Truman - Un vero amico è per sempre

Preparate i fazzoletti: con Truman – Un vero amico è per sempre ci si commuove nel modo in cui solo i bei film sanno farci commuovere. Si piange senza forzature, senza la presenza di scene volutamente strappalacrime. Ci si emoziona perché tutto, dalla sceneggiatura ai dialoghi, dalle tematiche trattate ai due meravigliosi protagonisti, suscita una fortissima empatia.

Vincitore di cinque Premi Goya – gli Oscar spagnoli – e del Premio per il Migliore Attore ex-aequo a Ricardo Darin e Javier Cámara al San Sebastian Film Festival, forte di un successo che lo porterà ad essere applaudito in tutto il mondo, il 21 Aprile 2016 arriverà al cinema il nuovo film di Cesc Gay, già regista di Una pistola en cada mano e En la ciudad.

Una splendida storia di amicizia e di coraggio che racconta la lotta interiore di due uomini, amici di lunga data, riuniti dopo tanti anni dalla malattia di uno dei due.

Julián (Ricardo Darin), attore di teatro, seduttore e tuttora seducente, ha un tumore contro cui ha combattuto per un anno ma che sembra non lasciargli speranze. Più che l'imminente dipartita lo angoscia il destino del suo amato quadrupede, Truman, un bullmastiff pacioso che segue il padrone in ogni dove. Vuole trovargli una famiglia adottiva e al contempo chiede al veterinario come reagirà e come può aiutarlo a superare il futuro lutto, in un'estrema dimostrazione di lealtà, amore e rispetto.

Tomás (Javier Cámara) vive da tempo in Canada e si reca a Madrid per trascorrere alcuni giorni con il suo amico. Il loro è un incontro intenso e doloroso, fatto di battute e prese di coscienza, in un toccante alternarsi di dramma e humour, perfettamente calibrati tra loro grazie alla sceneggiatura scritta ad arte.

Truman – Un vero amico è per sempre parla di tante cose, affronta diverse tematiche senza farne un asettico pot pourri ma donando ad ogni tassello il giusto peso, la giusta configurazione, dando vita, in conclusione, ad un affresco commovente come non mai.

Ammiriamo la forza d'animo di chi si prepara a passare a miglior vita e di chi cerca di affrontare con coraggio l'addio e la perdita. Le lacrime lasciano il posto al sorriso in una danza armonica ed emozionante fatta di sentimenti variopinti, di paura e dolore, risate e confessioni, proprio come la vita stessa.

La negazione dell'accanimento terapeutico, argomento quanto mai attuale, aleggia sul film ricordando l'importanza della libera scelta e le parole di Julián non potrebbero essere più vere: “non voglio passare quello che mi resta a fare avanti e indietro dall'ospedale”. Come dargli torto? Ecco che allora andare a trovare il figlio ad Amsterdam, cercare un nuovo padrone per Truman o bere e divertirsi in un pub, sembra un'alternativa assai valida all'ennesimo ciclo di chemioterapia. Julián ha fatto pace con se stesso e con la sua decisione ma l'amico e la cugina Paula sono restii ad accettarla.

Sulle note nostalgiche di un brano rock argentino, i due amici si confidano, si confrontano, si abbracciano e si confortano, sorridono e piangono. Trascorrendo insieme i giorni più intensi della loro vita.

Con estrema delicatezza, con quella giusta dose di ironia che smorza la drammaticità di alcune sequenze, il film esplora l'animo umano, complici anche gli intensi primi piani con cui il regista svela le emozioni dei suoi protagonisti.

Non è un caso che i due attori abbiano vinto a pari merito: le loro sono interpretazioni di rara bellezza e intensità, la bravura e l'assoluta spontaneità e sincerità con cui interpretano i rispettivi personaggi sono innegabili. Il seduttore Julián ed il razionale Tomás, rimarranno impressi a lungo nella nostra memoria. Parola di testimone.

Il cagnone che dà il titolo al film sembra rimanere apparentemente in disparte per poi guadagnarsi il finale, forse prevedibile ma indubbiamente commovente.

Splendida la scena d'amore, comica quella all'agenzia funebre, straziante quella dell'abbraccio tra padre e figlio. Il film di Cesc Gay suscita un tripudio di emozioni e si fa amare per la profondità con cui narra una storia universale di amicizia e compassione.

Una volta si diceva “un diamante è per sempre”. In certe situazioni, più che mai, è il caso di dire che "un vero amico è per sempre", peloso o umano che sia.