Hunter Killer: Machismo del secolo scorso… in scatola

Hunter Killer – Caccia negli abissi sembra uscito direttamente dalla “capsula del tempo”, quelle scatole metalliche che si sotterravano negli anni ottanta e novanta per poi essere disseppelite anni dopo e ritrovare oggetti di un’epoca passata.
Ecco nella capsula c’era il film di Donovan Marsh solo con gli attori “scambiati”. Basterebbe sostituire il Capitano Gerard Butler con Bruce Willis, l’incursore Toby Stephens con Steven Segal e l’ammiraglio Gary Oldman con Richard Crenna e il gioco è fatto.
La sceneggiatura trasuda maschia virilità da ogni poro, la stessa Linda Cardellini (si Velma di Scooby Doo) sembra essere il fratello di Val Kilmer. Battutacce senza ritegno, spacconerie senza pudore, gente che si immola come foglie d’autunno e cattivi che digrignano denti e si sparano pose da cartolina… diamine sembra il set Commando.

La storia potrebbe essere un Bond d’annata.
Generale russo, stanco della mollezza del vecchio orso, decide di fare un golpe destituendo il Presidente e cercando di scatenare una guerra affondando un sottomarino americano.
Sommergibile USA viene inviato in ricognizione e il suo eroico comandante, pratico ed efficace, decide di prendere un’iniziativa.
Squadra di supporto a terra, composta da 5 tizi duri come chiodi di bara, si offre per missione delirante tesa a salvare il mondo.
Grossi papaveri al Pentagono si fanno domande e si danno le risposte sbagliate… tranne uno.

Questo gli ingredienti conditi da un gruppo di attori decisamente sopra le righe per le produzioni di questo tipo. E forse è stata proprio questa l’arma vincente che ha dato al film una sorta di allure che lo accosta (grazie anche all’astuta presentazione) a Caccia Ottobre Rosso anche se in realtà è molto più vicino ad Allarme Rosso.
La verità è che non è un film sui sottomarini, ma un film sulla Guerra Fredda. Con Vladimir Putin che si fa fare foto a petto nudo in Siberia mentre spara, pesca, taglia legna e piega padelle a mani nude, non è che gli americani possono starsene li zitti. Trump a torso nudo in pose da Maciste non sortirebbe l’effetto voluto, quindi meglio usare munizioni hollywooddiane, ancora meglio se con protagonisti inglesi, così da lanciare il sasso e nascondere la mano.
Americani ingenui bambinoni!

In ogni caso per chi vuole rituffarsi in quell’atmosfera perduta il filma fa il suo lavoro di intrattenimento e nemmeno male.