22 Maggio 2018    18:39

flyanto1

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"Parigi a Piedi Nudi" è la divertente commedia firmata dal duo Fiona Gordon e Dominique Abel che, a due anni dalla sua ultimazione, è uscita finalmente in questi giorni nelle sale cinematografiche italiane. Essa racconta della protagonista Fiona che, residente in un paesino sperduto ed innevato del Canada, in seguito alla richiesta di aiuto che ha ricevuto dall' anziana zia Marta, da decenni trasferitasi a Parigi, parte immediatamente alla volta della capitale francese al fine di soccorrere e risolvere la questione della suddetta parente. Quest'ultima, infatti, in quanto parecchio smemorata e per la sua età ormai troppo avanzata, dovrebbe vivere in una residenza per anziani i suoi ultimi anni di vita, ma la donna non vuole e pertanto spera nell'aiuto della nipote mentre, nel frattempo, cerca di non farsi mai trovare nella propria abitazione dagli assistenti sociali. E' così, una volta approdata a Parigi, dopo una serie di avvenimenti, per lo più contrattempi, Fiona non trova la zia in casa e conseguentemente si mette alla sua ricerca. Nel corso del suo 'peregrinare' in città la protagonista si imbatterà in altri accadimenti, come quello di fare la conoscenza  di un senza tetto il quale si innamora subito di lei, ricambiato poi a sua volta. Prima di ritrovare la zia e congiungersi anche con il nuovo e 'particolare' spasimante, Fiona vivrà altre innumerevoli avventure....

Una commedia ben girata e con un ritmo ben cadenzato che la confina entro i termini tempistici adatti al suo svolgimento, "Parigi a Piedi Nudi" è molto divertente e la sua sottile e sempre garbata ironia richiama immediatamente quella del precedente comico francese Jacques Tati e del più recente e contemporaneo regista finlandese Aki Kaurismaki per ciò che concerne soprattutto le situazioni paradossali ma non la sua velata malinconia. Al di là di ciò, questa pellicola è immersa in un'atmosfera surreale e poetica allo stesso tempo che la rende particolarmente gradevole e piacevole ed accettabile nella sua assurdità.

Gli interpreti, tutti i tre principali e, cioè, i due registi stessi (qui, appunto, in veste, anche di attori) ed Emmanuelle Riva (purtroppo deceduta l'anno scorso) nella parte dell'anziana zia Marta, rendono ancor più divertente il film e si dimostrano quanto mai adatti ai loro ruoli di individui fuori da ogni contesto ed immersi nel proprio stralunamento ingenuo e sognatore.

Sicuramente consigliabile.