L’amica geniale: Saverio Costanzo porta dalla carta alla tv il best seller di Elena Ferrante

Un successo planetario che ha  venduto milioni di copie in tutto il mondo, L’amica geniale di Elena Ferrante, (opera in quattro volumi che include i titoli L’amica geniale, Storia del nuovo cognome, Storia di chi fugge e chi resta e Storia della bambina perduta) racconta l’evoluzione di un’amicizia, appunto, speciale che muove i primi passi in un rione povero del napoletano nei primi anni ’50 e, attraversando crescite e cambiamenti, arriva fino ai giorni nostri. La storia di Elena Greco (detta Lenù), voce narrante del romanzo, e di Raffaella Cerullo (detta Lila) è infatti una sorta di epopea amicale che percorre diverse stagioni di vita e l’Italia intera. L’enorme successo del libro risiede senza dubbio nell’ampiezza di respiro del racconto, nella prosa trascinante, nella scrittura piena e scorrevole della scrittrice (un’identità mai del tutto chiarita) che in quest’opera riesce a tenere insieme le fila di una realtà corale variegata e complessa, entrando però anche con estrema precisione nella caratterizzazione di ogni personaggio descritto, a partire dalle due bellissime protagoniste. Una scrittura che cresce pagina dopo pagina facendo letteralmente animare il rione, rendendo le descrizioni vive, e creando un processo di immedesimazione con il lettore quasi totale, tanto che la dichiarazione più ricorrente tra quanti hanno letto i libri è “vorresti che non finesse mai”.

Adattare un tale caso letterario e una scrittura così densa per il cinema – o la tv – non è mai un’impresa semplice. Eppure, mettendo insieme una serie notevole di forze economiche e produttive (parliamo di una mega coproduzione tra co-produzione HBO-RAI Fiction e TIMvision), L’amica geniale (una serie che andrà in onda su Rai1 a partire da questo autunno e che sarà composta di 32 puntate) diretta da Saverio Costanzo (Private, La solitudine dei numeri primi, Hungry Hearts), sembra aver centrato appieno l’intensità dell’opera della Ferrante (tenendo sempre presente che un lavoro audiovisivo non potrà mai doppiare perfettamente la portata della pagina scritta).

Stando ai primi due episodi (proiettati in anteprima al Festival di Venezia 2018) sembra infatti evidente che il lavoro di casting sia stato brillante (specie per quanto riguarda le due protagoniste Elena e Lila nella versione bambina interpretate rispettivamente da Elisa Del Genio e Ludovica Nasti). Non solo. La regia di Costanzo, assieme a un’ottima fotografia che cattura perfettamente la bellezza dei posti, restituisce fedelmente le atmosfere del rione, le dinamiche relazionali tra le varie famiglie, e l’intensità di sguardo di due bambine legate da un’amicizia tanto longeva quanto speciale.

Una produzione di grandissima qualità, dunque, con un’unica pecca (ovvero la voce narrante e di raccordo al racconto affidata ad Alba Rohrwacher che davvero poco funzionale come scelta), che sarà trasmessa in otto episodi in autunno.