X-Men: Apocalisse

E alla fine ci siamo. Tanto ha fatto e tanto ha brigato, ma alla fine Bryan Singer è tornato dove voleva lui: agli X-Men che devono gestire poteri di classe Omega.

La follia di Superman aveva allontanato il regista newyorkese per 10 anni dal franchise. La cosa, come tutti i fans ben ricorderanno provocò il terribile terzo, e conclusivo, episodio della prima saga – il punto più basso dei Figli dell’Atomo – con il ritorno a casa del figliol prodigo e l’azzeramento narrativo di Giorni di un futuro passato, tutto torna al suo posto, seppur con altri attori e in altro contesto.
Ovviamente il tutto spostato nella ormai usuale visione retrò (anni 80).

La saga di Apocalisse viene qui condensata in due ore e mezza e risolta ovviamente in maniera filmica.
Non me ne vorranno i puristi, ma è molto meglio così. Il personaggio di Apocalisse nel fumetto è praticamente una sorta di presenza costante in via diretta ed indiretta (Sinistro), con le sue macchinazioni sottili e con gli attacchi più espliciti.
Qua si può godere di una storia ben orchestrata e fruibile a tutti senza per forza possedere un master in “Marvel Universe: X-Men”, cosa che sarebbe stata conditio sine qua non, senza questa scelta.

Singer, come al solito sfrutta al meglio l’intero gruppo cercando di tratteggiare il carattere di ogni singolo personaggio senza lasciare nulla indietro. Certo è chiaro che ha dei “preferiti”, vuoi per spessore attoriale, vuoi per il ruolo, ma cerca comunque di dare ad ognuno i suoi 5 minuti. L’unica nota stonata di tutto questo è Wolverine, un personaggio chiaramente fuori contesto buttato lì al solo scopo di utilizzarlo nei trailer e nei credits… un po’ triste.

Per chi, comunque, fosse all’oscuro dei capisaldi della trama, ritroviamo la scuola per Giovani Dotati del professor Xavier con dei studenti ben noti, seppur più giovani: Ciclope, Marvel Girl, Bestia, Quicksilver. Di fronte ad una minaccia planetaria del tutto nuova: Apocalisse, i mutanti faranno fronte comune tanto da indurre Mistica a tornare all’ovile portando con se Nightcrawler.
Dall’altra parte della barricata Apocalisse ha creato i suoi 4 cavalieri arruolando tra le loro fila, oltre a Tempesta, Angelo e Psylocke… Magneto.
Scontro inevitabile, ma si può fermare qualcuno che ha il potere di manipolare la materia a piacimento?

Cosa possiamo dire? Ci sarebbe stato spazio per molto altro? Sicuramente si, ma anche Tom Bombadil è scomparso dal Signore degli Anelli e dopo il primo shock nessuno ne ha più parlato.
Psylocke (e Olivia Munn) è sprecata? Sicuramente si, visto che l’unica cosa che fa è lanciare occhiate e battersi un po’, ma probabilmente la rivedremo.
Ci sono troppe sottotrame buttate lì (Calisto) senza essere approfondite? Si, ma forse è arrivato il momento di far crescere questo franchise, che peraltro è quello con le maggiori potenzialità, con spin-off (dai Deadpool, non lo si può considerare tale) e qualche serie TV, visto che la Fox ha anche i canali per farlo.