Qualcosa di Nuovo

A distanza di un anno da Latin Lover Cristina Comencini porta sul grande schermo Qualcosa di nuovo, commedia frizzante e divertente tratta dalla sua pièce teatrale La Scena.

Che la complessità dell’universo femminile sia uno di quei misteri difficili da risolvere non è un segreto per nessuno, figuriamoci poi per il sesso maschile che, senza capire dove esattamente stia andando, viene inevitabilmente risucchiato nel tanto affascinante, quanto intricato, labirinto emozionale delle donne.

La regista romana, raccontando la storia di due amiche quarantenni profondamente diverse tra loro e allo stesso tempo complementari, con una buona dose di umorismo e autoironia entra nel mondo sfaccettato del pianeta Venere. Lucia è una cantante jazz piuttosto algida che ha incassato una lunga serie di delusioni amorose e non vuole più saperne di uomini. Maria, che invece ha avuto due figli dal marito poi fuggito con la baby sitter, è svampita e leggera, e portandosi a letto chiunque gli passi sotto tiro è convinta che prima o poi troverà il principe azzurro. A scompaginare le carte in tavola ci penserà Luca, schietto, energico e… diciannovenne.

La strana coppia formata da Lucia e Maria è il punto di forza del film, mettendo in scena insicurezze, pulsioni, contraddizioni e sovrastrutture mentali delle due protagoniste, la Comencini dipinge un ritratto femminino a tutto tondo che catturerà infatti lo spettatore fin dai primi minuti di proiezione. Il duo Paola Cortellesi e Micaela Ramazzotti funziona a perfezione, la scansione ritmica della loro sintonia sembra guidata da un metronomo, non a caso una delle sceneggiatrici - insieme alla stessa Cortellesi e alla Comencini - è Giulia Calenda che, oltre ad essere figlia della regista, è anche direttrice d’orchestra. In questa armonia tra attrici si inserisce l’esordiente Eduardo Valdarnini, che come l’ultima tessera di un puzzle risulterà fondamentale per completare la costruzione di tutti i personaggi.

A dimostrazione che la comicità non richiede la gratuità di linguaggi sboccati né tanto meno la presenza di gags volgari, si può affermare che, nonostante il sesso ricopra un ruolo importante nel film, in Qualcosa di Nuovo si ride di gusto senza il trito ricorso alla scurrilità. Sì, perché grazie alle tante battuta ben calibrate e scevre da volgarità, e alle esilaranti situazioni equivoche in cui le due amiche si imbattono, il divertimento è assicurato fino all’ultima immagine. Il lavoro di Cristina Comencini mette dunque di buonumore, intrattiene e, sotto sotto, fa anche riflettere sulle opportunità di cambiamento che la vita a volte offre.

In fin dei conti, il film suggerisce che ogni donna potrebbe incontrare un toy boy con cui confrontarsi, e perché no, perfino lasciarsi alle spalle per un momento quei meccanismi di difesa e quelle pseudo certezze costruite negli anni come fossero fortezze inespugnabili che, a ben vedere, così inespugnabili poi non sono.