Sguardo su Toronto 2016

Descrivere il TIFF, noto in Italia come Festival Internazionale del Cinema di Toronto…è come voler definire il mare. Probabilmente il festival cinematografico più importante al mondo insieme a Cannes, è (paradossalmente o forse no) non competitivo ma il suo Premio del Pubblico ha consacrato film che sono diventati cult a livello mondiale perché gli spettatori di Toronto, che giungono in Canada da ogni parte del globo, sanno cosa fanno e cosa vedono.

Il TIFF compie 40 anni proprio nel 2016 perché nacque nel 1976, al Windsor Arms Hotel di Toronto, appunto, come una summa dei migliori festival al mondo (“Festival dei festival”) e dalla sua fucina di visioni sono uscite produzioni di livello altissimo: Il Grande Freddo (1983), Donne sull'orlo di una crisi di nervi (1988), Shine (1996), American Beauty (1999), Hotel Rwanda (2004), La promessa dell’assassino (2007), The Millionaire (2008), sino a giungere ai giorni nostri con Il discorso del re (2010) e Room di Lenny Abrahamson (2015) che è valso a Brie Larson (sino ad allora, praticamente semi-sconosciuta) il Golden Globe 2016 come Miglior Attrice e l’Oscar 2016 come Miglior Attrice Protagonista.

Ma Toronto è molto di più. 10 giorni, a partire sempre dal primo lunedì di settembre, 300-400 pellicole, ben 13 sezioni. Le 11 originali più le recenti Canada First e Short Cuts Canada per favorire il mercato locale (quest’ultima era, l’anno scorso, inclusa nella sezione dei Cortometraggi Internazionali).

Come se i premi assegnati dal pubblico non bastassero, Toronto ospita costantemente molte prime mondiali come quella del bellissimo La teoria del tutto che ha consacrato con l’Oscar come Migliore Attore Protagonista Eddie Redmayne nel 2015.

L’edizione 2016 del TIFF, ora in pieno svolgimento (dall’8 al 18 settembre), si è aperta con I magnifici 7 di Antoine Fuqua. I 7 sono star di prima grandezza: Denzel Washington, Chris Pratt, Ethan Hawke, Vincent D’Onofrio, Byung-Hun Lee, Manuel Garcia-Rulfo, Martin Sensmeier, Haley Bennett, Peter Sarsgaard ed il film è il remake del capolavoro di John Sturges, uno dei più famosi western della storia del cinema (l’originale è del lontano 1960).

Impossibile non essere incuriositi da Free Fire del regista britannico Ben Wheatley, con Cillian Murphy e Brie Larson, Colossal con la divina Anne Hathaway, Glenn Close circondata da una marea di zombie nel fantascientifico The Girl with All the Gifts, l’immenso 74enne Werner Herzog che ci conduce Into the Inferno per parlarci di scienza e distruzione, facendoci esplorare insieme a lui i vulcani attivi in giro per il mondo…e non si può che augurare agli italiani miglior fortuna che a Venezia 73, visto il livello mediamente scarso dei candidati al Lido.

In Canada siamo rappresentati, oltre che da un corto (Semiliberi di Matteo Gentiloni) e dal documentario Mister Universo di Tizza Covi e Rainer Frimmel (coproduzione Italia-Austria), da quattro moschettieri (lungometraggi): il nostro Orso d’Oro a Berlino 2016, Fuocoammare di Gianfranco Rosi,Indivisibili di Edoardo De Angelis, Acqua e zucchero: Carlo Di Palma, i colori della vita del documentarista iraniano Fariborz Kamkari (coproduzione Italia-Francia-Iran) che ci narra, appunto, la vita del bravissimo direttore della fotografia, regista e sceneggiatore romano Carlo Di Palma, scomparso il 9 luglio del 2004, cui dobbiamo alcuni dei più importanti film della storia del cinema italiano e non solo, da Divorzio all’italiana a Deserto rosso, da Blow-Up a…tutti i film di Woody Allen, da Hannah e le sue sorelle ad Harry a pezzi

Una chicca: mentre Di Palma lavorava alla fotografia del film di Antonioni, Kubrick stava girando 2001: Odissea nello spazio nel teatro di posa a fianco. Quando lo vide, il genio sospese le riprese della celeberrima scena della centrifuga nell'astronave per aspettare che Di Palma concludesse le riprese, in modo da potersi far dare le luci di sua invenzione che, per l’epoca, erano assai innovative ed il geniale Kubrick, che vedeva lungo…non perse l’occasione. 

…ed il quarto moschettiere? Ma Marco Bellocchio, ovviamente ed è con il titolo del suo film recentemente presentato a Venezia che vi auguriamo: "Fai bei sogni".