Suicide Squad è un cinecomics dei migliori, di certo il più riuscito di casa Dc negli ultimi anni.
Rutilante, caustico quanto basta, ma anche "rassicurante", per appassionati e famiglie.
I personaggi sono ben tagliati, il ritmo frenetico e poser quanto basta perché non risulti stucchevole. Non c'è alcuna morale se non ti impegni a volercela trovare ad ogni costo, e se proprio ce ne fosse una sarebbe che "Gomorra non è un quartiere di Cartoonia", perché questo è, in definitiva, il film sulla Suicide Squad, un cartone animato violento senza esagerare, ammicante e multigenere.
La regia di David Ayer è solida, senza sbavature come deve esserlo un cinecomics di buona qualità. Chi si aspettava di trovarci Arancia Meccanica è tanto in malafede quanto i critici di Nolan, chi invece si aspettava di trovarci ritmi e argomenti della SS fumettistica ha vissuto in un eremo nell'ultimo anno.
Trascurabili errori di sceneggiatura (limitati ad alcune cose date per scontate e non spiegate nel dettaglio) non inficciano in alcun modo una buona trama che non stravolge l'impianto fumettistico di base, laddove per fumettistico non si intende cacciarone o facilone, al contrario questo è un buon film d'azione, con un partèrre di tutto rispetto che non va mai sopra le righe.
Senza voler svelare nulla della trama, che comunque ben conosciamo, sono deliziosi i cameo di Ben Affleck ed Ezra Miller, Bats e Flash di BvS e del futuro Justice League.
Per fare un paragone musicale molto in voga, Suicide Squad è adorabile quanto il surf-punk dei Limp e dei Linkin con una robusta dose del metal dei System.
Ah, ci sono anche i coriandoli delle Spice e del loro memorabile tormentone amoroso.
Destinato a diventare un classico dei cinecomics.
Margot è bellissima e distribuisce lungo tutto il film una sana e gioiosa imperterrita pazzia.
Il vero e proprio leitmotiv del film.