19 Marzo 2017    09:02

MattMus89

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Non è mai troppo tardi per trovare la pace. 
L'ho capito ieri sera, al cinema, guardando Wolverine negli occhi. Un viso stanco, un corpo stremato, dopo una vita a tirar fuori gli artigli e a convivere con il deserto che gli si è creato attorno in 17 anni di storia. 

Le persone vanno e vengono. 
Le sue donne sono morte, i suoi compagni di battaglia pure, il suo mentore non c'è più. Uno dopo l'altro, attorno a Wolverine sono caduti, lasciandolo solo, a combattere a oltranza per una vita che non avrà mai. 

E' proprio in quel deserto che spunta qualcuno che gli salverà la vita: un corpo di metallo, una voce che parla poco ma lacera più dell'adamantio. 

"Logan - The Wolverine" ci ribadisce che la vita non guarda in faccia a nessuno: prende quello che vuole a prescindere da ciò che meritiamo di avere. Però, poi, seppur all'ultimo, arriva sempre la possibilità di sentirsi vivi davvero: per tante persone fortunate questo accade per anni, giorno dopo giorno; per altri, è un rollercoaster con più sconfitte che vittorie. Infine, ci sono coloro che solo all'ultimo riescono a trovare la pace, dopo una vita di rimorsi, rimpianti e sofferenza. Ed è precisamente lì, alla fine di questi 17 anni di rabbia e lutto, che Wolverine il mutante troverà se stesso, e potrà definitivamente ritrarre gli artigli ed essere, seppur per pochi attimi, un uomo, semplicemente Logan.