27 Settembre 2018    18:06

flyanto1

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Nel panorama delle commedie francesi in programmazione nelle sale cinematografiche in questo periodo, c’è “Un Figlio all’Improvviso” che, come si evince dal titolo stesso, tratta l’argomento della maternità inaspettata. Più precisamente, qui, si tratta di paternità perché infatti al consorte di una coppia agiata sulla sessantina di anni un giorno si presenta un giovane sordo dichiarandosi come suo figlio in seguito ad una precedente relazione occasionale dell’uomo. A quest’ultimo la notizia giunge non solo inaspettata ma anche del tutto improbabile perché egli mai (o solo una volta) ha tradito la moglie. Inoltre, il giovane si dimostra abbastanza invadente ed addirittura si fa raggiungere dalla propria compagna, a sua volta ipovedente, con un grosso cane guida e per giunta incinta cosicchè l’uomo mal sopporta questa, per lui, situazione assurda, non accettando nemmeno del tutto il fatto che i due giovani siano affetti da handicap fisici. La moglie, invece, dopo le prime ed ovvie perplessità sulla situazione, si fa, invece, conquistare subito dal ragazzo e dal suo profondo  bisogno di affetto a tal punto che in lei scatta improvvisamente il proprio naturale istinto materno mai rivelato in quanto la coppia è priva di figli. Così il consorte si ritrova solo, senza più alcun sostegno morale o complicità nella sua ostinata lotta contro il nuovo/i nuovi  arrivato/i ……

Firmata dal duo Vincent Lobelle e Sébastien Thiery (qui in veste anche di attore nella parte del presunto figlio sordo) “Un Figlio all’Improvviso”, seppure leggera e poco realistica, risulta una commedia assai gradevole e divertente dove l’ilarità viene suscitata dalle situazioni in sé piuttosto al limite e quasi paradossali e dai personaggi stessi che, a guisa di macchiette, si presentano con delle caratteristiche mimiche facciali e comportamentali (soprattutto la coppia dei giovani)  che acuiscono la generale atmosfera di assurdità e di facezia. l’assurdo ed il faceto. C’è anche da aggiungere che la coppia più anziana è interpretata da Christian Clavier e Catherine Frot  che sono due ottimi attori comici francesi, già noti al pubblico, che contribuiscono in maniera notevole ad innalzare il valore della pellicola, riuscendo anche a sdrammatizzare il delicato tema della disabilità ed a  rendere il film un garbato divertissement del tutto consigliabile.