Conferenza stampa: Risorto

“Io sono battezzato cattolico, poi mi sono allontanato dalla fede, ma dopo il fenomenale incontro di questa mattina con Papa Francesco non so come sarà il mio futuro in proposito. Perché, in ogni caso, rimango sempre molto colpito quando entro in una chiesa”.

A parlare è il britannico classe 1970 Joseph Fiennes, che, interprete, tra l’altro, di Shakespeare in love (1998) e Il mercante di Venezia (2004), ha incontrato a Roma la stampa per presentare Risorto (2016) di Kevin Reynolds, in arrivo nelle sale cinematografiche italiane il 17 Marzo 2016, distribuito da Warner Bros Pictures.

Al suo fianco, anche la argentina María Botto, che, reduce insieme a lui da un incontro mattutino in Vaticano con Papa Francesco e contenta dell’esperienza vissuta sul set insieme a persone definite bellissime ed estremamente generose, a proposito del personaggio che incarna nel film ha osservato: “Devo dire che sono sempre stata affascinata da Maria Maddalena. Ammiro questa donna perché era in grado di dare la propria vita per le persone che amava. Ho letto tanti libri, poi ho seguito la sceneggiatura. Tra l’altro, io sono Argentina, quindi dovemmo fuggire quando mio padre venne rapito dai militari”.

Perché è l’epica storia a fondo biblico della Resurrezione raccontata attraverso gli occhi del non credente tribuno romano Clavio quella che si trova al centro del lungometraggio, sul cui personaggio il protagonista ha dichiarato divertito: “La primissima cosa che mi ha portato il ruolo di Clavio sono vesciche, lividi e piedi doloranti. Ho avuto la possibilità di allenarmi con stuntman e maestri di battaglia, mentre, dal punto di vista spirituale, ho effettuato un viaggio interiore. La cosa principale che mi è rimasta dentro è il concetto di redenzione, della seconda chance. Per quanto riguarda il mio metodo di preparazione, poi, non so cosa dire, perché si può iniziare un personaggio dall’esterno per poi entrarvi dentro, oppure effettuare il lavoro inverso, ovvero cominciare dalla parte psicologica per poi uscire fuori. Non ho un metodo preciso, cerco solo la giusta chiave per entrare nel personaggio”.

Tribuno romano che ha il compito di risolvere insieme al suo aiutante Lucio alias Tom Felton il mistero di ciò che è accaduto a Gesù nelle settimane successive alla sua crocifissione e che va ad aggiungersi alla varietà di particolari, importanti individui cui ha concesso anima e corpo l’attore sullo schermo, il quale, inconsciamente o consciamente, crede di provare una certa attrazione nei confronti di personaggi storici come Martin Lutero (che ha interpretato) a causa della loro integrità morale che si potrebbe in un certo senso definire come fede.

E, prima di precisare che nei momenti privati col fratello Ralph si parla solo di famiglia e mai di lavoro e di annunciare che lo vedremo nei panni di Michael Jackson in uno sketch di una ventina di minuti commissionato da Sky Arts, in cui saranno presenti anche Marlon Brando ed Elizabeth Taylor che tentano di scappare da New York il giorno dopo gli attentati terroristici dell’11 Settembre 2001, ha avuto modo di dire la sua a proposito del fatto che la pellicola viene proposta nell’anno della Misericordia: “Io credo che stiamo vivendo momenti particolari, ma ciò va avanti da quando esiste l’umanità. Non abbiamo idea di quale impatto possa avere il nostro film in questo momento, la speranza è che sia illuminante, stimolante e d’intrattenimento. Sarebbe bello che persone appartenenti a diversi credi religiosi guardassero questo film tutte insieme nella stessa sala”.