Andrey Khrzhanovsky (grafia alternativa: Andrej Chržanovskij) nasce a Mosca nel 1939, dal pittore Yury Khrzhanovsky e da Vera Berlinskaja, appartenente a una famiglia di musicisti.
Nel 1962 si diploma all’Istituto nazionale di cinematografia VGIK nel corso di regia tenuto da Lev’ Kulešov e Aleksandra Chochlova. A causa dell’alto numero di studenti, il giovane Andrey viene indirizzato a realizzare il proprio lavoro di diploma presso gli Studi di animazione Soyuzmultfilm. Esce così, nel 1966, There Lived Kozyavin, una graffiante critica alla burocrazia sceneggiata da Gennadij Špalikov, e assolta in extremis dall’allora direttore del VGIK Sergej Gerasimov che la definì come "nostro surrealismo socialista".
Entrato a far parte degli Studi anche in qualità di disegnatore e animatore - allievo, tra gli altri, di Fëdor Chitruk - Khrzhanovsky si dedica al suo secondo cortometraggio, The Glass Harmonica, sul ruolo dell’arte in un mondo governato da corrotti burocrati. Il film, dallo stile grafico ancor più ricco e sperimentale, viene immediatamente censurato e "riposto su una mensola", seguendo l’iter delle opere di numerosi registi dell’epoca destinate a ritrovare la luce solo vent’anni dopo, durante la perestrojka.
Rientrato dal servizio effettivo in marina, il regista riprende il lavoro alla casa di produzione Soyuzmultfilm, riallacciando il filo con la ricerca stilistica e tematica interrotta due anni prima. Sensibile allo spirito delle nuove istanze espressive, spesso considerate anticonformiste, rappresentante a pieno titolo di quel cinema d’autore emerso in seno al “disgelo” degli anni Sessanta, Khrzhanovsky segue tenacemente la propria ispirazione. La sua carriera è costellata da venticinque film tra corti e mediometraggi di animazione, anche di carattere documentaristico, e tre lungometraggi, di cui due in tecnica mista.
Un posto speciale è occupato dal “ciclo puškiniana” che prende vita dalla poesia, dai disegni e dalla vita di Aleksandr Puškin. E ancora, l’amicizia e la collaborazione professionale con Tonino Guerra, figura poliedrica e interlocutore privilegiato lungo l’esplorazione di sottili connessioni che uniscono vita ed espressione creativa, da cui nascono Il leone dalla barba bianca (1995) e Il lungo viaggio (1997).
La profonda conoscenza della cultura russa classica e contemporanea insieme al costante interesse rivolto all’arte letteraria, figurativa e musicale d’oltre confine, fanno di Andrey Khrzhanovsky una personalità eclettica, riconosciuta a livello internazionale. Inoltre il peculiare sguardo verso le contraddizioni umane, legate al rapporto conflittuale con il potere e, al tempo stesso, alla costante ricerca di armonia, attraversa l’intera opera portando sullo schermo tematiche universali. Per questo i soggetti dei suoi film trovano in gran parte un’origine letteraria, magistralmente filtrata da un’ottica personale che rifugge la mera rappresentazione didascalica, affidando all’arte e all’artista un ruolo fondamentale nell’esistenza. Da tale suggestione nasce A Room and a Half (2009), autentico viaggio sentimentale nella forza della poesia attraverso la biografia di Iosif Brodskij. Primo di una trilogia di cui, secondo il progetto originale, Il naso o la cospirazione degli anticonformisti rappresenta la seconda tappa.
Come spesso avviene, anche in questo caso all’attività di regista si unisce quella pedagogica. Oltre all’insegnamento a Mosca, al VGIK e ai Corsi superiori di Regia e Sceneggiatura, ricordiamo quello presso lo School-Studio "SHAR", di cui è co-fondatore insieme ad altri grandi maestri dell’animazione. Inoltre è tra i promotori del network didattico e produttivo che va sotto il nome di “Academy of Animation Art named after Fyodor Khitruk”. Nel 2011, Khrzhanovsky viene insignito del titolo ufficiale "Artista del popolo della Federazione Russa”.
Personaggi
Andrey Khrzhanovskiy
Produttore, Sceneggiatore, Regista
Mosca. Russia
30.11.1939
Regista
Sceneggiatore
Fotografia
Produttore
Andrey Khrzhanovsky (grafia alternativa: Andrej Chržanovskij) nasce a Mosca nel 1939, dal pittore Yury Khrzhanovsky e da Vera Berlinskaja, appartenente a una famiglia di musicisti.
Nel 1962 si diploma all’Istituto nazionale di cinematografia VGIK nel corso di regia tenuto da Lev’ Kulešov e Aleksandra Chochlova. A causa dell’alto numero di studenti, il giovane Andrey viene indirizzato a realizzare il proprio lavoro di diploma presso gli Studi di animazione Soyuzmultfilm. Esce così, nel 1966, There Lived Kozyavin, una graffiante critica alla burocrazia sceneggiata da Gennadij Špalikov, e assolta in extremis dall’allora direttore del VGIK Sergej Gerasimov che la definì come "nostro surrealismo socialista".
Entrato a far parte degli Studi anche in qualità di disegnatore e animatore - allievo, tra gli altri, di Fëdor Chitruk - Khrzhanovsky si dedica al suo secondo cortometraggio, The Glass Harmonica, sul ruolo dell’arte in un mondo governato da corrotti burocrati. Il film, dallo stile grafico ancor più ricco e sperimentale, viene immediatamente censurato e "riposto su una mensola", seguendo l’iter delle opere di numerosi registi dell’epoca destinate a ritrovare la luce solo vent’anni dopo, durante la perestrojka.
Rientrato dal servizio effettivo in marina, il regista riprende il lavoro alla casa di produzione Soyuzmultfilm, riallacciando il filo con la ricerca stilistica e tematica interrotta due anni prima. Sensibile allo spirito delle nuove istanze espressive, spesso considerate anticonformiste, rappresentante a pieno titolo di quel cinema d’autore emerso in seno al “disgelo” degli anni Sessanta, Khrzhanovsky segue tenacemente la propria ispirazione. La sua carriera è costellata da venticinque film tra corti e mediometraggi di animazione, anche di carattere documentaristico, e tre lungometraggi, di cui due in tecnica mista.
Un posto speciale è occupato dal “ciclo puškiniana” che prende vita dalla poesia, dai disegni e dalla vita di Aleksandr Puškin. E ancora, l’amicizia e la collaborazione professionale con Tonino Guerra, figura poliedrica e interlocutore privilegiato lungo l’esplorazione di sottili connessioni che uniscono vita ed espressione creativa, da cui nascono Il leone dalla barba bianca (1995) e Il lungo viaggio (1997).
La profonda conoscenza della cultura russa classica e contemporanea insieme al costante interesse rivolto all’arte letteraria, figurativa e musicale d’oltre confine, fanno di Andrey Khrzhanovsky una personalità eclettica, riconosciuta a livello internazionale. Inoltre il peculiare sguardo verso le contraddizioni umane, legate al rapporto conflittuale con il potere e, al tempo stesso, alla costante ricerca di armonia, attraversa l’intera opera portando sullo schermo tematiche universali. Per questo i soggetti dei suoi film trovano in gran parte un’origine letteraria, magistralmente filtrata da un’ottica personale che rifugge la mera rappresentazione didascalica, affidando all’arte e all’artista un ruolo fondamentale nell’esistenza. Da tale suggestione nasce A Room and a Half (2009), autentico viaggio sentimentale nella forza della poesia attraverso la biografia di Iosif Brodskij. Primo di una trilogia di cui, secondo il progetto originale, Il naso o la cospirazione degli anticonformisti rappresenta la seconda tappa.
Come spesso avviene, anche in questo caso all’attività di regista si unisce quella pedagogica. Oltre all’insegnamento a Mosca, al VGIK e ai Corsi superiori di Regia e Sceneggiatura, ricordiamo quello presso lo School-Studio "SHAR", di cui è co-fondatore insieme ad altri grandi maestri dell’animazione. Inoltre è tra i promotori del network didattico e produttivo che va sotto il nome di “Academy of Animation Art named after Fyodor Khitruk”. Nel 2011, Khrzhanovsky viene insignito del titolo ufficiale "Artista del popolo della Federazione Russa”.