25 Ottobre 2017    16:35

flyanto1

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"Brutti & Cattivi" del regista Cosimo Gomez, è una commedia "noir" in cui una banda di ladruncoli disabili decide di attuare un grosso colpo presso un banca dove sono riposte le ingenti somme di denaro sporco della locale mafia cinese. Vi riescono felicemente ma da questo momento in poi per tutti i componenti della gang inizierà una serie di svariati avvenimenti che cambierà a tutti la propria esistenza.
Presentato quest'anno all'ultima Mostra del Cinema a Venezia, "Brutti & Cattivi" ha riscosso un notevole successo tra la Critica ed il pubblico stesso, suscitando nello stesso tempo però anche molteplici giudizi negativi, nonchè aperte accuse, in quanto film "insensibile" nei confronti delle condizioni delle cosiddette "categorie protette" o dei portatori di handicap. In realtà il film va oltre e nel suo essere così "trash" e non "politically correct" esso risulta alquanto geniale nel suo insieme, oltre ad essere ben girato ed interpretato e provvisto di una storia dove vengono evidenziati e condannati più i difetti morali degli individui, che quelli fisici. Prendendo un poco spunto dal precedente e ben più acclamato "Brutti, Sporchi & Cattivi" d Ettore Scola, il film nel suo complesso deve essere inteso come una satira assai graffiante e cinica nei confronti di tutta la Società contemporanea, composta da individui gretti, attaccati sordidamente al denaro (guadagnato ovviamente con facilità) e dal punto di vista della morale alquanto poco esemplare. Questa pellicola di Gomez, inoltre, funziona bene perchè è divertente, molto ironica, sebbene provvista di alcune battute un poco forti che, comunque, non stonano e sono confacenti alle situazioni, e provvista di personaggi strampalati, a guisa di "macchiette", ripeto, molto ben interpretati. Claudio Santamaria, Sara Serraiocco e Marco D'Amore, per citarne solo tre, in mezzo ad un'ampia schiera di comparse e non, dello stesso livello. Certamente è un film che per situazioni e plot stesso può non incontrare larghi consensi tra la maggior parte del pubblico, ma sicuramente verrà apprezzato da coloro che ne riusciranno a comprendere il senso, riconoscendo al suo regista l'originalità nonchè il coraggio a rappresentarlo.
Consigliabile ma non a tutti.