La TV delle ragazze 30 anni dopo: una risata vi seppellirà!

A 30 anni di distanza dalla messa in onda del programma che modificò la comicità al femminile, Serena Dandini chiama di nuovo a raccolta la mitica squadra del 1988, oltre che numerose nuove leve, per regalare agli spettatori del piccolo schermo La TV delle ragazze - Gli Stati Generali 1988-2018, regia di Piergiorgio Camilli: non un semplice revival o remake dello show trasmesso allora dalla terza rete di Angelo Guglielmi, ma un viaggio in quattro imperdibili puntate, a partire da giovedì 8 novembre alle 21.15 su Rai 3, che racconterà cosa sia successo al variegato universo delle donne in questi ultimi decenni.

Il “triumvirago” – vale a dire le stesse tre autrici della prima edizione de La TV delle ragazze, Valentina Amurri, Linda Brunetta e Serena Dandini – dietro la spinta dell’attuale lungimirante direttore di Rai 3, Stefano Coletta, si è riunito per far riaccendere quella luce satirica che in Rai si era purtroppo un po’ persa per strada. Già, perché nell’odierna era dei Format dove tutto viene pedissequamente copiato, realizzare un programma artigianale in cui creatività, bravura e capacità autoriali siano il perno centrale di un’intera operazione è un’idea che ha quasi del rivoluzionario! Immancabile la presenza delle Ragazze storiche, a partire da Sabina Guzzanti (che vedremo nei panni di Maria Elena Boschi alle prese con i ballerini di 'Ballando con le stelle', e in quelli di Marco Travaglio) per proseguire con Cinzia Leone, Carla Signoris (nelle vesti di una mamma ‘elicottero’), Francesca Reggiani, Maria Amelia Monti, Angela Finocchiaro,Tosca D’Aquino, Syusy Blady, Lella Costa, Iaia Forte, Orsetta De’ Rossi ed Eleonora Danco, a cui si affiancheranno grandi attrici quali Paola Cortellesi (una Eva sui generis), Alba Rohrwacher (qui nello spassoso ruolo di Giovanna d’Arco), Anna Foglietta, Carlotta Natoli, Sonia Bergamasco, Cristiana Capotondi, Isabella Ragonese e molte altre ancora.

A questa splendida reunion si aggiungeranno poi le Ragazze di oggi, come Federica Cacciola (aspirante conduttrice Martina Dell’Ombra), Cristina Chinaglia, Michela Giraud e Le Sbratz ( Serena Tateo, Laura Grimaldi e Guia Scognamiglio, trio nato sul web che ha riscosso il plauso di tanti giovani internauti). A tenere insieme le vulcaniche protagoniste ci penserà la Dandini che, incontrata durante la conferenza stampa di presentazione, comodamente seduta sull’ormai celebre divano rosso così racconta: “Quando mi arrivò la telefonata dalla Rai per ricordarmi che erano trascorsi trent'anni, beh, ho riattaccato. Come si permettevano? E invece era tutto vero, ricordo ancora che nel 1988 arrivammo a Torino invadendo gli studi della Rai. Eravamo tantissime, ognuna poi si era portata dietro cani, fidanzati, parenti e affini. Un caos magnifico! Guglielmi però non si spaventò, anzi, affermò che vedeva quanta passione avessimo messo in quel nostro progetto e quindi ci diede la sua benedizione. Ecco, in Stefano Coletta ho ritrovato un po’ quello spirito alla Guglielmi. A quei tempi non esistevano né internet né tantomeno i cellulari, e a pensarci bene neppure i trolley! Ma questo nuovo programma non vuole essere un semplice atto nostalgico, no, è una trasmissione che mostrerà con ironia come erano le donne, cosa oggi siano diventate e dove andranno le future ragazze 2.0”.

Certo, sembrerebbe quasi uno scherzo del destino che il trentennale de La TV delle ragazze capiti proprio ora che in Rai ci siano Salvini e Di Maio, e allora Serena Dandini ci tiene a specificare: “Questa era un’occasione da non perdere, d’altronde l’anniversario è adesso, le date mica si possono inventare! Sono inoltre molto affezionata alla Rai, per un lungo periodo è stata come fosse la mia casa, poi, diciamocela tutta, con tutti gli anni che ho lavorato in Rai ne ho visti passare di ogni… ormai ho le spalle larghe e nulla mi fa paura!”. E di ciò, non avevamo alcun dubbio. La Dandini, assente dalla Tv di Stato da ben sette anni (il suo ultimo programma in Rai, da lei ideato e condotto, è stato Parla con me, 2004-2011), ci confida di vivere questo inatteso rientro non come una sorta di vendetta o di rivincita personale, anche se all’epoca non fu affatto felice di quell’allontanamento: “Per allontanarmi usarono un motivo pretestuoso. Ma in fondo questo congedo forzato mi ha anche dato la possibilità di scoprire che sono in grado di fare tante altre cose”. E, oltre a quella di scrittrice, tra le sue molteplici attività possiamo annoverare l'interessante carriera teatrale che la vede autrice del testo Ferite a morte, spettacolo ispirato a episodi di violenza sulle donne realmente avvenuti, messo in scena in diverse città del mondo, tra cui New York presso la sede delle Nazioni Unite.

Tra immagini di repertorio, finti spot pubblicitari, sketch inediti, monologhi, dibattiti, interviste ed incursioni improvvise, il tutto sotto il segno dell’ironia e dell’autoironia, Le Ragazze della TV 2.0 offrirà agli spettatori uno sguardo nuovo, irriverente e sfaccettato del Pianeta Donna: “Sì, sono stati compiuti molti passi in avanti per le donne, ma ultimamente c’è sempre qualcuno che ha voglia di farci tornare indietro… mettendo addirittura in discussione il divorzio!”, chiosa ammiccando la Dandini. Ma fra le pieghe della satira ci sarà spazio anche per momenti di seria riflessione, si parlerà infatti anche di violenza, maltrattamenti e femminicidi: argomenti tristemente attuali, nella nostra società. Non per questo verrà però dimenticato il ‘maschio italico’, costretto a muoversi incerto e attonito di fronte all’unica rivoluzione riuscita del Novecento, ovvero quella dell’emancipazione femminile: “Per aiutarlo faremo un tutorial che gli spieghi la differenza tra molestie e corteggiamento, cosa che peraltro noi abbiamo ben chiara fin da piccole, – aggiunge la conduttrice –. E non mancheranno neppure le “quote azzurre”, quali Massimo Ghini, una tribute band di Elio e le Storie Tese che si chiama The Maschilisti, e i The Pills.

Tanti i personaggi che si accomoderanno sul divano rosso e risponderanno alle domande della coordinatrice di questa assemblea, riunita non per parlare di un pericolo imminente come accadeva negli Stati Generali prima della Rivoluzione Francese, ma per esplorare l’universo femminile e il suo inarrestabile e perenne mutamento. I morbidi, scarlatti cuscini accoglieranno ad esempio Amalia Ercoli Finzi, prima donna del nostro Paese a laurearsi in Ingegneria aerospaziale, alla quale è stato dedicato un asteroide: 24890 Amaliafinzi.

Quindi, evviva il triumvirago Amurri-Brunetta-Dandini, evviva le Ragazze del 1988 e quelle del 2018, che dimostrano come la curiosità non sia l’unica prerogativa delle donne, no, no, è ben altro... L’ironia è donna, e con una risata vi seppellirà!