26 Febbraio 2018    12:52

flyanto1

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"Il FIlo Nascosto", candidato all'Oscar di quest'anno (anche per l'ottima interpretazione dell'attore Daniel Day-Lewis), racconta la storia di un famoso e talentuoso couturier che nella Londra degli anni '50 crea splendidi, raffinati e costosi abiti per le signore dell'alta società provenienti da tutta Europa. Bell'uomo, soprattutto affascinante nei modi e nel relazionarsi alle sue clienti, oltre al fatto di essere un creatore originale ed un fuori classe nel campo della creazione e pertanto ambito da tutte le donne, il protagonista, scapolo, è anche un uomo molto preciso, quasi maniacale, lunatico (come si confà ai grandi artisti) e spesso stanco della routine e della banalità in generale. Presso l'atelier dove lavora egli è circonato da fidate ed ottime sarte e collabora per ciò che riguarda la gestione della Maison con sua sorella, una zitella algida, molto severa ed in pratica all'unisono con il suddetto fratello. Di tanto in tanto l'uomo si 'incapriccia' di qualche bella donna di cui però presto si stanca e conseguentemente lascia (o fa lasciare dalla sorella). Un giorno, in un momento di sua crisi e stanchezza personale, egli trascorre qualche giorno nella dimora di famiglia in campagna dove, in un lounge bar, incontra una cameriere che lo affascina immediatamente. Ovviamente ricambiato, il famoso sarto inizia con la giovane donna, peraltro un poco goffa nei modi, una relazione sentimentale in cui però egli, come sempre preso più dal suo lavoro creativo, è altalenante riguardo l'attenzione nei confornti della compagna, mentre quest'ultima, ormai insediatasi, anche fidicamente, nella vita e nella casa dell'uomo, si attacca sempre di più a lui, divenendo estremamente gelosa delle altre donne, ed addirittura dell'attività sartoriale che assorbe così tanto e profondamente il proprio compagno. A questo punto, ella inizierà, a escogitare ogni mezzo al fine di mantenersi stretto a sè il suo amato....
Il film, risutla molto ben girato e soprattutto ben interpretato, con un Daniel Day-Lewis che spicca in maniera eclatante su tutti gli altri attori. Inoltre, l'epoca degli anni Cinquanta ed il mondo della moda di quel periodo sono riprodotti alla perfezione e con accuratezza, uniti, peraltro, ad una splendida fotografia che ritrae in maniera suggestiva, quasi fossero dei dipinti, tutte le scene (per la sontuosità e la bellezza degli abiti, seppure di epoche diverse, e delle loro prove, "Il Filo Nascosto" rimanda un poco a "L'Età dell'Innocenza" di Martin Scorsese e, peraltro, sempre con Daniel Day-Lewis) e così dal punto di vista stilistico non vi è nulla da obiettare, anzi, proprio il contrario. Ma nel suo insieme il film risulta troppo patinato ed affettato e ciò, unito alla lunga durata della pellicola, appesantisce un poco l'opera, svilendone, purtroppo, il valore. In più e a ciò si aggiunge la scarsa veridicità della trama, almeno per ciò che concerne alcuni aspetti di essa, e l'eccessiva impronta romantica, "Il FIlo Nascosto" perde molti punti a suo favore. E ciò è un vero peccato per un'opera che, scevra da questi 'sovracarichi' , sarebbe stata perfetta in tutte le sue parti.