2 Luglio 2018    17:15

flyanto1

0,0   (su 0 voti)

Accedi per votare!

“L’Albero del Vicino – Under the Tree” del regista Hafsteinn Gunnar Sigurosson costituisce ‘il pomo della discordia’ tra due famiglie vicine di casa nella storia qui raccontata. Poiché un albero getta una grande ombra, oscurando gran parte del giardino dell’abitazione di una coppia di mezza età, quest’ultima vorrebbe che la famiglia accanto, possessore dell’albero, lo sfrondasse un poco così da avere più spazio illuminato dal sole. Essa, composta da due anziani che al momento ospitano in casa il figlio cacciato dalla propria moglie a causa di un tradimento, si impuntano a non soddisfare la richiesta dei vicini per non rovinare la loro pianta e per un’altra motivazione personale legata proprio alla suddetta pianta. Da ciò seguiranno svariati dispetti e ripicche reciproche che coinvolgeranno entrambe le famiglie e soprattutto condurranno al peggio la situazione, per non dire addirittura alla tragedia, 

“L’Albero della Vita” è una sorta di commedia ‘noir’ che attraverso l’ironia sottile ed alcune scene esilaranti presenta in realtà una situazione generale parecchio tragica. Intanto, ogni protagonista della storia, chi più, chi meno, si trova in una situazione personale già di per sé piuttosto problematica, ma quello che conduce il tutto a deflagrare in una ferocia e violenza inaudite, è proprio la caparbietà, l’orgoglio e la cattiveria insita umana che fanno sì che ogni esponente della vicenda incontrerà una fine cruenta ed irreversibile che gli cambierà per sempre in peggio  l’esistenza. Sigurosson in non oltre 90 minuti riesce perfettamente a condensare la storia e la sua tematica attraverso una regia lucida, ben scandita ed all’insegna dell’essenzialità. Un’opera, dunque, molto ben riuscita che induce lo spettatore, divertendolo anche in parte e sia pure amaramente, a riflettere sulla, a volte, stupidità  umana e sulle conseguenze a cui essa può portarlo.