Kiss me if you can: una carrellata di baci da Da qui all'eternità a Toy Story 4

Tra le più antiche ed autentiche forme di contatto umano, il bacio è da secoli stato oggetto di studi – esiste persino una scienza, la filematologia, che si occupa di analizzarne le varie funzioni in una coppia – nonché fonte di ispirazione per dare vita ad opere d'arte inestimabili ed immortali quali per esempio dipinti, romanzi, pellicole. 
In occasione della mostra “Baci nel cinema(Campobasso, 6-11 agosto), organizzata da MoliseCinema in collaborazione col Centro Sperimentale di Cinematografia, ecco una piccola panoramica su alcuni dei baci più emozionanti, più replicati o semplicemente emblematici di ciò che può rappresentare un simile gesto, all'interno di una galleria pressoché infinita.

Che cosa è un bacio - chiedeva il celebre seduttore Casanova – Non è il desiderio ardente di aspirare una parte dell'essere amato?”. Ed è appunto di desiderio ardente che viene spontaneo parlare di fronte al travolgente bacio tra Karen e Warden (Deborah Kerr e Burt Lancaster), lambiti dalle onde dell'Oceano Pacifico, in Da qui all'eternità (1953). Seppur ostacolato dagli imprevisti della vita, il loro è un amore potente, capace di resistere alla lontananza, così come lo è quello tra Noah ed Allie (Ryan Gosling e Rachel McAdams ne Le pagine della nostra vita, 2004), che supera addirittura i confini di tempo e spazio, combattendo contro un male che intacca la memoria e legandoli per sempre e oltre. Incancellabile il bacio sotto la pioggia battente, non a caso premiato con un MTV Movie Award e ripreso dai due attori sul palco, all'epoca fidanzati, per la gioia di milioni di fan. 

Non sono infatti poche le coppie che, complice la sintonia dei rispettivi personaggi nella finzione, si sono ritrovate a condividere anni di passioni e paparazzi nella realtà, portando quella magia, che a volte sembra poter esistere solo sullo schermo, anche fuori di esso e permettendo a tutti di sognarla.
Ne sono un altro esempio Ben Affleck e Jennifer Garner, impegnati in uno dei più romantici baci targati Marvel, ossia quello scambiatosi sul tetto di un grattacielo di Hell's Kitchen in Daredevil (2003): le gocce di pioggia che delineano il profilo di Elektra permettono a Matt di “vedere” finalmente il volto della donna amata e di conoscerlo con un bacio.
Discorso analogo, seppur l'amore sia sbocciato solo qualche anno più avanti, per Marion Cotillard e Guillaume Canet, nei panni di Sophie e Julien di Amami sei hai coraggio (2003), che arrivano al fatidico bacio, sul tettuccio di un'automobile in strada, a colpi di sfide non sempre così innocue e facili da affrontare.

Di baci dati per sfida si può parlare anche dinanzi alla sensualissima scena di Fast & Furious 8 (2017), quando la crudele ed affascinante Charlize Theron reclama un diritto di possesso che non le spetta, premendo le sue labbra contro quelle di Vin Diesel ma tenendo gli occhi puntati su Michelle Rodriguez, alias Letty, la storica fiamma di Dom (Diesel).

Ecco allora che un gesto semplice e naturale come il bacio assume le più svariate sfaccettature, a seconda della situazione in cui avviene, dei personaggi coinvolti e del messaggio che si vuole trasmettere: in A-Team (2010) si rivela utile a Sberla (Bradley Cooper) per ottenere la chiave delle manette che tengono prigioniero lui e la sua banda; in Captain America: The Winter Soldier (2014) permette a Natasha (Scarlett Johansson) e Steve (Chris Evans) di passare inosservati; ne I Goonies (1985) è un equivoco da cui Mikey (un giovanissimo Sean Astin) esce inebriato; in Proposta indecente (1993) assume i tratti di una scommessa tanto rischiosa quanto intrigante; in La la land (2016) è un delizioso ma doloroso sogno ad occhi aperti; in X-Men First Class (2011) viene utilizzato da Magneto (Michael Fassbender) per mostrare a Raven (Jennifer Lawrence) l'importanza di essere se stessi, anche e soprattutto nella diversità di mutante.

Ma se in fondo, il significato più profondo ed immediato di un bacio resta l'amore, l'attrazione, nella sua forma più forte e pura, non possiamo non ripensare alla splendida scena finale di Colazione da Tiffany (1961), sulle note di Moon River, con una divina Audrey Hepburn – alias Holly Golightly – ed un rassicurante George Peppard, o al bacio sottosopra dello Spider-man (2002) di Tobey Maguire con la sua MJ (interpretata da Kirsten Dunst), o ancora alla proposta di Will ad Elizabeth (Orlando Bloom e Keira Knightley in Pirati dei Caraibi – Ai confini del mondo, 2007), nel bel mezzo di un combattimento tra pirati, suggellata dalla frase “JUST KISS”.

Come appare evidente dai tre casi sopraelencati, la pioggia diventa spesso la cornice più adatta ad accogliere e raccontare momenti di grande emozione. Si pensi anche a La mia vita a Garden State (2004) e a quanto il bacio tra Zach Braff e Natalie Portman, sul tetto di un autocarro giallo, racchiuda tutta la potenza ed il senso di quella scena, così come in Quattro matrimoni e un funerale (1994) e in Come d'incanto (2007) i baci giungano sul finale a coronazione del più classico (e sempre molto ambito) happy end. Piccola variante alla pioggia ma col medesimo scopo, la dà la neve ne Il diario di Bridget Jones (2001), testimone del tanto atteso primo bacio tra la protagonista (Renee Zellweger) ed il suo Darcy (Colin Firth).

Soffermiamoci allora un attimo sui primi baci visti al cinema: che si tratti di un istante a lungo agognato, di un gesto rubato o che coglie alla sprovvista, la prima volta che le labbra di due persone si incontrano scatta qualcosa che è forse impossibile da descrivere, una scintilla o un'energia che si  propaga per tutto il corpo e che lascia un segno indelebile o quasi. Sarà poi vero che “il primo bacio non si scorda mai”? Sicuramente sarà d'accordo Finn (Ethan Hawke), innamorato di Estella (Gwyneth Paltrow) sin da quando si incontrarono bambini di fronte ad una fontanella zampillante in Paradiso perduto (1998), ma chissà cosa ne penserebbe il piccolo Thomas (al secolo Macaulay Culkin) di Papà ho trovato un amico (1991), pronto a recitare il giuramento di fedeltà alla bandiera degli Stati Uniti d'America dopo aver scambiato un brevissimo bacio sulle labbra con la migliore amica Vera (Anna Chlumsky), o ancora il Gabe di Innamorarsi a Manhattan (2005), interpretato da un giovanissimo Josh Hutcherson, alle prese con la separazione dei suoi e preoccupato di averlo fatto nel modo giusto ma senza termini di paragone con cui confrontarsi. E proprio Hutcherson torna ad essere protagonista, a distanza di quasi dieci anni, di due dei baci più emozionanti ed apprezzati di sempre: é nei panni di Peeta Mellark che conquista, fuori e dentro lo schermo, il cuore di tante fan, oltre a quello della sua amata Katniss (di nuovo la Lawrence), prima in Hunger Games (2012) e poi in Catching Fire (2013), con due scene simbolo, ormai impresse nella memoria di chiunque ne abbia seguito le vicende ed identificabili semplicemente con gli appellativi “la caverna” e “la perla”.

Restando in tema adattamenti cinematografici di romanzi più o meno recenti, troviamo altri esempi di baci con la B maiuscola come quello tra Louisa (Emilia Clarke) e William (Sam Claflin), avvolti dal suono della pioggia (si ripresenta!) in Io prima di te (2016), o quello tra Gigi (Ginnifer Goodwin) ed Alex (Justin Long), sull'uscio della porta di ritorno da un appuntamento non previsto ne La verità è che non gli piaci abbastanza (2009); entrambi baci dolci ed appassionati, che sanciscono la nascita di un nuovo e travolgente amore, un amore in grado di cambiare il resto della vita o di rappresentare l'eccezione alle tristi regole che governano la società.

Ma è nella seguente terzina di titoli che emerge tutta la magia contenuta in un bacio da grande schermo: Arwen (Liv Tyler) ed Aragorn (Viggo Mortensen) si dichiarano il loro amore immortale ne Il Signore degli Anelli – Le due torri (2002); Robin (Kevin Costner) e Marian (Mary Elizabeth Mastrantonio) si rincongiungono dopo aver salvato il trono d'Inghilterra e l'onore della donna in Robin Hood – Principe dei ladri (1991); Ron (Rupert Grint) ed Hermione (Emma Watson) ci hanno messo 10 anni ad esaudire i sogni di tutti i loro fan con un bacio liberatorio, spettacolare – seppur ampiamente criticato dai puristi del romanzo –  ed incredibilmente frutto dell'improvvisazione degli attori in Harry Potter e i doni della morte – Parte 2 (2011).

Improvvisati sullo schermo ma meno sul copione, ad alto tasso di adrenalina e causa di batticuore, sono invece due baci di cui è protagonista lo stesso Gosling, che già con La la land aveva dato buona parte del meglio di sé, con due ruoli ben distanti l'uno dall'altro: tra il seduttore Jacob di Crazy, stupid, love (2011) ed il silenzioso autista di Drive (2011) c'è un abisso, ma il fascino dell'attore britannico è fuori discussione così come la sua capacità di dosare e sfruttare alla perfezione sguardi e gesti, che si tratti di un locale affollato o di un ascensore con una sola persona, quella che conta.

Chiaramente anche la musica gioca un ruolo di primo piano nel discorso, complice nell'accompagnare, sostenere ed esaltare quelle che sono le sensazioni trasmesse dalle immagini. Esempi emblematici ne sono il bacio tra L'ultimo dei Mohicani (1992), alias Daniel Day Lewis, e l'indomita Cora (Madeleine Stowe) sulle inconfondibili note di Randy Edelman e Trevor Jones, quello tra Rose (Kate Winslet) e Jack (Leonardo DiCaprio) sulla prua del Titanic (1997) mentre Celine Dion intona My Heart Will Go On, e quello tra Sam (Patrick Swayze) e Molly (Demi Moore) in Ghost (1990) cullati dalla splendida Unchained Melody di Alex North ed Hy Zaret. In Mai stata baciata (1999) sono invece i Beach Boys ad incorniciare il bacio tra Josie (Drew Barrymore) e Sam (Michael Vartan), sul campo di baseball della scuola. È così che alcune celebri canzoni riportano subito alla mente una determinata pellicola, e i baci in essa immortalati: si pensi semplicemente a Pretty Woman di Ray Orbison (dall'omonimo film del 1990), a There you'll be di Faith Hill (da Pearl Harbor, 2001) o a Mystery of love (da Call me by your name, 2017). Vibranti di passione e venati di un romanticismo d'altri tempi, i baci tra i protagonisti dei suddetti film toccano le corde del cuore ed arricchiscono le vicende narrate con semplicità ed efficacia. Sulla scia dell'opera di Guadagnino, citiamo il forse poco noto ma pregevole Imagine Me & You (2005), variante al femminile di un amore omosessuale che si affaccia in maniera inaspettata ed irreprimibile, perfettamente rappresentata dal bacio tra le due protagoniste (Piper Perabo e la Lena Headey di Game of Thrones).

Dal momento che l'amore non ha forma ne confini precisi, non scordiamo di annoverare anche un paio di titoli in cui il contatto fisico attraverso le labbra avviene tra più persone – due uomini ed una donna in entrambi questi casi – alla scoperta di un rapporto nuovo, diverso, probabilmente estremo ed indubbiamente provocante: Le belve (2012) di Oliver Stone e Una vita spericolata (2018) di Marco Ponti.

Per quanto riguarda l'animazione, la Disney ha evidenziato che non sempre sono necessari principi e principesse affinché i sentimenti vengano fuori, ma che sia possibile commuoversi finanche dinanzi a due giocattoli che si baciano (nel recente , 2019) o a due cagnolini ignari di condividere lo stesso spaghetto come in Lilli e il vagabondo (1955).

Prima di concludere questa carrellata con una delle dichiarazioni più belle, invidiate e ricordate sin dalla sua uscita in sala, nominiamo una terzina di titoli che hanno per protagonista l'attrice simbolo degli anni Ottanta, ovvero Molly Ringwald, e di tutta una poetica sentimentale perfettamente associabile a quell'epoca, che vuole da tradizione il bacio sul finale: il primo è quello in Un compleanno da ricordare (1984), quando la goffa ragazzetta sedicenne riesce a conquistare il tipo dei suoi sogni; l'anno dopo tocca a Breakfast Club (1985) e al bacio tra Claire e John (Judd Nelson), dopo un'intera giornata di punizione scolastica; infine c'è quello tra Andie e Blane (Andrew McCarthy) di Bella in rosa (1986) che, complici anche le atmosfere del ballo studentesco, trascina lo spettatore nel pieno di quel mood.

Eccoci allora al gran finale... E quale miglior modo di congedarci se non con il romantico e dolcissimo bacio tra Harry (Billy Crystal) e Sally (Meg Ryan) in Harry ti presento Sally (1989)? Perché in fondo “quando ti accorgi che vuoi passare il resto della vita con qualcuno, vuoi che il resto della vita cominci il più presto possibile”.