Matematica alternativa (scritto e diretto da  David Maddox Curry) – Cortometraggio (9’06’’) su Youtube.
Un’insegnate di matematica scopre che 2 +2 non fa 4 ma 22. Almeno questo è quello che sostengono studenti, genitori, autorità scolastiche, media, politici: 4 è solo una possibilità, un’opinione,
Se ti opponi, e sostieni che la matematica ha delle regole e che  2 +2 non può che fare 4, vieni accusata di essere una nazista, una comunista, ti schiaffeggiano, diventi una reietta della società.
Tutti possono dire tutto nel cortometraggio di David Mannox, una corrosiva quanto illuminante allegoria della dialettica dei social dove, le conoscenze  consolidate da scienza e esperienza , vengono sventrate e ribaltate, in nome di una distorta interpretazione del libero pensiero.

Hap and Leonard, di Nick Damici, Jim Mickle, 3 stagioni – su Amazon Prime
Tratta da una serie noir, a firma di Joe R. Lansdale – uno tra i più prolifici romanzieri moderni, autore horror, di fantascienza nonché di graphic  novel – le tre stagioni mettono in scena tre dei romanzi più fortunati del ciclo. 
Hap e Leonard sono una coppia di amici – detective improvvisati, perennemente travolti dagli eventi – improbabile quanto bizzarramente assortita. Bianco ex fricchettone, libertario, Hap; nero, veterano del Vietnam, conservatore e gay, Leonard. Il tutto sullo sfondo di un Texas bacchettone e malavitoso, arido e freddo, insensibile ma capace  di isolati slanci di solidarietà.
Riprodurre le appassionanti e coinvolgenti atmosfere dei libri di Lansdale, soprattutto la sagace ironia che permea le sue opere,  era difficile. Questa serie, in parte, vi riesce.

Midnight Diner: Tokyo Stories, ideata da Yar? Abe (2009-2019, 5 stagioni) su  Netflix
Confetti di umanità somministrati tra un sakè e una prugna al vino, tra un tofu all'uovo e un maiale stufato, in questa serie arrivata alla quinta stagione, tratta dal popolare manga "Shinya Shokudo".
La scena è un piccolissimo ristorante a Shinjuku, il quartiere di Tokio che non dorme mai; "The Master", lo chef, ci ricorda ad ogni inizio puntata, che il suo locale apre dalla mezzanotte alle sette del mattino. Gli ingredienti, come i personaggi che frequentano il locale, sono tanti e variegati, tutti però caratterizzati da profondi tratti umani, con le loro piccolezze e grandezze, tanti difetti e  poche virtù. Il ristorante è piccolo, come piccole sono le porzioni di una cucina che spesso trascende la materialità dei suoi ingredienti, come  piccole e quotidiane sono le storie che in esso si raccontano, tutte caratterizzate dalla nobile aurea della normalità.  Porzioni agrodolci di umanità, dunque, servite nel sopportabilissimo spazio di 30 minuti, quelli giusti per storie che procedono al ritmo di una pavane.

(Foto: Midnight Diner - Netflix)

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