Zanna Bianca, il capolavoro di Jack London in versione animata

Dopo numerose trasposizioni cinematografiche in live action, l'intramontabile storia di Zanna Bianca rivive nel film di animazione di Alexandre Espigares, un vero e proprio omaggio non solo al cinema western, in particolare di Sergio Leone – come ha specificato lo stesso regista - ma anche alla pittura degli inizi del 900, cui i paesaggi e gli stessi personaggi, dai lineamenti scolpiti come fossero sculture, si rifanno in tutto e per tutto, sfruttando ombre e chiaroscuri e mostrando pennellate decise ma dai colori tenui.
Non a caso il regista è anche un animatore di grande esperienza che ha lavorato per Happy Feet 2, Tarzan, la serie tv Star Wars: The clone wars ed ha contribuito agli effetti visivi, tra gli altri, di Iron Man 3 e Now you see me – I maghi del crimine.

L'impianto stilistico è decisamente innovativo perché gli umani, che inizialmente sembrano avere movenze e lineamenti assai rigidi, pian piano acquistano una loro personalità, lasciando da parte la nitidezza delle forme, cui siamo ormai abituati, ma restituendo immagini dal sapore antico.

Opportunamente edulcorato in vista del target cui è destinato, il primo lungometraggio del regista lussemburghese, già vincitore dell'Oscar per il Miglior cortometraggio di animazione con Mr. Hublot, è un concentrato di splendidi paesaggi che trasportano tra le montagne impervie e le fitte foreste dello Yukon, di personaggi vividi e ben delineati e di istinto. Quello del protagonista a quattro zampe che nel corso della sua vita impara a confrontarsi con bestie feroci, antagonisti da sottomettere, umani da cui difendersi ed altri a cui destinare il suo affetto.

Tra le disavventure dell'incrocio tra cane e lupo, Zanna Bianca è anche costretto ai combattimenti con altri cani feroci che, di volta in volta, sconfigge, arricchendo l'avido Beauty Smith. A questo proposito, il film è portavoce dell'ENPA per la campagna a tutela dei cani ex-combattenti. La realtà è purtroppo molto attuale ed ogni anno numerosi animali feriti vengono recuperati e reinseriti; le adozioni di questi poveri quattrozampe sono infatti assolutamente possibili e donano loro una nuova vita.

Accompagnata dalla musica della Filarmonica di Lussemburgo, l'intramontabile storia di Zanna Bianca approda sul grande schermo in una veste nuova, emozionante e poetica come lo furono a suo tempo i romanzi di Jack London. Il coraggio, la libertà e l'avventura che hanno entusiasmato generazioni di lettori prendono vita al cinema, con la voce di Toni Servillo che accompagna il protagonista da cucciolo, fino alla sua amicizia con il capo tribù Castoro Grigio e con lo sceriffo Weedon Scott.

Molte parti e soprattutto molte scene cruente sono state eliminate in favore di un racconto più semplice ma comunque di grande impatto: come in un vero e proprio romanzo di formazione, il protagonista a quattro zampe si rapporta con i suoi simili e con gli umani, che impara poco a poco a conoscere, nel bene e nel male, per scoprire che più di tutto il resto, per lui, è importante il richiamo della foresta, lo stesso che dà il titolo al romanzo di London, dai più considerato il seguito di Zanna Bianca.

E su tutto, una grande verità, che la voce di Toni Servillo scandisce all'inizio del film: “Il bene è nelle cose che infondono gioia, il male in quelle che provocano danno”.