Snowden (2016)

3 Dicembre 2016    18:10

Andrea Boggione

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Snowden” è un film di Oliver Stone, regista famoso per aver diretto film come “Platoon”, “JFK”, “Nato il 4 Luglio”, e molti altri. Un grandissimo regista che spesso nei suoi lavori “nasconde” qualche critica verso il suo Paese, in particolare nei sui film che trattano la guerra del Vietnam a cui ha anche partecipato in prima persona e nella Trilogia dei Presidenti. Una caratteristica che troviamo anche nel suo ultimo lavoro ovvero “Snowden”: il film racconta la storia vera di Edward Snowden, un ex agente della CIA, che quando lavorava per l’agenzia rimase fortemente scioccato dal fatto che tutti noi siamo sempre controllati attraverso i nostri computer, cellulari ecc. Per questo motivo decide di far sapere al mondo che tutti noi non abbiamo libertà rivelando tutto ciò in diretta mondiale aiutato da giornalisti britannici e mettendosi contro il governo del suo Paese. per questo motivo Edward Snowden è stato accusato di controspionaggio ed è considerato un traditore dal governo americano.

Il cast del film è composto da nomi di spicco, alcuni dei quali mi hanno spinto ad andare al cinema: ci sono Rhys Ifes che interpreta il capo di Snowden alla CIA, Zachary Quinto e Tom Wilkinson due giornalisti britannici, e poi due piccole parti di Melissa Leo e Nicolas Cage (quest’ultimo è un attore che spesso non mi piace, ma in questo caso l’ho trovato perfetto nel ruolo assegnatogli da Stone, uno dei pochi che riesce a farlo recitare come si deve), e ultimo, non per importanza il protagonista Edward Snowden, interpretato veramente bene da Joseph Gordon-Levitt, anche lui all’inizio della carriera non lo apprezzavo più di tanto, ma mi ha fatto ricredere con film come “50 e 50” e “The Walk”, dove è veramente bravo. Ma torniamo alla recensione di oggi: Edward Snowden nel film è descritto come una persona delicata, gentile e molto intelligente, con idee conservative, caratteristiche che convincono il suo capo Corbin O’Bryant ad assumerlo, anche per mancanza di cervelli straordinari alla CIA. Una scelta che si rivelerà fatale per l’agenzia, che porta Edward ha diventare un altro uomo, considerato da alcuni un traditore e da altri un eroe. 

Il film non è stato facilmente realizzabile, tutto è cominciato con i legali russi di Snowden che si sono messi in contatto con Stone, quest’ultimo evidentemente interessato al progetto ha cominciato a cercare finanziamenti, ma è stato un lavoro lungo e complicato, in America non è riuscito a trovare nemmeno un finanziatore, anche perché sono abituati a finanziare film sul loro paese che anche se parlano di qualcosa di negativo sugli USA alla fine riescono a trovare qualcosa di positivo come ad es. i lavori di Spielberg, ma non “Snowden”. E’ tutto ciò spiega i continui rinvii dell’uscita del film in sala, e in particolare negli Stati Uniti, dov’è risultato un flop, ma credo che pochi li l’abbiano distribuito, mentre credo che Stone lo sapesse già e abbia puntato di più sugli incassi europei.

Comunque “Snowden” è in tutti i sensi un biopic, dato che è tratto da una storia vera, nonostante ciò Stone ha dovuto sicuramente romanzare qualcosa per rendere il tutto più apprezzabile sul grande schermo, come ad es. il personaggio di Corbin, interpretato da Rhys Ifes, che sembra un mix di caratteristiche di diverse persone reali. 

Oltre ad essere un film biografico “Snowden” è anche un film politico, nonostante sia collegato ad un cinema d’intrattenimento, anche per avvicinare più persone al film, solo che a differenza di film come “The Truman Show”, “James Bond”, “Spy Game” pellicole in qualche modo collegate alle vicende che accadono in “Snowden” (nel primo viene trattato il fatto di essere controllati, negli altri viene trattato il lavoro degli agenti segreti), sono però storie fantastiche e non basati su eventi reali. Certe cose che si possono vedere nel film sono anche scioccanti, come ad esempio l’essere a conoscenza di certe cose e andare avanti lo stesso fregandosene. Infatti dopo aver visto il film può capitare che ti si crei una certa ansia anche solo mentale, ma facilmente la si perde perché alla fine tutti noi stiamo al loro sporco gioco, non ci importa se siamo controllati perché nella nostra testa diciamo: “Tanto non abbiamo nulla da nascondere”, ma non è questo il punto, non per forza dobbiamo nascondere qualcosa per poter avere la nostra privacy, perché ognuno di noi almeno nel privato dovrebbe essere sicuro di stare da solo e libero. Io sono dell’idea che il fatto che ci continuino a controllare sia illegale, ma d’altro canto se chi ha potere non decide di spegnere l’interruttore e fa cessare tutto questo controllo non possiamo fare molto per cambiare le cose, non bisognerebbe comprare computer, telefoni ecc. per essere veramente liberi, ma al giorno d’oggi e quasi impossibile vivere senza. 

Comunque torniamo al film: “Snowden” in sintesi è un bel film, come voto mi sento di dargli un 7, film che però deve essere letto in un certo modo, infatti, “nasconde” una forte denuncia sociale che spero e non credo passi inosservata. Ma è un bel film per l’ottima messa in scena di Stone che inoltre dirige come sempre benissimo gli attori, tutti in parte, inoltre ho apprezzato la fotografia e la colonna sonora. Naturalmente ha qualche piccolo difetto che non lo rende un film da 8, ma credo che Stone non volesse creare un capolavoro, ma cercava di riportare in auge una storia di pochi anni fa senza farla finire nel dimenticatoio, e per me in generale Stone ha fatto un bel lavoro.
Insomma un biopic coraggioso per i temi trattati, diretto da un grandissimo Oliver Stone, che vuole farci conoscere la storia di un uomo che ha deciso di rischiare la propria vita per dire al mondo solamente la verità.