In diretta dal salotto di casa - Parte II: una buona occasione per condividere i film dal 2000 al 2010 con le nuove generazioni.

Quando si è costretti a stare in casa, nonostante le lezioni on line e lo smart working, le giornate sembrano più lunghe del solito e mettersi in pari con del buon cinema, è una scelta di tutto rispetto.

Esaminati gli ultimi venti anni del secolo scorso, tocca ora soffermarsi sui titoli più interessanti e accattivanti del nuovo millennio, adatti al pubblico dei più giovani, anche per staccare i ragazzi da smartphone e tablet, da mostriciattoli di varia entità, calciatori e guerrieri di sorta, per far loro vedere - dai famigerati tre metri di distanza indicati da pediatri e oculisti - dei bei film, film che i loro genitori si sono goduti al cinema in compagnia di amici e fidanzate/i, che li hanno segnati, entusiasmati o anche angosciati.

E cosa meglio di Il gladiatore per aprire il 2000? Russell Crowe bello e magro, alle prese con il giovane Joaquin Phoenix nelle vesti del perfido Commodo, si guadagnò l'Oscar come Migliore attore e la frase “Al mio segnale, scatenate l'inferno” è passata alla storia. Il film è tra quelli più proposti a scuola, soprattutto in Prima Media, dove si torna sulla storia romana dopo averla fatta all'ultimo anno di scuola primaria. Il 2000 era stato un anno davvero fecondo di bei titoli: titoli che avevano toccato i generi più disparati, regalando emozioni di ogni tipo. Un altro grande di quell'anno fu infatti Cast Away: come dimenticare Tom Hanks e il suo amico Wilson? Il suo ballo intorno al fuoco e i suoi svariati tentativi di oltrepassare la barriera corallina? E che dire di Erin Brockovich - Forte come la verità? Oscar a Julia Roberts per la superba interpretazione di una donna in difficoltà che scopre un caso di avvelenamento delle acque. Potente, emozionante, un must assoluto.

E un altro must fu certamente Billy Elliot, ambientato nella provincia inglese più povera, con il giovanissimo Jamie Bell che si scopre amante della danza classica. Semplicemente adorabile. Come deliziosi erano stati, quell'anno, Chocolat, con l' eternamente affascinante Johnny Depp in versione nomade, Fratello, dove sei? (per far scoprire alle nuove generazioni lo stile unico dei fratelli Coen), Scoprendo Forrester, con Sean Connery in versione scrittore isolato dal mondo che aiuta un liceale di colore a scrivere meglio i suoi temi, e Faccia a faccia, con Bruce Willis alle prese con il suo io bambino. Per i più romantici, il 2000 fu anche l'anno di The family man (tra i film natalizi per eccellenza ma si piange anche se abbiamo superato da poco la Pasqua), Prima o poi mi sposo (per far conoscere alle giovincelle quel bel fustacchione di Matthew McConaughey e soprattutto per far scoprire loro J-Lo in versione attrice), Sweet November (anche qui, inondazione del malcapitato divano) ed anche tre titoli meno lacrimevoli come il divertente Miss Detective, con Sandra Bullock in versione trasandata, alle prese con il concorso Miss America, Tentazioni d'amore, in cui Ben Stiller ebreo e Edward Norton cattolico, si contendono l'amore della bella Jenna Elfman e l'esilarante Ti presento i miei, in cui sempre Ben Stiller finisce nelle grinfie del futuro suocero, interpretato da sua maestà Robert De Niro.

Senza dimenticare, poi, film poetici come La tigre e il dragone di Ang Lee e il bellissimo Il sapore della vittoria – Remember the Titans, una storia vera di integrazione tra bianchi e neri nella Virginia di inizio anni '70. Tra le chicche, infine, impossibile non citare Almost Famous, sebbene forse più adatto ai liceali visto che il tema pare proprio essere “sesso, droga e rock 'n roll”.

L'anno seguente fu altrettanto prodigo di film indimenticabili: ebbero infatti inizio la saga del Signore degli anelli, che si concluse nel 2003, e quella di Harry Potter, il cui ultimo capitolo uscì invece nel 2011, e videro la luce meraviglie come Il favoloso mondo di Amelie e Moulin rouge! - le ragazze li adoreranno -, il drammatico A beautiful Mind, hai visto mai che qualche cervellone si “intrippa” (romanesco docet) con i complessi calcoli matematici di John Nash, il superbo Prova a prendermi di Steven Spielberg con Leonardo Di Caprio sempre più bravo e Tom Hanks che, smessi i panni del naufrago, interpreta il poliziotto che dà la caccia per anni a Frank Abbagnale e The Others, forse più adatto ai grandicelli in quanto è, passateci il termine, da farsela sotto dalla paura. Un film gotico angosciante e suggestivo ma un esempio fondamentale per il suo genere.

Per il resto, i ragazzini di terza media potrebbero approfittare di Pearl Harbor  per un ripassino sulla Seconda Guerra Mondiale, potrebbero perdersi nei meandri del futuro con A.I. Intelligenza artificiale (loro, a differenza di chi scrive, potrebbero capirci qualcosa senza annoiarsi) e potrebbero infine apprezzare la bellezza del drammatico Mi chiamo Sam, con il bravissimo Sean Penn e la giovanissima Dakota Fanning che, di lì a pochi anni, sarebbe diventata uno dei Volturi, i temuti, perfidi vampiri della Twilight Saga.

Il 2002, dal canto suo, ha saputo difendersi più che bene, sfornando titoli di grande impatto visivo ed emotivo come Il pianista, sull'invasione della Polonia e l'assedio di Varsavia (anche qui scatta il ripassino sulla Seconda Guerra Mondiale), Frida, sulla vita della pittrice messicana, per altro nei programmi di Storia dell'Arte e Spagnolo, con una Salma Hayek davvero superba, Minority report, un fantascientifico targato Spielberg che non potrà non piacere e infine Spiderman, il primo della trilogia di Sam Raimi con Tobey Maguire, necessario per fare un confronto con Andrew Garfield e l'ultimo, giovane e davvero cool Tom Holland . E anche in quest'annata, le romanticone saranno accontentate con Un amore a cinque stelle, di nuovo J-Lo in versione attrice, e Two weeks notice, perché Hugh Grant in quegli anni è stato sinonimo di commedia romantica per eccellenza. Last but not least, due chicche: una per tutti, con Keira Knightley, ovvero Sognando Beckham, e l'altra per i meno fifoni, più grandi ovviamente, che se la sentano di vedere sullo schermo qualcosa di simile, seppure più sanguinoso e sanguinolento, a quello che stiamo vivendo in questo momento: lo strepitoso 28 Giorni dopo di Danny Boyle. Un film su un'epidemia che rende i morti degli zombie assetati di sangue. Un filmetto tranquillo (faccina che sorride imbarazzata, la ricordate nell'altro articolo?) ma se avete figli appassionati del genere horror, merita davvero perché è scritto, diretto e recitato con tutti i crismi.

Il 2003 si è mantenuto su toni più pacati – sia chiaro che i film mancanti sono tali in quanto non adatti al target cui è destinata la lista, vedi Elephant, per quanto i liceali, con esso, potrebbero rendersi conto di certe dinamiche assurde tutte americane – dando i natali alla commedia romantica natalizia per eccellenza, ovvero l'unico e inimitabile Love Actually (tra l'altro Piton e la Cooman in questo film sono sposati e ciò potrebbe destabilizzare sensibilmente i fan di Harry Potter - emoji che ride), oltre che alla saga dei Pirati dei Caraibi (tra le maschere di Carnevale più vendute di sempre), al divertente Una settimana da Dio, con l'istrionico Jim Carrey (già apprezzato – se state seguendo i consigli – in The Truman Show) e al mitico School of Rock, con lo spassoso Jack Black, che si improvvisa insegnante di musica rock. Tra le chicche, un film di animazione davvero particolare e dal gusto retró, Appuntamento a Belleville. Provare per credere. Si trova anche in streaming.

Jim Carrey, più camaleontico che mai, torna alla carica nel 2004 con il delizioso Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi, adatto anche ai più piccoli e con lui torna alla carica l'altrettanto eclettico Tom Hanks che in The Terminal interpreta un cittadino dell'Europa dell'Est rimasto intrappolato all'aeroporto di New York per via di una serie di beghe burocratiche. Bellissimo e divertentissimo, il classico “film per tutti”. E siccome il nuovo millennio ha portato alla luce i problemi legati al cambiamento climatico, The day after tomorrow è un esempio lampante di disaster movie: ben fatto e, ahinoi, assai realistico. Ai giovani quarantenati di casa è piaciuto, poi alla lezione di scienze faranno un figurone!

Molto eclettico il 2005 di cui i nostri ragazzi potrebbero senz'altro recuperare La guerra dei Mondi, a tema invasione aliena, con Tom Cruise e la sua fantastica giacca di pelle, tra i capi più acquistati e imitati durante quell'anno, Batman begins, probabilmente il Batman più bello e più riuscito insieme al successivo, (anche per fare un confronto, una volta riaperte le sale cinematografiche, con la versione Pattinsoniana del supereroe in tuta nera), King Kong, kolossal di Peter Jackson in cui gli effetti speciali, come già per Il signore degli anelli, la fanno da padroni e, per accontentare le romantiche sempre in agguato, la versione di Orgoglio e pregiudizio con Keira Knightley, Matthew Macfadyen e Rosamund Pike e naturalmente Hitch – Lui sì che capisce le donne, con la scatenata coppia Will Smith e Kevin James, così vedranno che Will Smith se la cava non solo come agente della MIB ma anche come consulente “amoroso”.

Se poi le vostre figlie si stanno già affacciando sul mondo della moda, impossibile non proporre loro Il diavolo veste Prada, del 2006, un cult che noi genitori, padri e madri, apprezziamo sempre immensamente (ai mariti, infatti, è servito per capire tutta una serie di psicopatie femminili) e se sono in cerca di un'altra commedia romantica, cosa meglio di L'amore non va in vacanza? (Così, dopo Matthew McConaughey, scopriranno anche Jude Law in tutta la sua beltà). Senza dimenticare Una notte al museo, altro film per famiglia, divertente e tra gli ultimi del compianto Robin Williams.

Recentemente i vostri figli vi avranno sentiti commentare le vicende dei reali d'Inghilterra, pertanto The Queen risulta quanto mai attuale ed Helen Mirren incarna alla perfezione il carattere imperturbabile della regina Elisabetta.

Per quanto riguarda il capitolo chicche, ovvero i piccoli, grandi film, Little Miss Sunshine è tra i migliori del suo anno e accomuna le tre D: delizioso, divertente e dissacrante. Un vero gioiellino.

Il 2007 ha partorito una serie di film intensi e fortemente drammatici, da proporre a ragazzi che già frequentano il liceo, i quali avranno sicuramente i mezzi per capire ed affrontare meglio i fatti narrati. Into the wild, ad esempio, è visivamente potente ed emotivamente spiazzante, così come La vie en rose, che racconta la drammatica vita di Édith Piaf, passando per Juno, storia di una liceale che rimane incinta e dà il figlio in adozione ad una coppia sterile (il tema è trattato in maniera molto delicata) ed approdando a Il cacciatore di aquiloni, tratto dallo splendido libro di Khaled Hosseini, che con poesia e crudezza mescolate in un drammatico abbraccio, racconta gli orrori del regime talebano. Mazzata finale: Io sono leggenda, più attuale che mai, tanto che sono circolate vignette a iosa di Will Smith che passeggia con il suo cane, essere vivente al momento sfruttato oltre ogni dire pur di prendere una boccata d'aria. Ma qualcosa di leggero c'è, ed è la divertentissima commedia francese Giù al nord, da confrontare con il nostrano, altrettanto godibile, Benvenuti al sud, come leggero è il musical Mamma mia! del 2008, perfetto per far conoscere ai giovani le immortali canzoni degli ABBA. Per gli amanti dei cani, impossibile non proporre Io & Marley ma attenti al finale devastante, roba che nemmeno Love Story ci fece piangere così tanto. Del resto, l'annata non è delle migliori, sarà che il 2008 è stato anche l'anno della crisi economica mondiale: tra i titoli che i nostri ragazzi potrebbero recuperare ci sono infatti Il bambino con il pigiama a righe, se non lo hanno già visto a scuola, e The millionaire, vicenda dalle tinte assai drammatiche ambientata in India, un'altra realtà che forse solo chi ha la possibilità di viaggiare con i propri genitori ha conosciuto e che non smette di lasciare attoniti. Il tutto senza dimenticare l'amatissima Twilight Saga che iniziò proprio in quell'anno per concludersi nel 2012 con il quarto ed ultimo capitolo della storia d'amore tra un'umana e un vampiro. Pare che la saga sia sfruttata da molti psicologi e psicoterapeuti dell'età evolutiva perché affronta in maniera adeguata tematiche come amicizia, amore, famiglia e anche sesso (l'autrice è mormona, quindi guai ad avere rapporti prematrimoniali!).

E per concludere degnamente il primo decennio del XXI secolo, cosa meglio di Avatar, per scoprire i miracoli della CGI? James Cameron aveva già fatto il botto con il suo Titanic e poco più di dieci anni dopo, la sua evoluzione come regista e come narratore di meraviglie cinematografiche, ha subito un'ulteriore impennata. Il genere può non piacere a tutti ma anche solo visivamente, Avatar merita di essere visto.

Per coloro che sono già approdati su Facebook, The social network è un po' come scoprirne le origini mentre con Il discorso del re, valso l'Oscar a Colin Firth, scopriranno una pagina forse poco nota ma molto suggestiva della storia inglese, avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale. Se poi i vostri figli vogliono vedere Robert Downey Jr. senza l'armatura di Iron Man,  Sherlock Holmes è l'ideale.

E per chi ha nonni appassionati di western ma non riesce proprio ad immaginarsi davanti a cowboy e sceriffi, Il Grinta è la soluzione ideale: un western, sì, ed anche il remake di uno dei più classici del suo genere con John Wayne, ma con un Jeff Bridges incredibile e una bravissima Hailee Steinfeld, che forse le giovani conosceranno come cantante e avranno visto anche in Pitch Perfect 2 e 3 e nel bellissimo Tutto può cambiare, nel quale compare anche Adam Levine, leader dei Maroon 5. Chicca finale? L'adorabile commedia francese Il piccolo Nicolas e i suoi genitori, che piacerà anche ai più piccoli...sperando non decidano di imitare le esilaranti malefatte dei protagonisti.

Mettetevi comodi dunque e con l'aiuto delle varie piattaforme a vostra disposizione, tornate indietro nel tempo e lasciatevi andare alle emozioni insieme ai vostri figli.

Leggi anche
In diretta dal salotto di casa: una buona occasione per condividere i film degli anni '80 e '90 con le nuove generazioni - Parte I