Con gli occhi dell'amore - Il Cieco Che Non Voleva Vedere Il Titanic

A metà tra La Voce Umana” di Rossellini e Dancer In The Dark di Lars Von Trier, il film di Teemu Nikki, finlandese con una nutritissima filmografia alle spalle, parte come un Ricomincio Da Capo in versione decisamente più tragica e finisce con una citazione (che son più citazioni) che qui non sveliamo. Tutti questi riferimenti alla settima arte perché per tutto il corso della storia la passione cinefila del personaggio principale è elemento essenziale al racconto.

Racconto, tra l'altro, strutturato in  maniera affascinante con Petri Polklainen, unico interprete visibile in un mondo dove gli altri pochi appaiono sfocati e senza volto (il personaggio è non vedente e costretto su una sedia a rotelle per una sclerosi multipla). Un sogno ricorrente e una voce dall'altra parte del telefono sono gli altri tasselli essenziali di un percorso che, per la prima parte, può apparire quasi insostenibile ma poi diventa, sui generis, film d'azione, tragedia shakespeariana e grandissima storia d'amore.

Quando poi si scopre che la storia non è realmente accaduta ma l'attore principale è veramente affetto dalla stessa malattia del suo personaggio allora, senza patetismi, il tutto viene ammantato da una poesia rara. Lavoro difficile ma  realmente affascinante.

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