano e Valia Santella: “Il film da una parte è parecchio fedele al libro, da un'altra si allontana molto, ad esempio abbiamo cambiato il finale. Ci teniamo però a dire che siamo fiere di avere firmato la sceneggiatura di un film molto maschile e duro. Siccome noi di solito veniamo chiamate per fare film sulle donne, la fiducia che Stefano e Riccardo hanno riposto in noi ci ha rese estremamente felici”. Viola Prestieri – manager insieme a Scamarcio e Valeria Golino della Buena Onda  –   sottolinea inoltre le difficoltà incontrate nel reperire i fondi necessari per la produzione: “Perché fare film è sempre più difficile”.

Scamarcio, prendendo la palla al balzo, afferma che la fase di produzione è stata veramente durissima, al contrario calarsi nei panni di Pericle non è stato un problema perché: “ Oltre ad avere metabolizzato quasi a perfezione il mio personaggio, l'ho amato fin da subito, e l’aspetto che più mi ha interessato era quello della sua amoralità. Mettere in scena un personaggio considerato da tutti un cretino, per poi scartare l’involucro e scoprire una persona sensibile e capace di amare, mi ha veramente affascinato. Con Stefano poi siamo sempre stati d’accordo su quale strada prendere, anche se non avevamo mai lavorato insieme. La nostra sintonia si potrebbe descrivere come una danza, un balletto a occhi chiusi. Avere un interlocutore così è una cosa rarissima, non mi era mai capitato: un miracolo!”.

Il bell’attore, sorridente, gentile, brillante durante tutta la conferenza, non riesce a trattenere la sua gioia per la selezione di Pericle il Nero al Festival di Cannes: “Scoprire di essere a Cannes per noi è un sogno, festeggeremo per dieci giorni. Quando l'ho saputo pensavo di avere vinto la Coppa del Mondo, La Champions League, il Giro d’Italia. Non tanto per il valore simbolico e l’importanza di Cannes, ma perché ci sentiamo veramente ripagati delle nostre fatiche, inoltre mi auguro anche che il pubblico sia incuriosito e vada a vedere il film. Abbiamo lavorato due anni e mezzo come dei matti, ma alla fine abbiamo coronato il nostro sogno”.

Anche il pubblico premierà Scamarcio e il suo team? Lo sapremo il 12 Maggio, giorno in cui Pericle il Nero farà la sua prima comparsa nelle sale cinematografiche.