
Doctor Strange
Chi è il Dottor Strange?
Creato nel 1963 dal meraviglioso duo Steve Dikto – Stan Lee (gli stessi di Spider-Man per intenderci), utilizzando le fattezze di Vincent Price, è sempre stato ai margini dell’universo supereroistico almeno agli inizi della sua attività.
Sarà per il carattere delle sue avventure, sarà per il segno lisergico delle tavole, sarà che menava poco rispetto alle sue controparti, ma il colone dell’eponimo della magia, Mandrake ovviamente, era riservato ad una nicchia di appassionati, un po’ come Silver Surfer.
Nel 1978 ha anche avuto il suo bel pilot per una serie della CBS, mai portata a termine, con un improbabile look alla Sinbad e la facciona di Peter Hooten; un prodotto già inguardabile al tempo, figuriamoci oggi.
Però il suo fascino lo ha sempre avuto e l’idea di farci un film è girata a lungo ad Hollywood finché con l’Universo Espanso in mano alla Disney non è divenuta realtà.
La scelta è ricaduta sul “golden boy” del momento: Benedict Cumberbatch, carisma, fascino algido e un “essere al di sopra” che ben si attanaglia al personaggio. Diciamo pure che è nato per il ruolo, grazie anche ad un velo di ironia che lo pervade.
In regia Scott Derickson, nome norreano, ma natali decisamente made in USA, forgiatosi nei thriller/horror e con uno stile davvero interessante. Appare chiaro sin da subito che le influenze che dominano la sua opera sono due: Escher (grafico) e Nolan (regista).
La grande novità del Dottor Strange è la sua estetica. Come per il fumetto ci troviamo di fronte ad un personaggio i cui poteri sono praticamente fuori scala visto che è in grado di manipolare non solo la realtà, ma il tempo stesso. Immaginiamoci il possente Thor con il suo martellone, bloccato in un campo di stasi e messo a testa in giù…
La vera lotta di Strange è quindi contro se stesso, contro i limiti della sua umanità, del suo ego e dei suoi dubbi... se il pensiero è debole, l’azione conseguente sarà debole e fallace.
Ottima quindi la chiave interpretativa del film che unisce una visualità incredibile (come anche il 3D assolutamente stupefacente) ad una complessità interiore e a scelte difficili.
Sarà per questo che il cast è composto da attori a tutto tondo in grado di non essere semplici action figure al servizio di una scazzottata inutile. Oltre a Benedict, abbiamo Tilda Swinton che dà vita all’Antico in maniera superba, Chiwitel Ejiofor, Mordo il discepolo preferito, Mads Mikkelsen, il traditore Kaecilius e Benedict Wong… Wong appunto.
Dottor Strange sarà veramente un’esperienza quasi astrale per tutti quelli che lo vedranno… rigorosamente al cinema!