Conferenza stampa: Un momento di follia

E' stato presentato oggi a Roma, nella lussuosa cornice dell'Hotel De Russie, Un momento di follia, di Jean-François Richet.
Ad intrattenere la stampa sono intervenuti il regista ed il protagonista, Vincent Cassell. Più fascinoso che mai, l'attore ha parlato in un italiano perfetto, alternandolo con il suo francese ed un pizzico di inglese e portoghese, lingua che ha imparato per girare Rio, eu te amo nel paese che da anni voleva conoscere e che ormai ha nel cuore. 

Un momento di follia, remake di Un moment d'égarement di Claude Berri, arriva dopo il dittico gangster di Nemico Pubblico: rispetto all'originale la sostanza cambia come cambia il genere affrontato dal regista che ha detto: “la trama del mio film è la stessa. Quello di Berri raccontava bene gli anni '70 mentre questo racconta bene quest'epoca, ad esempio il rapporto padre-figlia. Quanto alla commedia drammatica, avevo voglia di cambiare e di non rimanere sempre ancorato allo stesso genere”. I due film si discostano soprattutto per quel che riguarda le due figure paterne e a questo proposito il protagonista del film, Vincent Cassell, ha precisato: “Nel film originale si parlava di un amore impossibile (quello tra un uomo e la figlia adolescente del suo migliore amico n.d.r.) mentre qui di un'amicizia tradita. Nel film infatti abbiamo scelto un'attrice che è di fatto una bimba ma già formata. Non potevamo pensare che lui si innamorasse di lei quindi abbiamo fatto il contrario e non penso sia tanto scandaloso. Oggi non è così strano e nella storia dell'umanità ci sono tanti esempi di relazioni tra ragazze giovani e uomini più anziani. La morale è un po' rigida a riguardo ma sì, si può trovare una situazione come quella narrata”. In effetti, basta guardarsi intorno per rendersi conto che l'attore non ha tutti i torti. Ma lui, come si comporterebbe nella stessa situazione? “Per me il problema sarebbe nei confronti dell'amico. A cinquant'anni gli uomini sono quasi maturi ma le donne lo sono da molto prima. Non credo che farei nulla con la figlia di un amico...o almeno ci proverei”!

Un momento di follia è un film sull'amicizia ma anche sull'essere genitori e Vincent Cassell ha due figlie avute dalla ex moglie, l'attrice italiana Monica Bellucci: “Come padre somiglio al mio personaggio. Oggi noi papà siamo anche un po' mamme perché rispetto ai vecchi padri c'è una vicinanza maggiore con i propri figli. Spero che le mie figlie mi conosceranno meglio di come io ho conosciuto mio padre. In fin dei conti, oggi ci sono donne con le palle e uomini con le regole”. Ma questa regola vale anche se la relazione è tra un ragazzo e una donna più grande? Risponde ancora Cassell: “Certo, ma c'è un problema fisiologico. A me non crea alcun problema, ne ho viste tante di coppie così ma bisogna pensare alla prospettiva futura e nella donna ad un certo punto scatta l'orologio biologico”. Lo stesso regista, Jean-François Richet ha detto che la sua storia è universale, potrebbe essere raccontata in tanti modi e tanti paesi diversi e la cosa che gli è piaciuta di più è che a tirare le fila della vicenda sono le due ragazze, non gli uomini predatori.

Ma cosa farebbe Vincent Cassell se vedesse una delle sue figlie con un cinquantenne? L'attore risponde con fare fatalista, quasi rassegnato: “ Non lo so, anche perché in alcuni casi ho reagito in modo diverso da come avevo previsto. Nel film comunque il personaggio di François Cluzet accetta quello che è successo: del resto, in Francia, dai quindici anni in su, se la ragazza è consenziente, non è reato e ormai le adolescenti non si riescono più a controllare”.

In Un momento di follia ha grande importanza anche la figlia di Vincent Cassell, interpretata dalla giovane Alice Isaaz, tradita su due fronti: dal padre e dall'amica. Di lei ha parlato il regista – che ha appena finito di girare un film con Mel Gibson - spiegando che la sua reazione è stata dettata da motivi drammaturgici. Se non lo avesse fatto, avrebbe annullato la funzionalità della storia. Questa è una cosa che deriva dall'antica Grecia: se non c'è un conflitto, la drammaturgia non funziona”. Cassell ha inoltre spiegato: “Marie si sente tradita ma deve accettare quello che è successo. Anche se ci fa stare male, dobbiamo farcene carico e capire che siamo esseri umani. E il lieto fine del film sta proprio nel fatto che tutti accettano l'evento e fanno quel che possono per andare avanti”.

Le due protagoniste del film sono davvero giovanissime e Lola Le Lann, la ragazza con cui Casssell trascorre il momento di follia che dà il titolo al film, è al suo esordio cinematografico. Abbiamo chiesto al regista e all'attore come è stato lavorare con loro e il protagonista ha raccontato di aver sentito la responsabilità di proteggerla. “Per essere un bravo attore devi essere un po' bambino, un po' pazzo. Nutro un grande rispetto per gli attori giovani perché hanno quella freschezza che io ho già perso. Come consiglio le dicevo di rilassarsi e divertirsi”. Il regista ha raccontato di averla scelta dopo aver fatto dei provini e aver visionato dei video e concorda sulla freschezza portata sul set dalla giovanissima attrice che, all'epoca del film, aveva appena compiuto diciotto anni.

Un momento di follia arriverà sugli schermi italiani il 24 Marzo, mentre il protagonista sta lavorando al quinto film su Jason Bourne, in cui, ovviamente, farà il cattivo e che lo sta letteralmente stremando perché le riprese sono iniziate a Settembre e non sono ancora finite. A Giugno comunque volerà sull'incantevole isola di Tahiti per girare un film sulla vita del pittore Paul Gauguin e prossimamente girerà un altro film con Jean-François Richet, ambientato durante l'impero napoleonico. L'ultima chicca che ha dispensato sul finire della conferenza stampa è stata assai eloquente: “Gli attori non esistono, esistono solo le attrici”. Un graditissimo omaggio alle colleghe. E per noi donne che lo abbiamo ascoltato, un vero piacere per gli occhi.