Spagna: il Festival del Cinema Fantastico a Sitges

L’appuntamento con la 49° edizione del Festival Internacional de Cinema Fantàstic de Catalunya è dal 7 al 16 ottobre nella cornice della famosa località balneare a mezz’ora di treno a sud di Barcellona. Sitges, che vanta vestigia dell’arte modernista degli anni Trenta del secolo scorso, e che registra gli immobili più cari di Spagna, è passata da cinquemila a trentamila abitanti negli ultimi trent’anni.

Durante dieci giorni si trasformerà nella capitale mondiale del cinema fantastico con una media di cinquanta spettacoli al giorno, proiezioni all’aperto, vetrine di merchandising, bancarelle di libri, riviste e dvd. Oltre duecento titoli in catalogo, e circa trecento includendo i corti, suddivisi in una dozzina di sezioni. Almeno quattro i concorsi ufficiali, e quello principale, Oficial Fantàstic, comprende trenta film con una media di quattro visioni stampa al giorno che si tengono nell’Auditori Melià Sitges, (circa 1.600 poltrone), dove le proiezioni iniziano alle 08.15 e l’ultima all’una del mattino.

Difficile trovare famosi registi o attori del cinema di fantascienza che non abbiano visitato Sitges negli ultimi cinquant’anni. Il tappeto rosso si apre quest’anno con gli omaggi a Max Von Sydow e a Christopher Walken: il primo riceverà il Gran Prix Honorific la sera dell’inaugurazione, il secondo durante il Gala di chiusura. Walter Koenig, uno degli interpreti di “Star Trek”, la saga che compie cinquant’anni e alla quale il Festival dedica il libro Donde nadie ha llegado antes, (Dove prima non è arrivato nessuno), riceverà la Màquina del Temps, che sarà assegnata anche a Paul Schrader, Bruce Campbell, Barbara Crampton, e a Dolph Lundgren, che presenta Don’t kill it di Mike Mendez. Al nostro Ruggero Deodato, invece, verrà conferito il Premi Maria Honorifica.

 La sezione Brigadoon, che compie trent’anni, assegna il Premio Nosferatu all’attrice Terele Pávez (Bilbao 1939), e rende omaggio a due cineasti scomparsi lo scorso luglio: il regista, scrittore e giornalista italiano Corrado Farina del quale verrà presentato “Baba Yaga” dal fumetto di Guido Crepax “Valentina”, e l’attrice catalana Emma Cohen. Ospite di Brigadoon sarà Luigi Cozzi (Premio Nosferatu 2012) che presenterà Blood on Méliès Moon. Inoltre il cineasta Felipe M. Guerra rende omaggio al regista italiano col documentario FantastiCozzi.

All’insegna di “Red Planet Marx: la conquista soviética del espacio” sarà presentata una folta retrospettiva del cinema di fantascienza sovietico. Si potranno vedere tra i tanti titoli: Pianeta Bur, Solaris, Test Pilota Pirxa
Da un accordo con Samsung saranno allestite poltrone nelle quali gli spettatori potranno intraprendere viaggi virtuali. Un dispositivo Samsung Gear VR con Galaxy S7 e auricolari permetteranno di esplorare nuovi mondi e di immergersi nel pieno dell’azione lasciando allo spettatore la scelta di un proprio itinerario. Largo spazio avrà come sempre il cinema asiatico nella sezione Midnight X-Treme: si apre con l’anteprima mondiale di It stains the Sands red dei Vicious Brothers, e si continua col primo film indiano tamil di zombi, Miruthan di Shaki Soundar Rajan.

Anteprime mondiali anche i film di inaugurazione e di chiusura del Festival: Inside di Miguel Angel Vivas, e The Limehouse Golem di Juan Carlos Medina dal romanzo di Peter Acroyd che narra di misteriosi assassini nella Londra vittoriana. Da Sundance il sorprendente film di Dan Kwan e Daniel Scheinert, Swiss Army Man. Dal Belgio Mon Ange di Harry Cleven. Spagnolo Que dios nos perdone (Dio ci perdoni) di Rodrigo Sorogoyen, storia di un serial killer nella Madrid in crisi del 2012. Su sceneggiatura di Don Coscarelli il film Phantasm Ravager di David Hartman. Anteprime anche l’atteso film franco-statunitense Sam was here di Christophe Deroo; il canadese The Void di Jeremy Gillespie e Steven Kostanski; l’ispano-statunitense Pet di Carles Torrens; il giapponese Museum di Keishi Otomo, l’australiano-statunitense Safe Neighborhood di Chris Peckover.

Molti i film provenienti da altri Festival, inclusi quelli recenti di Werner Herzog e di Terrence Malick. Per citarne alcuni, la commedia The Love Witch di Anna Biller; Operation Avalanche di Matt Johnson; Tenemos la carne di Emiliano Rocha Minter; Creepy di Kiyoshi Kurosawa; Psycho Raman di Anurag Kashyap; The Autopsy of Jane Doe di André Øvredal; Melanie di Colm McCarthy; Train to Busan di Yeon Sang-ho. E via elencando fino a sfiorare duecento titoli.

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